43.affronto

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Dicevano che il silenzio
Parla da sé, ma.. a me è
Sempre parso il contrario

Sono passati giorni ed eccoci qui nel bar dove lavora, anche se so che di lei non  c'è traccia, mi ritrovo a cercarla
Non ho il coraggio di guardarla nei occhi...non ho il coraggio di parlarle...so di doverle delle scuse, ma appena guardo quei occhi non posso fare a meno di affondare il quel oceano che si porta a presso e pentirmi per quello che ho fatto

Non l'ho più vista sorridere
Non  l'ho più vista in generale, da nessuna parte...

Da quando non sto più con lei non posso fare a meno di pensarla e riguardare le nostre foto... Come ho potuto essere così stupido..
Quel giorno quando è scappata da scuola so di averle spezzato il cuore e di sicuro il mio stato d'animo è stato raso al suolo dalle sue sole lacrime

Il gioco non valeva la scommessa, lo sapevo e infatti vincere non mi ha dato nessuna soddisfazione, vedere quel idiota di Kole fare il giro della scuola nudo di sicuro non bastava come vincita e nemmeno le attenzioni delle altre ragazze dopo la notizia di Kim.
Nessuna vincita valeva il suo tempo.

Mi sono ritrovata sul punto di chiamarla in piena notte, sul punto di presentarmi da lei e scusarmi... Ma non l'ho fatto.

Guido deciso a rimediare al danno minore di quel giorno

Arrivo a casa sua e suono il campanello
Apre la porta e mi guarda
"Non sai quanto mi dispiace, ho sbagliato con te, ma soprattutto con Kim"
"E?"
"Avevi ragione ho esagerato e dovrei darti retta più spesso"
"Scusa.. ho sbagliato, con te e soprattutto con Kim, non dovevo incolparti"
"E?"
"Sono un idiota e dovrei darti retta più spesso"
"Che dovrei fare ora perdonarti?" Chiede guardandomi impassibile
"Qualcosa del genere" dice e sorride
"Dai entra che hai la faccia di un cane bastonato"

Seth non è mai stato uno che portava rancore o facesse molto il permaloso, a lui bastava una scusa sincera ed essere pentiti davvero e poi basta

"Come stai?"
"Starei meglio se non avessi detto quelle cose una settimana fa''
"Vero.. l'hai più vista?"
"No"
"Non posso più riconquistarla"
"Nemmeno pregando"
"Molto d'aiuto" dico alzando gli occhi al cielo
"Hai bruciato la tua occasione, ma nulla ti impone di non scusarti, dille almeno quello senza sembrare sfacciato"
"Sfacciato?"
"Sì e se riesci dille tutto quello che senti"

Lo sguardo e ha perfettamente ragione
Se aspetto di più mi odierà più di adesso.. se aspetto ancora sarà tardi
Mi alzo dal divano su cui ero seduto e mi dirigo alla porta
"Dove stai andando?" Mi chiede guardandomi abbastanza confuso
"A cercare di riprendere quel poco che non ho distrutto" dico e mi sorride esco da casa sua e mi dirigo verso il bar in macchina
La pioggia inizia a cadere sul parabrezza, mentre il rumore dei tuoni segnano arrivo di un temporale

Mi fermo al parcheggio ed entro al bar
Anche se sotto occhiate abbastanza mal volute ordino e aspetto che finisca il turno

Kim

È seduto in un tavolo e non toglie lo sguardo da me e io non riesco a fare lo stesso

Appena finisco il turno, mi cambio e mi precipito fuori...
Non voglio restare un minuto di più..
Non voglio più vederlo... Corro sotto la pioggia andando verso il parcheggio

"Kim?!" Mi chiama ma fingo di non sentirlo
"Kim ti prego" dice e mi fermo senza voltarmi però
"Che vuoi" dico cercando di trattenermi
"Parlare.. scusarmi per tutto"
"Non c'è niente da dire" dice e sento i suoi passi avvicinarsi
La pioggia ci bagna, ma non ci facciamo caso
"Non è come pensi.. non avevo progettato di farti stare così male, volevo.. scusami.."
"Le tue scuse sono così inutili davanti a quello che mi hai fatto.. ."
"Lo so, ma non riesco a fare altro.. sto male dopo tutto quello che ti ho fatto, mi pento ogni volta che ci penso, che ti vedo" dice e lo sento avvicinarsi sempre i più e non resisto più, non posso sentire altre cazzate
"Smettila"
"Ti prego Kim"dice e vengo travolta dalle lacrime
"Era questo che volevi solo del maledetto sesso?" dico con le lacrime agli occhi
"Kim.."
"Risparmiatelo ho sentito tutto.. perché mentire ora? Perché dovrei ancora ascoltarti" dico andandomene
"Mi dispiace"
"Non mi interessa se ti dispiace... mi hai fatto innamorare ti rendi conto? Ti sei introdotto nella mia vita, hai continuato a pretendere sempre di più... La mia attenzione, il mio cuore e il mio corpo
Ti ho dato tutto quello che avevo e mi hai voltato le spalle" dico tornando indietro

A pezzi è così che mi sento

"Non pensare che delle scuse possano bastare Shane, sei stato uno stronzo, spero ne è valsa la pena almeno" dico andandomene e salendo in auto
Faccio per partire ma si mette davanti alla macchina impedendomi l'uscita
"Kim lasciami parlare.."
"No"
"Kim" dice con quel maledetto sguardo dispiaciuto

La vittima di quello scherzo ero io, come può anche solo guardarmi con quei occhi.. come può dire che gli dispiace dopo che sono stata io a piangere come non mai, quando sono ancora io a guardare in quei occhi e sperare in qualcosa..

Or che cerco di riprendermi quello sguardo sembra volermi leggere dentro
"Smettila!.." dico piangendo
"Perché non la smetti? perché vuoi tirarla così lunga? Cosa vuoi un altro premio, vuoi sapere perché continua a fare così male?.. lasciami in pace Shane"dico ormai fra i singhiozzi
"Non posso.. quello che dicevo era tutto vero, tutte le frasi, tutti i baci, abbracci erano più che veri"
"Non ci credo.. ho smesso, mi hai guardato nei occhi e hai giurato che la tua Ex non ti importasse, che non ci avessi scopato, ma la verità la sappiamo.. non capisco la tua ostinazione a farmi così male" dico spegnendo il motore
"Perché Ti amo sul serio Kim.."
"Smettila.."
"Ti amo" dice avvicinandosi
"Smettila, ripeti solo quello che voglio sentire, tu non mi ami, tu non hai mai provato nulla di vero per me.. il sesso perché è stato ennesima notte a cui non hai dato importanza, siccome per te è al ordine del giorno.. i baci, gli abbracci facevano tutti parte di questa farsa.. quindi smettila di usare questa frase con tanta leggerezza, quanto è così importante per molti" dico mostrandomi debole
"Se non mi fosse importato non sarei qui"
"Allora vattene"
"Mi hai causato abbastanza danni, non voglio vederti più.. " dico per poi partire.

È stato così doloroso.. rifiutarlo.. dirgli di andarsene

Quello sguardo..

Mi ha ferita più delle parola che pronunciava, delle scuse che provava a dire.

Come poteva guardarmi così... Come poteva chiedermi di perdonarlo con quello sguardo... Con lo stesso sguardo con cui mi diceva che stava così bene con me.

Perché si ostinava a volere il mio perdono dopo quelle parole?

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i melt in pain... hatredDove le storie prendono vita. Scoprilo ora