23.terrore delle giostre

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New Orleans...
Città che per me significa fine per la maggior parte delle volte.

Sono stata con Billy e Jamie per questi 4 giorni, ho lavorato un po' nel bar per farmi perdonare dei drink bevuti e prendendomi una pausa dalla mia vita.

Avere questa consapevolezza costante che devo tornare.. non perché voglio, ma per paura e obbligo, fa davvero schifo.
In quanto ad Aaron.. non smette di cercarmi nonostante la scena dell'altro giorno sia stata più che esaustiva.

Cammino per aeroporto finché non vedo la sua figura farmi un cenno

Gli vado in contro e mi abbraccia
"Non puoi sparire così per una settimana" dice allontanatosi
"Avevo bisogno di una pausa"
"Non ha funzionato molto ti vedo molto più stressata"dice e ci dirigiamo verso auto
"Sì beh ho avuto anche lì il mio carico di delusione"
"É andata così male" Chiede Harry mettendo in moto
"A che livelli puoi metterlo, vederlo con la sua partner che uscivano dalla doccia?"
"Cazzo.."
"Sì.. ci rimetto sempre io alla fine.. manco a farlo apposta" Dico appoggiando la testa al finestrino
"Volevi che fosse diverso sta volta"
"Già ho riposto troppe aspettative" dico e continua a guidare

Mi guardo le tasche in cerca del pacchetto di sigarette, ma non le trovo
"Dovrei comprare le sigarette" dico e si ferma
Le compro e risalgo in auto
"Sta sera usciamo"
"Non ho voglia.."
"Non era una domanda, andiamo al luna park e smetterai di pensarci, non se lo merita.."
"Grazie" dico e mi lascia davanti a casa

Varco la soglia, un silenzio tombale risuona
Non sembra esserci nessuno
Guardo in giro, ma non c'è davvero nessuno

Salgo in camera e metto in carica il telefono come prima cosa

Mi sdraio sul letto prendo l'ennesima sigaretta dal pacchetto e lo scotch che tengo nel comodino
Me ne bevo un bicchiere e lo sistemo dov'era
Una nube di fumo si forma sopra di me mentre bevo
In poco tempo finisco sia lo scotch e la sigaretta e fisso il soffitto con aria malinconica.

Piangere sarebbe stato più bello..
Mi sento bloccata non ci riesco a sfogarmi come vorrei, per questo mi rifugio nel alcol e sigarette per evitare di pensarci, ma funziona fino ad un certo punto..

Ho fumato più in questi giorni che in una settimana, mi sono ubriacata così tante volte che ho perso perfino conoscenza..

Piangere aiutava, ma ora.. Non riesco più.

Mi sveglio con il telefono a causa del telefono che suona, ma appena vedo il numero di Aaron lo spengo e mi siedo

Mi faccio una doccia calda per riprendermi, mi vesto e scendo le scale incontrando Evan e i gemelli

Mi vengono in contro sorridendo
Ma non posso dire lo stesso di me
Mi abbracciano e lo sguardo di Evan é così preoccupato
"Sono a casa ora" Dico fingendo un sorriso per loro
"Non vai via"
"No, non vado via, esco solo per qualche ora, poi ritorno"dico e mi lasciano andare

Salgo sulla mia auto e guido fino a casa di Shane e ma mi fermo poco più lontano

Non so cosa sto facendo.. non so neanche cosa mi prende.. perché sono qui.

Continuo a guidare senza metà e mi fermo in un parcheggio

Tutto questo peso, rancore, rabbia
Mi stanno uccidendo dentro

Shane

Sono fermo al parco con Seth, mentre vedo Marley giocare con alcuni bambini
Non sto più ascoltando cosa sta dicendo

"Shane ci sei?"
"Scusa ero solo sovrappensiero" dico continuando a pensare a Kim..
L'ho lasciata lì a New Orleans e non la vedo da un po'.. inizio a chiedermi se stia bene davvero

"A che pensavi"
"Nulla"rispondo subito.
"Sei così da New Orleans, che é successo?"
"É che Kim non si fa vedere da un po' tutto qui"
"Leggo della preoccupazione o sbaglio?"
"Ma va e solo che pensavo alla scommessa" Mento
"Ti rimane rimangono due mesi.. puoi ripensarci se non vuoi farlo"
"Quanto la rendi facile" Dico tornando a guardare Marley che ci viene incontro
"Se ti piace puoi dirlo apertamente"
"Meglio andare.." dico ignorando la sua affermazione e alzandomi

Kim

Le ragazze sembrano divertirsi molto e anche Harry
"Kim sorridi un po' di più" mi dice April
"Saliamo sul martello"dice Elsa entusiasta
"Ragazzi non credo-" dico ma mi trascinano sopra

Mi trovo seduta accanto a Shane lo guardo per qualche secondo per poi distogliere lo sguardo dopo

Appena la giostra inizia i suoi giri mi sento male, tengo gli occhi chiusi

Le urla delle ragazze e di altri risuonano, non ho il coraggio di aprire gli occhi

La giostra si è fermata a mezz'aria e posso sentire la mancanza di terreno sotto i miei piedi

Voglio solo scendere da questo coso..

Apro gli occhi per un solo istante e sono terrorizzata..

Le lacrime mi solcano il viso
Sto tremando dalla paura..
Questa è la ragione per cui odio i luna park

Per tutte queste attrazioni, per la mia tacofobia..

Shane mi tiene la mano per tutto il tempo e quando finalmente finisce, scendo da quel attrezzo più velocemente che riesco

Barcollo un po', mentre me ne vado lontano dai ragazzi

Entro nei bagni e appena vedo un water rigetto tutto dal cibo che ho mangiato alle bibite.

Vomito l'anima e quando finisco mi sento maledettamente male.
Mi sciacquo a bocca e in automatico i singhiozzi e le lacrime escono copiose

Salire sulla giostra mi ha sbloccato

Sento le mani di Shane stringermi da dietro, non ho bisogno neanche di controllare, riconosco il suo tocco e il profumo..

"Kim.. Kim" mi chiama ma non riesco a rispondere
"Kim ti prego guardami' dice e mi volto verso di lui
"Perché devi vedermi sempre in questo stato" dico con la testa china, ma mi abbraccia
"Va tutto bene" Dice e mi stringo alle sue spalle mentre le lacrime mi escono copiose

I singhiozzi iniziano a rallentare come le lacrime e mi riprendo
Ho gli occhi rossi e lucidi, per non sottolineare la pessima cera
"Non credevo che avessi il terrore del altezza" dice mentre usciamo
"Non c'è l'ho, ho la fobia delle giostre"
"Perché ci sei salita allora?"
"Mi vi sono trovata sopra e basta... ho sempre avuto paura di queste giostre, ma con il martello é una storia a parte"
"Che è successo?"
"Da bambina ero fissata con il luna park mi piaceva salire sulle giostre più impensabili e non adatte alla mia età e un giorno sono salita sul martello. Anche se mi terrorizzava la cosa la trovavo anche elettrizzante" dico facendo una breve pausa
"Poi si è bloccato, come sta sera.. ma non per quei pochi secondi, li era per molto più tempo, ero ferma a testa in giù mentre mi sentivo scivolare verso il basso.. la cintura di sicurezza non mi teneva abbastanza stretta, così iniziai a scivolare. Così sono caduta per un breve momento nel vuoto.."
"Ma è orribile.. Ora capisco"
"È successo più di 12 anni fa.. sto bene ora, ma da quel giorno ho iniziato ad avere il terrore delle giostre in generale, odiavo il luna park.. mi sono servite ore di terapie per superare solo il pensiero di un giostra e non piangere"
"Salire lì sopra a rievocato tutto.." dice e annuisco
"Allora andiamocene questo non è il nostro posto" dice e usciamo dal luna Park salendo sulla sua auto
"Con me sei al sicuro Kim.." dice stringendomi la mano e mettendo in moto

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Capitolo 23

i melt in pain... hatredDove le storie prendono vita. Scoprilo ora