8. New Orleans

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Sempre e in qualche modo
Il passato viene a bussare
Alla porta.. sta a te decidere
Se affrontarlo o scappare

"Kim è qui" dice dal altro capo del telefono
"Arrivo" dico per poi chiudere
Pensavo di aver chiuso con i problemi con oggi, invece mi sa che devono ancora iniziare
Mi dirigo verso la porta con le chiavi in mano
"Dove vai?" Mi chiede Jacob
"A risolvere un problema, torno tardi" dico aprendo la porta
"Ti serve una mano?"
"No tienile solo d'occhio" dico uscendo definitivamente

Salgo in auto e inizio a guidare
Mi sento stanca, vorrei tanto dormire o per lo meno chiudere gli occhi per un minuto
Ma non lo faccio... Mi trattengo
Arrivo a destinazione per le 3.50 il viaggio è stato parecchio lungo
Scendo dal auto e mi dirigo verso il locale di Billy
Entro e lo trovo al bancone a fare gli ultimi conti
"Hey Kimmy" dice Billy
"Ciao Bill, è stato qui vero?"
"Sai che non ti avrei chiamato se non avesse fatto casino" dice e mi siedo
"Ti vedo stanca"
"Lo sono ho finito di lavorare un ora e mezza fa, e mi sono diretta qui appena mi hai chiamata"
"Vuoi dormire un attimo prima di andare?"
"L'idea mi sempre molto allettante, ma meglio di no.. allora che è successo?"
"Solito bevuto oltre al limite, mi ha distrutto mezzo Bar e si è messo a fare risse"
"Ora è in centrale vero?" Chiedo
"Si" mi dice e mi prendo la testa fra le mani
"Ti do una mano a riordinare?"
"No, sei già abbastanza stanca, ci pensa Jamie" dice e mi volto verso il ragazzo con i capelli scuri che sta pulendo il bar, gli faccio un cenno per salutarlo ricambia
"I costi dei danni sta volta?"
"Nulla tranquilla"
"Vuoi qualcosa prima di andare?"
"Del Whisky non farebbe male" dico e me lo serve
"Grazie Billy, ci vediamo" dico uscendo e salendo in macchina
Guido fino al dipartimento di polizia e finisco col addormentarmi giusto un ora prima di entrare

"Harris?!" Dico notandolo di fronte a me e mi sorride
"Kim Hateler, a New Orleans che è successo?"
"Non dovresti più chiedere ormai no?" Dico ed entriamo entrambi
"Vero, stai ancora a Nashville?"
"Si e te sei ancora un poliziotto?"
"Detective Harris per lei signorina"
"Hai fatto progressi"
"Già me lo sono guardagnato questo titolo, te?"
"Barista in un locale non sono così importante, ma dovresti passare una volta faccio ancora ottimi drink" dico e mi sorride
"In che cella sta oggi?"
"La 9, preparo i moduli di uscita"
"Grazie"
Mi dirigo verso la cella e lo vedo sdraiato sul lettino
"Allora sei stato qui tutto il tempo e non ti sei degnato neanche di chiamare una volta"
"Kim sei te?" Dice alzandosi
"Muoio dalla voglia di lasciarti qui, in questa cella, a prenderti le responsabilità delle azioni" dico e si dirige verso di me
"Mi siete mancati"
"Stiamo bene senza di te.. io sto bene senza te, fosse per me staresti in questa fottuta cella" dico e Aaron viene ad aprire la cella
"Jonathan Hateler ora è libero" dice
E mentre esce, vado a pagare la cauzione
Aaron lo accompagna fino all'auto e resta li ad aspettarmi
"È sempre un piacere rivederti anche se per poco tempo"dice e mi appoggio al auto
"Sai caro detective.. se passi qualche volta a Nashville dovresti fare un salto da me"
"Con piacere" dice e gli sorrido
"Ciao Kim"
"Ciao Aaron"

Mi rimetto in partenza, il viaggio di ritorno è parecchio lungo, a causa del traffico

"Perché sei venuta?"
"Non lo so..non ho pensato"
"Grazie"
"Non l'ho fatto per te, ma per Evan e i gemelli vedere un padre scomparire così da un giorno all'altro non fa affatto piacere" dico e ritorna il silenzio anche se per poco
"Mi siete mancati"
"Si è visto infatti"
"Sarebbe stato meglio se non fossi tornato dall' esercito.."
"Per vivere con una madre drogata?"
"No, per evitare di avere un padre ubriacone e così pietoso" dico e stringe i pugni come al solito prima di tirarmi uno schiaffo
"Non-"
"Cosa? Ho dimenticato aggressivo?.. il tuo problema è che ci trovi gusto a massacrami e io te lo permetto.. ogni santa volta mi colpisci sempre più forte, per più tempo, ti spingi oltre a un limite che non pensavo che avresti solcato" dico e fermo la macchina e mi volto verso di lui
"Fallo anche oggi, adesso come ogni cazzo di volta.. falla finita mi faresti un favore mi libereresti da questo schifo di vita in cui sono intrappolata"dico e mi guarda senza muovere un dito anzi si rilassa
"Che c'è non ci trovi gusto quando te lo chiedo?.. " dico e dopo qualche secondo riparto
Arriviamo a casa per le sette
Slaccio la cintura di sicurezza e resto a guardare davanti a noi
"Mi faccio schifo da sola per avere un padre del genere" apro la portiera e esco, mi segue, mi tiene il polso e me lo stringe forte
Mi libero il braccio e continuo a guardarlo torvo
"Sono tuo padre portami rispetto"
"Sono tua figlia dove sono il mio amore e rispetto?.. quindi smettila di fare la parte del padre? Mi hai rovinato..." dico entrando in casa
Salgo di sopra e entro nella stanza dei bambini, dormono beati e tranquilli.

Esco dalla stanza e entro nella mia.
Ho la faccia distrutta, bevo un bicchiere acqua e mi precipito a letto
Appena vengo in contatto con il materasso perdo tutte le energie rimaste e cado in un sonno profondo

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i melt in pain... hatredDove le storie prendono vita. Scoprilo ora