13."vorrei avere la tua forza.."

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Odiamo guardarci allo
Specchio perché?.. forse
Perché non ci riconosciamo
Il quella figura che ci riflette
V

enire qui non sembra la migliore della idee, gli sguardi di solito che ignoro a scuola qua sembrano farsi spre di più..
Fra i ragazzi ubriachi che ci provano e le ragazze che mi guardando male mente mi sento all'angolo
Esco fuori prendendo una ventata d'aria e cercando Harry che sembra essere scomparsi fra quella folla


Bevo la bibita in tutta solitudine guardando davanti a me
"Vieni anche alle feste adesso?" Dice Ethan dietro di me
"Cosa?" Dico voltandomi
"Mi pareva di esser stato chiaro ultima volta che abbiamo parlato.. ma forse non hai recepito il messaggio" dice guardandomi con quello sguardo altezzoso e pieno d'odio
"Stai nel tuo, e non intrometterti nella mia vita ok?"
"Mi sopporti così tanto da allontanarmi?"
"Non ti sopporto?" Dice ripetendo ridendo
"Ti odio.. non voglio averti intorno, non voglio vederti alle partite, neanche alle feste della squadra" Dice con sguardo ferreo
Le sue parole sono un pugno allo stomaco

Com'è che quello sguardo gentile di un tempo e diventato così ostile...

"Non voglio essere collegato a te, sei solo una spina nel fianco Kim.
nessuno ti vuole realmente qui, quindi vattene.. ovunque purché lontano dalla dura reputazione che mi sono fatto" Dice e gli sguardi di quelle poche persone che erano fuori si puntano verso di noi
Ridendo fra i baffi
"Ethan.."
"Fai un favore a tutti e vattene soltanto" dice per poi andarsene

Lo guardo mentre si allontana
Le sue parole mi hanno colpito in pieno, mi ha spiazzato...

Ecco di nuovo che mi sento vacillare... Il mio orgoglio viene fatto a pezzi ogni volta dalle sue dure parole...
Non potevo essere più stupida da pensare che la mia vita stesse andando bene.

"Tutto ok?" Mi chiede Shane alle mie spalle
"Grazie per l'invito, ma devo andarmene"dico voltandomi e incontrando il suo sguardo

"Perché?"
"Non fingere di non aver sentito... Non sarei dovuta venire" dico prendendo il telefono e avvisando Harry che me ne stavo andando
"Te ne vai solo perché te l'ha detto lui? È una festa è fatta per divertirsi"
"scusa dovevo dirti già prima che non potevo  venire.. ti avrei risparmiato questo"
"Ti ho invitata perché volevo ci fossi"
"Troverai sicuramente un modo per divertiti senza di me" Dico incamminandomi
"Posso riaccompagnarti almeno" dice fermandomi

Ci dirigiamo verso la sua auto e mi riaccompagna
"Scusami tu.. non credevo foste così in brutti rapporti" dice
"Già.. a stento ci guardiamo"
"Mi sento in colpa.." dice guidando
"Perché?"
"È colpa mia sono io che ti ho invitato.."
"Non sentirti in colpa, non me la sono neanche presa tranquillo"
"Mi dispiace comunque"dice

G

uardo fuori dalla finestra non riconoscendo dove stiamo andando
Ma non me ne preoccupo, stranamente mi fido di lui, di dove mi sta portando..
Si ferma in un bosco.

Guardo la sua figura che sembra sicura di quello che sta facendo
Scende e lo seguo, camminiamo per un po'
Tagliamo per un altro sentiero ritrovandoci davanti ad un lago
Non c'è nulla di speciale in questo posto solo alberi qualche cespuglio qua e là

"Penserai che sono matto ad averti portato in mezzo ad un bosco"
"Non lo sei? "
"Ti ho portato dove nessuno possa sentirci, e guardarci"
"Perché?"
"Per stare con te, per farti capire chi sono"
"C'era bisogno di portarmi in mezzo ad bosco?"
"Cerco solo di metterti a tuo agio" dice e i suoi occhi mi scrutano
"Ti ho sottovalutato, tutti lo fanno, perfino te.."dice e lo guardo
"La tua calma, la tua pazienza e il fatto di accettare sempre le condizioni dei altri.. ti sta rovinando"
"Credi di avermi capito in un paio di settimane? Non mi conosci"
"La Kim con cui non facevo altro che parlare era scontrosa e diffidente... Ma in realtà il tuo é solo un modo di proteggerti no? Accetti le condizioni in cui ti trovi per non  doverle affrontare, tutto questo pur di non star male. anche se tuo fratello se la prende con te fai finta di nulla invece che reagire" Dice e non dico una sola parola
"Non vuoi essere ferita ulteriormente"
"Dove vuoi arrivare?"gli chiedo
"Ti fidi di me, perché? Dopotutto non sono nessuno eppure quando sei in difficoltà ti lasci aiutare da me..."
"Mi ricordi Ethan.. tenti di essere chi non sei"gli rispondo tornando a guardare di fronte a me
"Io e Ethan eravamo inseparabili..
Essendo sua sorella maggiore sono sempre stata molto protettiva nei suoi confronti... Ci divertivamo insieme e di rado stavamo separati... Poi tutto é cambiato. Ed é diventato ciò di cui aveva paura. Pur di non essere come me" dico con un filo di malinconia

L'abbandono ci ha resi così..
Continue vittime, continui capri espiatori..

"Ogniuno é stato ferito almeno una volta tanto da portarlo a cambiare.. É quello che ci é successo"
"Scusa... Non volevo-"
"No, ho capito.. Cercavi in qualche modo di riportarmi alla realtà, ma come pensavo di riuscirci quando sei il primo che indossa maschere continue?
Fai lo spavaldo, lo strafottente, l'idiota si turno e con le ragazze ti fai desiderare... quindi  con me che tipo di maschera stai usando? Chi vuoi essere?" Dico
I nostri sguardi si incrociano
La sua espressione è calma e turbata alla stesso tempo
"Qualcuno su cui puoi contare" dice continuando a me mantenere il contatto visivo
"Non credi sia un po'di troppo per essere una facciata"
"Sono sempre stato me stesso con te.. Voglio essere sincero come lo sei con me"
Mi accarezza il viso con una strana delicatezza... nessuno mi aveva mai toccato con così tanto riguardo
Ogni volta che mi toccano sento soltanto schiaffi, il rumore della mano a contatto con il viso, ma questa volta è diverso..

"Non mi sopravvaluti? Non un punto di riferimento" Dico e fa un passo verso di me
"Ti sbaglio... Sai vorrei avere la tua forza.." dice quasi sussurrando
i suoi occhi fanno trasparire una strana dolcezza.. qualcosa che non avevo mai visto nei occhi di chi mi guardava

Uno sguardo capace di farmi esitare...

Le sue labbra sono pericolosamente vicine alle mie
Non pensando a nient'altro lo lascio fare,
Appena mi bacia, brividi mi percorrono il corpo...
è come se lo avessi aspetto quel gesto

Dovrei tornare proprio a casa" dico prendendo la strada del ritorno e arrivando alla macchina.
"Kim io.." tenta di dire
"Ignoriamo il fatto ok?" Dico e mette in moto
"Ok"

Non sono turbata.. sapevo che l'avrebbe fatto e non l'ho allontanato subito, ma non me la sento di intraprendere chissà quale discorso...
Se chiudo gli occhi riesco a sentirle ancora sulle mie.. era morbide e sapevano ancora leggermente di alcolici

Lo guardo per un attimo di profilo e la sua espressione é mutata, si sta tormentando sicuramente per quello che é appena successo

Quando nota il mio sguardo mi sorride, ma i suoi occhi sono pieni di delusione.

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i melt in pain... hatredDove le storie prendono vita. Scoprilo ora