21. "bisogna toccare il fondo per poter risalire.."

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Tutta questa fragilità..
Tutta questa felicità..
Tutto questo amore..
Represso solo per dimostrare che
Possiamo farcela da soli..

Ho perso la condizione del tempo, non so da quando sono seduta su questa sedia, da quanto fisso il bicchiere che tengo il mano

Penso fossero le 21 quando sono scesa di sotto

Continuo a giocherellare con il bicchiere mentre sorseggio il whisky rimanente

Sento la macchina nel vialetto
Dev'essere lui..
Appena varca la porta capisco.. non è sobrio si sente da come si trascina verso l'unica luce accesa

Una lacrima mi scende lungo il viso

Me l'asciugo automaticamente tenendo lo sguardo ancora sul bicchiere
"Kim.." dice il mio nome canticchiando
Non so perchè ma mi sento gli occhi lucidi quando alzo lo sguardo
"Fai bene a piangere.. non sarà affatto divertente per nessuno dei due" dice sorridendo

Mi sposta dalla sedia buttandomi a terra
Sì dirige verso di me a passi felpati, mentre mi alzo
Mi fa sbattere contro il frigo, per poi tenermi per il collo
"Oggi non hai niente da dire?" Dice gettandomi verso angolo

E così inizia il mio tormento

era troppo bello che non si fosse sfogato una queste due settimane
I pugni.. i calci.. mi copro il viso automaticamente

strano non l'avevo mai fatto prima di oggi

"Non cambi mai non è vero?" Dice e sopprimo le grida di dolore
"Continui con il tuo atteggiamento, prima con quel detective e ora con il figlio di Gydlër?" Dice dandomi ennesimo calcio allo stomaco e sputo sangue
"Che ti ha promesso quel manipolatore?" Dice prendendomi per i vestiti e alzandomi
Mi tiene fissa alla parete
"Parla!" Mi urla contro e gli sorrido seppure con difficoltà
"Non é nulla che ti interessa" dico e mi prende per il collo
L'aria manca sempre di più respiro a fatica

Le sue grosse mani premono su di me mentre la mia anima sembra spegnersi sempre di più

Quello sguardo dice più di mille parole, sarebbe disposto a farmi fuori lo so
Non respiro più, cerco di fargli mollare la presa ma mi arrendo
Le mie braccia cadono lungo il mio corpo mentre le mie forze precipitano nel vuoto
Dopo un paio di minuti mi lascia e il mio corpo cade a terra
Continuo a sentire calci da parte sua e la rabbia con cui lo fa.

"Quel bastardo avrei dovuto lasciarlo morire in quel campo, ora gioca anche nel mio territorio?" Continua a farfugliare
"Stai lontana dai Gydlër mi hai capito?"

L'odio cresce sempre di più
Continuo a sentire i suoi calci anche quando se ne andato stufo..
Oggi si è sfogato più del solito, credevo che senza le mie provocazioni sarebbe durato pochi minuti invece è stato una tortura

Mi alzo con fatica dal pavimento e ritorno sulla sedia
Mi verso un altro bicchiere di whisky e lo bevo
Chiudo gli occhi per un secondo ancora dolente

Esco dalla cucina con la bottiglia di whisky in mano
Mi dirigo in camera e chiudo la porta dietro di me
Mi ripulisco dal mio stesso sangue, mi svesto rimanendo in intimo mi siedo sul letto mentre continuo a bere

Come al solito sarò piena di lividi domani, per non parlare del dolore allucinante
Bere almeno allieva il dolore, fino a quando non arriva la parte più brutta buttare fuori tutto alcool che ho ingerito

i melt in pain... hatredDove le storie prendono vita. Scoprilo ora