Capitolo Uno

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20 aprile, 2003

"Dottoressa Granger! Dottoressa Granger!" si udiva nel corridoio principale del primo piano dell'Ospedale San Mungo; un'infermiera richiedeva l'aiuto di quella che era il primario del piano: era successo qualcosa di importante o stava per succedere.
Eccola la Granger: giovane e fresca, dall'alto dei propri 24 anni sorrideva a tutti, con la sua tunica verde e la targhetta luccicante che mostrava con grande gioia.
"Aveline dimmi; cosa succede?" chiese raggiungendo l'infermiera.
"Piton..."
A quel cognome la Granger rabbrivibì; altre volte gli infermieri l'avevano chiamata per quel motivo: Severus Piton era in coma da 5 anni* e quando gli infermieri portavano sue notizie non era mai niente di buono.
"Un'altra volta? Un'altra volta non si riesce a percepire il battuto cardiaco?" chiese preoccupata la dottoressa.
"No...si è svegliato"
Hermione spalancò gli occhi e, seguita a ruota dall'infermiera, raggiunse la camera del paziente.
La giovane Granger si fermò sull'uscio: Piton sedeva al centro del letto, retto dai cuscini dietro la schiena, fissando il vuoto.
"Professor Piton, Signore" lo chiamò flebile Hermione.
Il mago si voltò di scatto verso di lei e quest'ultima quasi ebbe un colpo.
Severus aveva un colorito ai limiti del pallore umano, i capelli erano molto più lunghi dei suoi anni ad Hogwarts e aveva un filo di barba. L'uomo in coma veniva, sì, lavato tutti i giorni, ma naturalmente i capelli venivano tagliati raramente.
"Grag...ng..." cercò di dire il paziente.
Hermione lo raggiunse a grandi falcate e delicatamente lo incitò a sdraiarsi nuovamente poggiandogli una mano sulla spalla.
"È meglio se per ora risparmia le parole, professore. Aveline vieni ad aiutarmi con la flebo".
Mentre la ragazza cercava di controllare la flebo del nutrimento artificiale sentiva gli occhi dell'ex professore bruciarle la pelle.
"Abbiamo dovuto somministrarle questi nutrienti per via venosa" spiegò la dottoressa sfiorando delicatamente il braccio dell'uomo.
Lanciò una rapida occhiata all'infermiera che, capendo di essere di troppo, andò via.
Hermione tornò a dedicarsi all'uomo che ora la guardava attentamente, come quando erano a scuola.
"Bene, professore. È giunta l'ora che la maggior parte del Mondo Magico non si aspettava: lei si è svegliato dopo un lungo coma di 5 anni" la Granger cercò di pronunciare queste parole senza far trasparire alcuna emozione.
"Ovviamente vorrà sapere come è riuscito a salvarsi, ma farle vedere un ricordo mi sembra veramente troppo presto ora. Glielo spiegherò".
Hermione prese una sedia che era nella stanza, la posizionò di fronte al letto e vi si sedette accavallando elegantemente le gambe.
"Ebbene: sono stata io" incrociò volutamente lo sguardo con quello di Piton per vedere la sua reazione: assolutamente impassibile.
"Harry, Ron ed io ascoltammo l'intera conversazione fra lei e Voldemort e quando quest'ultimo andò via, lei era già sul punto di morire: il morso di Nagini è stato quasi fatale. Harry, dopo aver raccolto i suoi ricordi, credeva che ormai lei fosse morto**, ma io no...ho spostato il mio amico di lato e non ci ho pensato due volte a tirar fuori le lacrime di Fanny; pensai che se avevano salvato Harry dal veleno del basilisco potevano anche far qualcosa per lei. Così fu.
Non so dirle cosa mi abbia spinto a farlo: lei era il nostro nemico, il servo di Voldemort...ma soprattutto colui che uccise Silente" a quel nome provenì un mugugno dalla bocca dell'uomo.
"Ad ogni modo, l'ho portato qui e abbiamo scoperto che ormai il veleno era in circolo e che aveva già causato alcuni problemi nel suo organismo. Dal quel momento è entrato in coma" finì la dottoressa Granger alzandosi dal proprio posto e riordinando la sedia.
"Tu pe-perché sei qui, Gra..." Piton non riuscì a finire la domanda; forse era già troppo per lui.
"Ho ovviamente finito gli studi ad Hogwarts solo con Ginny, poiché i miei due amici sono subito entrati a far parte del corpo degli Auror. Immaginerà bene quanto sia stato facile per me, eroina del Mondo Magico, diventare Medimaga in meno di due anni.
Lei è stato il mio primo caso e che, come vede, non smetto di seguire"
Severus cercò di dire qualcosa ma si arrestò subito: non riusciva neanche a parlare.
"Ora si riposi, professor Piton. Ritornerò domani a darle tutte le informazioni per la sua riabilitazione".
Hermione chiuse le tende dell'unica finestra e si avviò alla porta; si voltò ancora una volta verso l'uomo e disse in un sussurro: "Sono contenta di averla di nuovo fra di noi, professore. Buonanotte".

*= So bene che 5 anni di coma sono tantissimi, ma faremo finta che per i maghi sia un tempo giusto per ristabilire le forze magiche. Ho scelto una durata così lunga per una questione di tempo per gli eventi.

**= In questa Fanfiction cercherò di citare solo gli eventi del romanzo, di conseguenza la scena della morte di Piton nel film non è come nel libro: Harry non cerca di fermare l'emorragia, raccoglie solo i ricordi e poi Severus muore.

Spazio autrice
Salve a tutt* ragazz*!
Finalmente sono tornata con questa nuova storia.
Come ho già anticipato nella descrizione, questa non vuole essere un capolavoro, ma solo un modo per svagarmi e magari per farvi compagnia in questi brutti momenti per tutti noi.
Sulla trama c'è veramente poco da dire se non: non iniziate a credere che questi due siano già follemente innamorati l'uno dell'altro. Voglio creare una sorta di evoluzione dei personaggi, senza fretta.
Questa storia dovrebbe riuscire ed andare in porto poiché gran parte della trama è già nella mia testa (compreso il finale).
Questo è stato solo un capitolo di "presentazione" degli eventi.
Spero di riuscire a creare qualcosa di dignitoso e soprattutto di non lasciare niente in sospeso.
Alla prossima, ciao!

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