«Perchè?»
«Ho paura»
Il minore circondò con un braccio la vita del suo insegnante e adagiò la fronte contro la sua nuca, respirando così sulla sua pelle che divenne tesa.
«Paura di cosa?»
«Del buio»
«Davvero?»
«Già... Infatti, la lampada che tengo sul comodino la lascio sempre accesa di notte»
«Non stai usando questo come scusa per stare così con me, vero?»
«Se ormai mi conosci, sai che mi sarei avvicinato a te a prescindere. Non ho bisogno di inventare scuse per abbracciarti o darti un bacio» puntualizzò non lasciandolo andare ma anzi si strinse maggiormente contro il suo caloroso corpo.
«Scusa, hai ragione»
«Sei triste perché non sei potuto uscire con i tuoi amici?»
«No, solo... Mi fa strano avere qualcuno con cui parlare prima di dormire e soprattutto che stia in questo modo con me» espresse il maggiore con i battiti del suo cuore molto accelerati e che Jimin percepì.
«Ti capisco, io provo lo stesso... Da quanto vivi da solo?»
«Sono andato via da casa all'età di 20 anni perchè non riuscivo più a vivere sotto lo stesso tetto di mio fratello maggiore e mia madre»
«Perchè tua madre?»
Jungkook si mosse per voltarsi dalla parte del suo allievo ma non lo fece allontanare bensì lo trattenne fra le sue braccia con forza.
«Hyun Bin mi odia come sai e mia madre per "farlo stare calmo e tranquillo" mi ha sempre tenuto a distanza, anche perché lui era molto geloso di me sin da bambini»
«Dev'essere stato doloroso e insopportabile tutto questo, no?»
«Molto ma fortunatamente sono andato avanti»
«E ora? Com'è il vostro rapporto?»
«Non so definirlo perché non ci parliamo molto. Non li vado a trovare spesso»
«E tuo padre?»
«Con lui ho un normalissimo rapporto di padre-figlio. A volte lo chiamo e parliamo un po' ma nulla di più»
«Mi dispiace»
«Non è nulla... E tu mi vuoi dire perché il buio ti fa così tanta paura?» chiese mentre iniziava ad accarezzargli il viso.
«Non mi piace raccontarlo ma voglio dirtelo ugualmente. Avevo circa 7-8 anni e quel giorno mi ero comportato molto male per un motivo che adesso non ricordo. Mio padre si era talmente arrabbiato con me che decise di chiudermi a chiave nella soffitta della nostra vecchia casa costringendomi a dormire lì per una notte intera ma non dormii, non riuscì a dormire in quello spazio così brutto. Vedevo il buio totale, sentivo rumori o forse era solo la mia mente che mi giocava brutti scherzi e nel frattempo piangevo, singhiozzavo ininterrottamente» sospirò con tristezza «Per fortuna mio zio venne ad aprirmi qualche oretta dopo. A quell'epoca viveva con noi, anche se solo per un breve periodo»
Jungkook si sentì più triste che mai nel sentire la storia che c'era dietro quella paura. Per confortarlo, gli baciò la guancia e la fronte.
«Per superare una paura, devi prima affrontarla ed io voglio aiutarti anche in questo ma per iniziare, stanotte accenderò una piccola lampadina così che tu possa stare meglio. Non emette chissà quanta luce ma penso che basti»
Jimin lo vide mentre cercava l'oggetto nel suo cassetto, mentre attaccava la spina e quest'ultimo emetteva finalmente il suo piccolo fascio di luce blu. Lo vide mentre si preoccupava nuovamente per lui, mentre si prendeva cura delle sue paure e delle sue brevi incertezze.
Sentì il suo cuore battere rapidamente, come lo aveva sentito in lui poco prima.
Sorrise in grande e quando Jungkook si voltò per guardarlo un'altra volta, Jimin non perse l'occasione di seguire le sue intense sensazioni.
Lo baciò e l'altro non riuscì
a tirarsi indietro.
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𝑯𝒂𝒕𝒆 𝒀𝒐𝒖 | 국민
FanfictionDove Jimin è il solito ragazzo cattivo della scuola e Jungkook è il suo professore d'inglese ed economia; ᴋᴏᴏᴋᴍɪɴ //ᴊɪᴋᴏᴏᴋ ᴏᴍᴏsᴇssᴜᴀʟᴇ sʜɪᴘ sᴇᴄᴏɴᴅᴀʀɪᴇ: sᴏᴘᴇ, ᴛᴀᴇᴊᴏᴏɴ