CAPITOLO 9

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Mi trovo alla centrale di polizia da circa una quarantina di minuti. Sono seduta all'interno di una stanza per gli interrogatori. Non è molto grande le uniche cose che ci sono all'interno sono: un tavolo e due sedie, e una di quelle è occupata da me. Sto aspettando da tanto, non mi hanno ancora fatto chiamare casa, e mi sto preoccupando. Sono ammanettata al tavolo come una criminale, manco avessi ucciso qualcuno. Sento aprirsi la porta e l'ultima persona che volevo vedere compare davanti ai miei occhi

<<Signorina Smith>>

<<Detective>>

<<Toglietele immediatamente le manette. Non è una criminale, aveva solo dell'erba in macchina.>> e fanno come gli viene ordinato per poi andarsene. Mi massaggio i polsi intorpiditi, mentre lo guardo sedersi di fronte a me.

<<Come stai Ashley?>> mi chiede, spero scherzi

<<Non molto bene, come vede sono qui, in aggiunta con lei>> sorrido falsamente

<<Ahia, questo ha fatto male. Mi dispiace non averti più sentita, ma stavamo facendo una cosa sbagliata>>

<<Ha fatto tutto lei Detective>>

<<Dammi del tu Ashley>>

<<Non siamo amici, voglio solo uscire da qui>> dico annoiata

<<Non posso farti uscire così facilmente>> si interrompe per un attimo

<<Ti hanno sempre trovata con 1 kilo di erba in macchina, so che non ti appartiene, ma c'eri tu in auto e non posso scagionarti>>

<<Fantastico>> sbuffo <<la mia fedina penale sarà compromessa?>>

<<Si...ma c'è un altra opzione se ti va di sentirla>>

<<Avanti, mi dica>>

<<Posso non farti andare in "prigione", se convinci i tuoi fratelli a dirmi da chi hanno preso l'erba>>

<<Kilian>> lo chiamo con il suo nome <<pensi davvero che loro tradirebbero un associato per me? Sei fuori strada, quando dirò loro una cosa del genere mi rideranno in faccia e J si prenderebbe la colpa....>>

<<....e io non voglio che finisca dentro anche se per un giorno, perché non so se tornerebbe da me>> dico sincera

<<Chiamali e non dirgli niente, voglio il nome dell'associato o tu finirai dentro. Non mi interessa se per un giorno o due, voglio quel nome e basta>>

<<Come vuoi, ma sei mai finirò dentro voglio che tu mi abbia sulla coscienza. Perché di me non te ne frega niente>> sputo fuori queste parole, esita nel rispondermi ma poi

<<Esatto, per me sei solo una pedina in questo gioco>> e questo fa male.

Mi porge il suo telefono per chiamare casa e cosi faccio

<<Pronto?>>

<<J, sono io>>

<<Ash, dove sei?>>

<<Sono alla stazione di polizia..>>

<<Cazzo, arrivo subito di che l'erba è mia e che...>> lo interrompo

<<Porta anche Grayson, il detective vuole parlargli>>

<<Ok, arriviamo. Tu non dire nulla, ti voglio bene aggiusterò tutto>>

<<Lo so, ti voglio bene anche io>> e chiudo la chiamata.

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