54."ora che ci sono loro? .."

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Voler credere in un
Futuro migliore è così
Brutto?.. Sperare in qualcosa
Che non riesca più a spezzarsi..

Arriviamo in piena notte, ormai tardi per Arsel
È già Mezzanotte inoltrata e i bambini stanno dormendo
"Siamo arrivati?" Mi chiede Evan quasi sottovoce
"Si.. Dai entriamo a casa" Dico uscendo e andando a svegliare i gemelli
Scendono dal auto anche se ancora mezzi addormentati
Infilo la chiave nella porta ed entrano
"Wow com'è grande.." Esclama Evan guardandosi intorno
Prendo le valigie in auto e chiudo la porta dietro di me
"Vi piace? " Chiedo e annuiscono
"Allora benvenuti a casa" Dico sorridendogli
"Non mi sono organizzata molto quindi oggi dormire un pò come capita"
"va bene" Mi risponde Evan, mentre ci dirigiamo di sopra

Entriamo nella stanza di Arsel che dorme
"Arsel tesoro" Gli sussurro tentando di svegliarlo e apre anche se di poco gli occhi
"Mamma.. Sei qui?" dice sbadigliando tornando a chiudere gli occhi
"Si, vai a dormire nel mio letto che prendo in prestito il tuo " Dico e si alza anche se con fatica, ma no si muove
Si stropiccia gli occhi per poi sbadigliare un altra volta
"Kim chi è? " Mi chiede Evan
"Mio figlio Arsel"
"Ah.. Quindi sono zio?"dice sorridendo
" Si sei suo zio" Dico ricambiando il sorriso
Credevo l'avrebbe presa male invece mi ha stupito
sapere dell' esistenza di un altro bambino che potrebbe impiegarmi più tempo, non l'ha irritato come pensavo, quel piccolo sorriso quelle labbra mi ha confortato.

Guardo i gemelli che stanno praticamente dormendo in piedi
"Michael, Brayden stendetevi su" Dico prendendoli in braccio e posandoli nel letto
appena toccano il materasso non perdono tempo a addormentarsi
Sposto i giocattoli che Arsel tiene sul altro letto
Ci metto le lenzuola e un cuscino

Evan si sdraia e mi guarda
"Dormirai bene?" chiedo accarezzando i suoi capelli biondo cenere
"Si"
"Allora buona notte" Dico baciandogli la fronte per poi uscire
"Kim.. " Dice e mi volto
"Ti voglio bene" Dice e sorrido
"Anch'io Evan" Dico e chiude gli occhi
Esco dalla stanza.. Dirigendosi nella mia

Arsel si stende vicino a me e lo stringo a me
"Mamma? "
"Si tesoro? "
"Staranno qui per sempre?"
"Perché me lo chiedi?" Dico spostandogli i capelli al indietro
"Ti dimenticherai di me?.. Ora che ci sono loro? "
"come potrei mai, rimarrai sempre tu il mio piccolo.. Certo gli voglio tanto bene perché sono i miei fratellini, ma non mi dimenticherò di te"
"Va bene mamma"
"Ti sei divertito oggi?" chiedo coccolandolo
"Si.. Mi hanno fatto un regalo bellissimo, ma te lo faccio vedere domani"
"certo, buonanotte tesoro" Dico e si accoccola di più a me

prima di addormentarmi controllo il telefono in vista del suo messaggio ma niente

me lo aspettavo penso mentre torno a posare il telefono e lasciandomi catturare dal sonno.

Il giorno dopo

Quando mi sveglio di Arsel non c'è neanche l'ombra.
Mi alzo dal letto andando in bagno
Mi faccio una doccia veloce e poi torno a vestirmi
Scendo di sotto e sento le risate dei bambini.. Sono contenta che vadano d'accordo
Ma quello che mi trovo davanti non è quello che mi aspettavo..

Un cagnolino che salta un po' ovunque, mi dirigo in cucina e trovo mia nonna sorridente che prepara la colazione per i bambini
"Buongiorno Tesoro" dice porgendomi una tazza di caffe e la prendo finendo per sorseggiarla
"Giorno nonna" Dico
"Com'è andata ieri?"
"È stato stancante, guidare tutte quelle ore, per farmi insultare poi da Jeremiah... Ma va bene sono già a casa ormai, te invece? "
"non è proprio cambiato vero? comunque noi ci siamo divertiti"
"Quel cagnolino da dove viene?" chiedo guardando il piccolo Golden retriever che scorrazza fra le gambe dei bambini felice
"È il regalo che hanno fatto ad Arsel ieri"
"Chi è stato l'incosciente? " dico infastidita mentre bevo un altro po' di caffè
"Un tuo amico, Arsel sembrava conoscerlo si chiamava.. " Dice iniziando a pensarci
"Connor?"
"Si lui era così gentile, un vero bravo ragazzo"
"Ah no.. Ora ha superato il limite" Dico e per poco non mi va di traverso, poso la tazza sul tavolo infastidita
"Kim"
"Lui è tutto tranne gentile fidati" Dico andando fuori visto che i bambini si sono spostati fuori
" Buongiorno Kim" dicono i gemelli correndomi incontro e abbracciandomi
sembrano avere chissà quante energie questa mattina
"Giorno" dico e gli stringo a mia volta
"Buongiorno Mamma"dice Arsel raggiungendoci e tenendo il cane fra le braccia
" Guarda che mi hanno regalato"dice sorridendo e quasi mi dispiace doverglielo togliere
"Arsel che ti ho sempre detto?"
"Che non volevi animali.. Ma.. Ma questo cagnolino è molto bello" Dice e ogni tratto di felicità sembra sparire dal suo volto
non voglio di sicuro fare la parte del cattivo, ma un regalo da Connor non posso proprio digerirlo
"Possiamo tenerlo?"
"Mi spiace tesoro, ma no.. Devo riportarlo al proprietario"
" Ma mamma.. " Dice con i lacrimoni ai occhi, ma non cedo
"Fra poco esco e lo porto via, salutalo" Dico rientrando a casa

Cazzo Connor..

Salgo di sopra e Evan mi viene incontro
"Stai uscendo? "
"Si ho molto da fare"
"Posso venire?"
"Ti annoierai parecchio, resta con i gemelli e fate amicizia con Arsel"
"Va bene"

Entro nella mia stanza e metto delle scarpe, la giacca e prendo la borsa
scendo di sotto e trovo Arsel che piange
"Ci vediamo dopo" Dico prima di uscire
Prendo la gabbia del cane e la metto in auto, salgono anch'io e lo chiamo trovando stranamente il suo numero fra i miei contatti
"Kim?! " Dice stupito
"Vieni al parco subito" Dico per poi chiudere
Prendo l'ultima sigarette nel pacchetto e inizio a fumarla

Non fumavo da due giorni e ora che la tengo in mano mi mancava questa sensazione

Ci metto giusto un quarto d'ora ad arrivare al parco e lo trovo già seduto sulle panchine
Scendo e gli vado in contro con il cane
Quando mi vede sorride, mentre il mio sguardo su di lui rimane sempre serio
"Ora di spieghi tutta questa fretta che avevi" Dice sorridendo
"Mi prendi per il culo?" Dico innervosita dal suo atteggiamento
"È solo un cane avanti"
"Non è il cane il problema, sei tu che ti presenti a casa mia e fai regali a mio figlio"
"Nostro"
"Non farmi incazzare, abbiamo più che chiarito l'ultima volta.. Tu non sei nessuno né un mio amico né suo padre quindi regali del genere non glieli puoi fare, anzi non ti permetto di regalargli proprio nulla" dico con sguardo gelido
"Kim avanti è un cane poi sembrava piacergli tanto"
"Connor non sto scherzando, prenditi il tuo cane e sparisci dalla mia vita" dico posando la gabbia ai suoi piedi e il suo sguardo vaga da me al cane
"Va bene ma dimmi solo una cosa" Dice e lo ascolto
"Che faccia aveva quando gliel'hai tolto dalla mani, piangeva? Era arrabbiato? Perché è quella la faccia che continuerai a vedere per le prossime settimane" dice facendo passi verso di me
"Stronzo"dico e mi prende il viso mentre si avvicina
"Quest'espressione mi era mancata.. Lo sai benissimo che il problema non è il cane e nemmeno Arsel.." Dice e faccio un passo indietro e lo stesso lui
"Ma noi.. Voglio solo ricominciare.. farmi perdonare..." Dice avvicinandosi per baciarmi ma lo fermo, e lo schiaffeggio per tutte quelle volte che non ho avuto il coraggio di farlo
un senso di soddisfazione si allarga dentro di me, quella azione sembra fermare il tempo
poso di nuovo lo sguardo su di lui, e il suo sguardo pare accendersi
"Non siamo più a scuola Connor, non sto più alle tue regole.."
" Eppure non hai fatto molto per rifiutarmi"
"Non mi mancava il tuo tocco allora e non mi manca neanche adesso" Dico allontanandolo
"Non ti voglio più vedere"
"Sei tu che mi hai chiamato!" Dice mentre me ne vado con il cane
Lo ignoro e salgo di nuovo in auto
Guardo il cane che mi guarda a sua volta
"È un vero è proprio un gran stronzo non credi?" Dico e abbaia
Apro un nuovo pacchetto di sigarette e ne sfilo una

Ci metto un paio d'ore per finire tutte le commissioni
Arrivo a casa verso l'una
Scendo dal auto con cane e entriamo a casa
Guardo Evan e i gemelli davanti alla televisione
"Arsel?" chiedo
"Di sopra" Risponde Evan
Salgo le scale e vado nella sua stanza
Lo trovo seduto a terra che mi da le spalle
"Tesoro" Dico ma non si gira
Gli vado incontro e sta giocando con uno dei suoi regali immagino
Mi siedo a terra pure io e lo guardo
"Cosa c'è? " Dice con con voce flebile
"Sei arrabbiato? " Chiedo e non risponde
"Mi dai un abbraccio? "
Anche se esita un poco, mi abbraccia
"Come l'avevi chiamato? "
"Simba.. " Dice e sorrido
"Come in re Leone? " Dico e annuisce
"Devo ancora darti il mio regalo, andiamo sotto"
Scendiamo e ritrova il sorriso appena vede Simba
"Posso tenerlo?"chiede guardandomi
"ormai ti eri già affezionato" Dico e scende velocemente le scale andando dal cane
Prendo il regalo che gli avevo fatto e glielo do
"La PlayStation che mi avevi chiesto" Dico e sprizza dalla gioia
"Grazie mamma" Dice abbracciandomi
"Prego, ora vado a sistemarla"dico andando in salone mentre gioca con Simba
Mi siedo dopo una mezz'ora riesco a sistemarla

" Sei una fantastica mamma" Dice Evan guardandomi
"Avrei voluto che la mamma fosse stata così"
"Già.. Ma ehi c'ero io no?" Dici sorridendogli
"Si ci sei sempre stata tu.. "
"Che ne dici di provarla? Mi è costata e non poco" Dico passandogli il joystick
Lo prende e iniziamo a giocare

Mi erano mancati e neanche poco..
Senza di loro la mia vita aveva preso una strana piega.. Ora che ci sono mi sembra di essere tornati alla normalità..

©©©©©
Siamo giunti quasi alle fine
Spero vi sia piaciuta quanto a me scriverla
Al prossimo capitolo

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i melt in pain... hatredDove le storie prendono vita. Scoprilo ora