Nei suo occhi la luce brillava
Peggio di un faro in
Piena notte, il sorriso risuonava
Come una fantastica melodia
La felicità nel suo volta
Tratteneva le lacrime
Di una vita interaquando sento la campanella suonare e i bambini uscire, mi sento agitata
"tranquilla" dice mia nonna notanto quando sono agitata
"Non credevo mi potesse mancare così tanto.." dico e i bambini escono dal cancello
"Nonna, Nonna" dice venendoci in contro
"Com'è ti è andata la giornata?"
"Bene abbiano fatto arte, imparato nuovo calcoli e anche musica, poi la maestra ci ha chiesto cosa volevamo per natale"
"E tu piccolo che hai risposto?"
"La Mamma" dice rattristandosi
"Allora è un bene che abbia una sorpresa per te"
"Cosa?" chiede e esco dal auto
I suoi occhi lucidi e il sorriso parlano da sé
Mi corre in contro abbracciandomi
"MAMMA!" esclama
"Ehi amore mi sei mancato" Dico sentendomi bene appena lo stringo
"Anche tu Mamma" dice praticamente piangendo
Gli asciugo le lacrime per baciargli la fronte
"Non piangere, sono qui"
"Ma te ne andrai"
"Non sta volta, resto con te, finché non ti stuferai di me" dico e sorride
"Andiamo a casa ora" dico ma le sue lacrime non si fermano
Anche quando siamo in auto continua a tenermi stretta
"Amore che succede?"
"Non è un sogno vero? Non te ne andrai vero Mamma"
"No tesoro non lo è" dico coccolandolo un po'Da quando non lo vedevo così
Mi era mancato da morire.. il mio piccolo Arsel non più così piccolo ormai. Non stavo così con lui da anni
E vedere quelle lacrime mi hanno colpito dritto al cuore, avrei potuto piangere anch'io se solo me lo fossi permesso"Kim?"
"Nonna?"
"Come ti senti?"
"Come se avessi recuperato un pezzo della mia vita.. quella più importante di tutte" dico guardando il suo viso tanto rilassato sul mio petto
Gli accarezzo i capelli neri un po' lunghi.. l'unica cosa che sembra aver preso da suo padre
"Mi sei mancato da morire.." dico baciandolo la fronte6 anni fa
Sono a pezzi come è possibile..
Non ho mai fatto male a nessuno della mia vita, volevo solo essere felice e ora mi ritrovo in bagno con un test della gravidanza positivo..
Non voglio.. mi rovinerà tutto questo, non posso tenerlo
Mi guardo allo specchio e le lacrime scivolano sul mio volto
Mi tocco la pancia come se potessi sentirlo, come se ci fosse già qualcuno con me...Me ne sono andata da casa perché Jeremiah ci stava andando pesante con me e prenderle dalla mattina alla sera non mi faceva di sicuro bene
E così mi sono rifugiata da mia nonna"Kim tutto ok?"chiede ma le parole mi si bloccano in bocca
"Kim?" Dice per poi entrare in bagno
Mi volto e la guardo ancora con gli occhi lucidi e il test in mano
"Tesoro.." dice prendendo il test e guardando
Non mi critica dandomi della poco di buono, mi viene in contro e mi abbraccia
"Nonna come possibile.. io non lo voglio" dico piangendo fra le sue braccia
"Sai cosa stai dicendo almeno Kim? Queste sono scelte che ti segnano"
"Io volevo solo proteggere Ethan non questo... Non volevo di sicuro trovarmi incinta a 15 anni"
"Che vuoi fare allora?"
"Abortire, non posso tenerlo.. non posso prendermi cura di un altro quando non ho proprio tempo per me"
"Sì sicura?" Chiede e annuiscoAnche perché non è stato un errore.. non è stata di mia volontà, sono stata violentata e tenerlo sarebbe solo un ricordo di quel maledetto giorno
Ripensare a quel giorno mi fa venire i brividi, posso ancora sentire il suo respiro affannato.. le risate con i suoi amici poco dopo, il modo in cui mi guardava come se fossi solo un oggetto
Mi sono sentita uno schifo.. mi sento ancora uno schifo.Non so che mi fece cambiare idea sul bambino
Magari.. non sarà come suo padre..
Magari non ci sarà nulla di lui..
Magari potrei tenerlo
Magari..
Questo pensiero mi ha tormentato per giorni, fino a prendere una decisione7 mesi dopo ho partorito la cosa più bella di questo mondo
Appena avevo incontro il suo sguardo
Avevo capito che abortire sarebbe stato una grandissimo sbaglio
Quelle mani tanto piccole, gli occhi azzurri come i miei, era così simile a me..
Me ne innamorai subito e l'idea di staccarmene era tanto lontana
"Come si chiama il bambino"mi chiese l'infermiera e lo guardai
Quel suo viso rilassato mentre lo allattavo
"Arsel.. Arsel Hateler" dissi
-----Non so perché lo chiamai così.. ripensai un attimo alla storia che mi raccontavano quando ero ancora bambina
Mio padre non ricordandosi più i nomi dei angeli ne inventò uno per me
"Lo stai tesoro, c'è anche l'angelo Arsel"
"Davvero?" Chiedevo sempre sotto le coperte
"Sì ed è il più gentile e simpatico di tutti, si prende cura delle bambine come te" diceva
Ogni volta che diceva così non potevo non credergli poi con gli anni la mia vita a preso una piega diversa..Credo di averlo chiamato così in cerca del mio famoso Angelo.. del mio piccolo principe che mi avrebbe salvato da una vita di continui doveri verso gli altri
"Mamma?!" Mi chiama ma, continuio a nascondermi
"Mamma, non mi prenderai mai" dice vedendomi dietro il divano
Sì mette a correre per la casa ma lo prendo sollevandolo anche
"Sei mio ora" dico facendogli il solletico
"Mamma" dico continuando a ridereNon mi ero più sentita così bene
"Andiamo a fare il bagnetto ora" dico prendendolo e andando di sopra
"Allora che vuoi per il tuo compleanno?"
"Nulla ho già te mamma" Dice guardandomi
"Ti voglio bene" dice una volta fuori dal acqua
"Io di più amore mio, io di più"©©©©©
Chapter 46Wee
come state? Spero bene siamo quasi alla fine del libro anche se mancano un po'di capitoliKim ha un figlio che pensate?
Shane che fine a fatto?"
Ma soprattutto i suoi fratelli sanno di questo piccolo segreto?Al prossimo capitolo bye😘
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i melt in pain... hatred
RomanceTi prego Kim"dice e vengo travolta dalle lacrime "Era questo che volevi solo del maledetto sesso?" dico con le lacrime agli occhi "Kim.." "Risparmiatelo ho sentito tutto.. perché mentire ora? Perché dovrei ancora ascoltarti" dico andandomene "Mi dis...