28."relazione?"

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Il primo passo per la felicità
È superare se stessi..
Superare chi pensa che non
Ce la farai.. facendogli vedere
Che si sbagliano, facendogli capire
Che anche tu puoi essere felice

La partita è iniziata da un po' e di Kim neanche l'ombra..

Ero passato prima della sua fine di servizio per fargli una sorpresa, ma ciò che ho visto, mi ha lasciato senza parole...

Camminava accanto al suo ex, come se quanto successo altra notte non fosse niente, come se avesse dimenticato New Orleans

Come poteva sorridergli in quel modo... Come poteva non essere arrabbiata dopo le lacrime che ha continuato a versare per colpa sua.

E ora continuo a guardare gli spalti alla sua ricerca, cercando il suo sguardo, ma nulla... Sarà ancora con il suo Ex?

"Gydlër stai più attento, Nightmare passa a Stone" dice coach

Sono così pensieroso che non riesco neanche a giocare bere questa sera...

Kim

"Allora che vuoi?" Gli chiedo brusca
"Possiamo parlarne fuori non mi sembra il posto più adatto" dice e usciamo dal bar
"Fai in fretta ho altro a cui pensare"
"E pensare che amavi parlare con me"
"Hai detto bene in passato amavo ora non ne ho motivo"
"Continuerai per molto con queste provocazioni?"
"Provocazioni? È già tanto se ti degno di attenzione"
"Vieni qui a Nashville dopo avermi detto che ero solo un ripiego, una distrazione per il tuo lavoro e quando vengo a trovarti dopo le tue innumerevoli chiamate, ti trovo a letto con la tua collega... Quindi dimmi che cosa vuoi da me ancora?"
"Chiederti scusa, mi rendo conto sempre tardi di quello che perdo.. non so neanche perché ci sono andato a letto era lì, parlavamo e ho ceduto.."
"Bella scusa davvero" dico allontanandomi da lui
"Kim non dico che non l'abbia voluto, ma vederti alla porta quel giorno ha spezzato pure me, non volevo ferirti" dice e sorrido amaramente
"Non volevi.. funziona sempre così con te cerchi di scusarti, motivando il tuo comportamento di merda con scuse assurde che solo un idiota come me potrebbe credere.. ma non sta volta ti ho dato talmente tante chance che non te le meritavi neache tutte, volevo credere che per me potessi cambiare, ma tutto si ripete giusto? Dalla prima volta che ci siamo incontrati ad ora" mi sfogo ma non risponde
"Per tutti quei anni in cui siamo stati insieme è finita sempre nello stesso modo, trovi sempre un altra, ti sfoghi e torni da me con aria pentita. Ti ho sempre perdonato perché eri l'unico che avevo accanto e per quanto ti amassi non volevo lasciarti andare così.
Ma sono stata solo una stupida, pensavo mi amassi almeno una volta invece era una scusa vero?" Dico con un sorriso sulle labbra
"Non sai quanto ti ho amato Kim, anche ora che sei qui a rompere con me non riesco a fare altro se non ammirarti e amarti di più... È solo che.."
"Cosa? Il sesso con me non era abbastanza soddisfacente? Le altre ti interessavano più di me? Cosa Aaron? Per cosa mi tradivo così frequentemente"
"Kim.." dice prendendomi la mano e guardo quel contatto
"Non chiamarmi con quel tono, non sono io in errore... Non riesco più a guardarti in faccia senza pensare a New Orleans oppure a tutte le altre volte, non sono la tua ruota di scorta da utilizzare quando nessun'altra ti dà attenzioni.
Non sono più la tua Kim Aaron, mettitelo in testa perché non ho intenzione di ripeterlo" dico allontanandomi da lui

Salgo in auto e mi dirigo verso il campo della partita

"Cazzo" dico guardando l'ora al telefono

La partita è iniziata da tanto tempo ormai e sono più che in ritardo.
Aaron mi ha fatto perdere più tempo di quanto immaginassi e anche se dovessi solo dirgli il motivo di tale ritardo, credo che Shane e Harry non sarebbero felici di sentirlo.

i melt in pain... hatredDove le storie prendono vita. Scoprilo ora