49.il passato alla porta

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Vederlo una volta
Bastava per riaffiorare
Ricordi già persi, ricordi
Che volevo dimenticare

"Ti prego.." dico con le lacrime ai occhi
"Shh... Non ti faccio niente ci divertiamo" dice con la bocca sul mio collo
Brividi.. sto tremando dalla paura e lui lo sa, ma non gli interessa
Più sono spaventata e più gli piace tormentarmi
"Connor ti prego.."
"Ne abbiamo già parlato tesoro.. tu devi solo stare zitta ed a Ethan non succederà nulla.. se mi fai divertire per questi dieci minuti non ti darò fastidio per il resto della giornata"

Sopprimo i singhiozzi mentre le lacrime mi scendono copiose
Il suo corpo preme sempre di più sul mio
Mi tocca fastidiosamente.. la sua mano risale lungo la mia gamba per palparmi il sedere

L'unico giorno in cui decido di mettere qualcosa di diverso da dei pantaloni.. guarda..

"Toccami" mi sussurra,ma scuoto la testa
"Kim.." dice il mio nome canticchiando
"No" dico con voce tremante
"Non accetto un no oppure al tuo caro fratellino potrebbero accadere cose spiacevoli" dice e chiudo gli occhi
Mi prende la mano e se la mette nella patta dei pantaloni
"Devo insegnarti tutto? Fai qualche movimento" dice mordendomi il lobo del orecchio
Prende il mio viso con forza obbligandomi a guardarlo
"Sono stanco di giocare o fai quello che dico o finisce qua" dice e lo spingo allontanandolo da me
"Bene" dice si dirige verso di me arrabbiato e mi spinge di nuovo al muro bloccandomi gli arti
Mi bacia con forza facendomi anche male, e quando si allontana torna a guardarmi
"Credo che il tuo caro fratellino stia passando una bella giornata anche a per poco"
"Che vuoi fare?"
"Vedrai" dice andandosene
Lo guardo mentre se ne va..

Quella stessa sera Ethan tornò pieno di lividi, ma non disse nulla su chi fosse stato
Il giorno dopo lo stesso..

"Va bene.. hai vinto ma aiutalo" dico appena lo vedo
"Non posso"
"Connor"
"Sai ho promesso al tuo caro fratello che mi sarei limitato a guardarti a infastidirti come massimo, ma non altro.. ora però mi sto stancando un po'" dice andandosene e gli vado dietro
"Cosa vuoi?"
"Non è ovvio? te, ma dovrai farmi divertire sul serio"
"..."
"Che pensi?"
"Che sei uno stronzo"dico e sorride
"Mi piace quando fai la finta dura, ma ora voglio le tue labbra, vieni qui" dice e lo faccio
Mi avvicino e lo bacio
"Brava"dice accarezandomi il volto e allontanatosi
"Ci penso io a Ethan"

Da quel giorno è stata una continua tortura, andare a scuola non mi spaventava mai così tanto, avevo paura di incontrarlo o solo di vederlo di sfuggita
Delle volte voleva solo pomiciare in qualche angolo, altre mi torturava psicologicamente, mi obbligava a fare cose.. ma non si era mai preso il mio corpo, almeno non ancora..

Oggi

Mi sveglio sudata, non c'è la faccio..
Chiudo gli occhi cercando di riprendermi ma nulla..
Mi volto verso Arsel che dorme ancora e vederlo Mi tranquillizza davvero
Scendo dal letto andando di sotto

Sono soltanto le 21.. e dormire di pomeriggio fa abbastanza schifo
"Nonna io esco un attimo"
"Va bene tesoro, io sto con Arsel"
Prendo le chiavi e salgo in auto

Guido un po'per la città, non avendo voglia di fermarmi da nessuna parte
Scendo e mi faccio un giro a piedi

Non so se per casualità finisco sempre davanti a al parco..
Rimango fissa guardarlo
"Perché continui a seguirmi?"
"Perché non vuoi ascoltarmi?"
"Non ne ho ragione"
"Arsel come sta?"
"Bene"
"Mi dispiace per tutto vorrei rimediare a tutto quello che ti ho fatto, ma non so come fare"
"Hai pensato standomi lontano?"
"Kim..lo sappiamo entrambi che è impossibile, voglio solo conoscerlo, sapere che gli piace, conoscere te"
"Non ti voglio nella mia vita Connor, mi hai sconvolta abbastanza in quei tre anni, e di sicuro non ti lascerò tormentare lui come hai fatto con me"
"Non ti convincerò in nessun modo vero?"
"No"
"Ok"dice arrendendosi e ritorno a dove ho lasciato la macchina

Vado verso il bar di Niel ed entro
"Kim! Finalmente ti sei degnata di venire, mi chiedevo quanto ci mettevi"
"È bello vederti"
"Che ti porto?"
"Un long island andrà benissimo"
"Allora per quanto rimani?" Mi chiede mentre mi prepara il cocktail
"Per un bel po'"
"Allora ben tornata a casa" dice sorridendo e dandomi il cocktail e tornando da un altro cliente

Lo bevo tranquillamente.. quante volte ho bevuto e mi sono trovata pure ubriaca in questo bar
È strano come si torni sempre al principio
Finisco di bere e pago
"Ci vediamo Niel"
"Ciao Kim" Dice ed esco dal bar
Mentre salgo in auto o come l'impressione di essere chiamata da lontano
Mi volto in quella direzione e lo vedo..

Shane..

Rimango come pietrificata per qualche secondo
No.. non qui, non anche lui
Salgo in auto e metto in moto partendo poco dopo

È vero che gli incubi perseguitano le persone.. prima Connor, ora Shane, manca solo Aaron e la triade è al completo
Perché non riesco a lasciarmi il passato alle spalle..
Perché continuo a incontrarli sempre?..

Shane

Era lì di fronte a me..
L'ho vista seriamente sta volta e.. poi è scappata di nuovo
"Era davvero lei?" Mi chiede Seth incredulo
"Sì .."
"Cavolo il mondo è piccolo " dice continuando a camminare
Ho ancora gli occhi fissi sulla strada sperando che torni indietro, ma nulla
"Shane andiamo" dice Seth entrando nel bar e lo raggiungo
Prendiamo un paio di birre e Seth si mette a parlare con Niel
"Niel conosci tutti nella città no?" Dice Seth
"Certo"
"Allora credo che tu possa aiutare un vecchio amico"
"Dimmi"
"Conosci una certa Kim Hateler?" Dice e mi volto verso di lui
"Certo chi non la conosce, è stata qui prima di voi, come mai chiedi di lei non è il tuo tipo di sicuro Seth"
"Vero, ma diciamo che conosco qualcuno ancora presa dalla sua ex" dice indicandomi e Niel mi guarda
"Beh amico hai buon gusti" dice guardandomi e prenderei a pugni Seth per quello che sta dicendo
"Deve farsi perdonare per una cazzata sai dirci dove abita ?"
"Spero davvero che sia per farsi perdonare se no poi viene a cercarmi e me la devo vedere io"
"Fidati Niel"
"Credo abiti ancora sulla sedicesima, dovreste notarla subito la casa, è tutta bianca con tratti blu e un un grande giardino è l'unica casa così per kilometri"
"Grazie Niel"
"Prego " dice per andare da altri ragazzi
"Ora sai dove abita"
"Sulla sedicesima, mamma mia che aiuto" dico mettendomi la mano sul viso
"Dovresti ringraziare, senza di me non sapresti neanche questo"
"Vero.. scusa, ma vederla anche solo di sfuggita mi ha innervosito.. ho bisogno di parlarle"
"Ci pensiamo domani, per sta sera ci divertiamo" dice ordinando in altro giro

Sì... Divertirsi lo trovo un po' impossibile ora
Voglio vederla, voglio sentire di nuovo la sua voce.. dio Kim perché mi fai questo effetto..

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