31 maggio 2003
Ore 8:17 PMLa Granger aveva accolto la sua fidanzata in casa e Piton, invece, restava fermo in piedi accanto al tavolo imbandito.
Doveva essere il più Babbano possibile, sperando che gli Auror non venissero a controllarlo durante la serata: sarebbe stato di una noia mortale obliviare Amanda.
Sentì i passi delle due ragazze farsi più vicine e subito dopo eccole spuntare insieme, mano nella mano.
La Granger indossava un vestito giallo, di buon gusto, che arrivava a metà coscia e con uno scollo a V. Deliziosa. Indossava solo quello, a quanto pareva dall'assenza delle spalline di un reggiseno.
Quel piccolo particolare gli fece perdere un battito.
Accanto, Amanda, aveva semplicemente un jeans nero e una camicia bianca a quadri grigi, anche fuori dai pantaloni...inaccettabile.
La camicia fuori era segno di disordine e Piton odiava il disordine.
Doveva essere sincero: non vedeva niente di armonioso in quella coppia; la Granger era visibilmente troppo bella e piena di grazie per la sua compagna.
Notò il sorriso dell'ospite affievolirsi guardandolo.
"Amanda, scusami, non te l'ho detto: Saverio ci farà compagnia stasera, non sapeva dove andare. Sarà un modo per farvi conoscere, no?" pronunciò Hermione.
Dannata di una Granger! Non l'aveva detto neanche alla fidanzata! Che sbadata era quella donna.
"Nessun problema, Herm. Sono sicura che io e Saverio ci conosceremo bene" disse regalandole un sorriso.
L'uomo si accomodò lentamente sulla sedia a capotavola e Amanda alla sua destra.
"Allora sei rimasto a casa, eh...lo capisco: anche mia madre, a cinquanta anni, non riesce a trovare dei locali adatti qui intorno; ma non ti preoccupare, mi fa piacere conoscerti" affermò con divertimento la ragazza, mettendogli una mano sulla spalla.
Severus si voltò piano a guardare quel contatto e poi le regalò uno sguardo carico di disappunto: aveva davvero osato toccarlo?
"Non ho cinquant'anni, ne ho quarantaquattro, e per di più: non cerco locali in giro" le rispose acido.
Amanda allontanò piano la mano e inarcò le sopracciglia con fare interrogativo, poi posò l'attenzione sugli antipasti che la Granger aveva portato a tavola e ne prese uno.
"Cosa fai nella vita? Io mi occupo di musica; suono il rock" gli chiese ella.
"Insegno" pronunciò secco
Sembrava di trovarsi davanti a Ronald Weasley: lo stesso modo di ingurgitare cibo con voracità e lo stesso basso quoziente intellettivo.
Hermione aveva un debole per i deficienti.
"Ah e cosa? Non andavo molto bene a scuola, io. Figurati che non ho neanche finito l'università...subito mi sono precipitata nell'azienda musicale e, amico, si guadagna benissimo" gli disse Amanda sfregando fastidiosamente le mani sul tovagliolo.
Ecco spiegato tutto: stupida come Weasley...e poi chi era questo amico?
"Insegno chimica e biologia, al liceo qui vicino" rispose disgustato. Gli ci volle tutto l'autocontrollo di cui era dotato per non assumere un'espressione schifata.
"Sinceramente" si fermò per prendere il terzo mini sandwich "me la sono sempre cavata con altre...doti" finì facendo un occhiolino.
Il mago era sicuro: un conato di vomito gli stava salendo alla gola.
Quella ragazza era un Troll di montagna e come faceva a stare con una delle migliori menti del Mondo Magico?
Non rispose a quell'affermazione inaccettabile e stava per versarsi dell'acqua quando Amanda ricominciò a parlare. Fu tentato di alzare gli occhi al cielo e andarsene via.
"Sai...io non so come tu faccia a vivere con Hermione senza..." sussurrò leccandosi il pollice macchiato di salsa e tenendo lo sguardo fisso sul sedere della Granger.
Piton si alzò di scatto, producendo rumore con la sedia che strisciava sul pavimento: era raccapricciante quella Babbana.
La guardò torvo, contraendo forte la mascella. Si precipitò dalla strega, che stava controllando l'arrosto.
"Granger..." sussurrò chinandosi sulla figura accovacciata vicino al forno.
"Oh no, che ha detto?" gli chiese turbata.
"Quello che non ha detto!"
"È un po'...lo so, me ne rendo conto; ti prego, Severus, solo per questa sera. Non accadrà più"
"Solo un po'? È un disastro; faresti bene a non farci incontrare la prossima volta" le sibilò lentamente guardandola negli occhi e poi lanciando uno sguardo all'ospite seduta a tavola.
Si voltò, ancora una volta, verso la strega. Gli sorrideva debolmente...con le labbra rosee e piene.
Tutta quella pelle scoperta, il suo odore, la luminosità dei suoi occhi e del sorriso.
Severus sospirò; non riusciva a controllare il calore che si propagava nel proprio petto.
"Ti prego" mormorò piano la donna prendendo fra le dita una ciocca di capelli corvini e incastrandogliela dietro l'orecchio.
"Mi preghi un po' troppe volte, Granger"
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Annullamento -Snamione-
FanfictionPrimi anni 2000: Piton è vivo, Hermione anche. Si creerà qualcosa fra i due, dovete solo leggere cosa. Questa storia nasce senza pretese, nasce per essere una storia semplice e per allenare un po' la mia immaginazione arrugginita. Non ci saranno col...