CAPITOLO 8

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E' passata una settimana dal nostro incontro e Kilian non si è fatto più sentire. Mentirei, se dicessi che non ci sono rimasta male. Dopo le sue parole mi sarei aspettata di rivederlo, ma così non è stato. Probabilmente, si è reso conto che, non riceverà nessuna informazione da me. Perciò avrà preso la sua agenda e depennato il mio nome, alla fine meglio così, una persona falsa in meno nella mia vita. Tutte vi starete chidendo: Ashley, ma perché non gli scrivi tu etc. e forse fate bene, ma la verità è che sono orgogliosa. Non fidandomi di nessuno, lascio quasi sempre fare il primo passo a loro. Questo perché ricordatevi, che se qualcuno è interessato a voi vi cercherà sempre.Come al solito sono a casa per giunta da sola, perciò il silenzio più totale mi circonda. Non so tra quanto gli altri rientreranno, dunque mi gode questo momento di pace sul divano, ma non dura molto.

«Cazzo, è andato alla grande», sento urlare da Xavier.

«E avevi dubbi fratellino?», gli risponde ridendo Grayson.

Arrivano in salone con una borsa piena di soldi, che ribaltano di fronte a me. Non capisco quanti soldi siano, ma per quattro persone sono molti.

«Grayson, dividi i soldi e inizia a dargli ai tuoi fratelli», dice mio padre.

«Ok», inizia a dividerli, mentre J si siede vicino a me.

«Come è andata?», chiedo.

«Come vedi, bene», mi risponde, facendomi appoggiare la testa sulle sue gambe.

«Stai bene, non ti sei fatto male?»,sono sempre preoccupata per lui, non si sa mai che possa succedere qualche imprevisto.

«Benissimo, non ti preoccupare», dice.

«Joshua, questa è la tua parte», gli porge il denaro Grayson.

«Grazie Gray», poi si rivolge a me «vieni di là?»

Vuole darmi parte del suo guadagno come ogni volta, non si accontenta mai del no che esce dalla mia bocca. Ogni volta che dico questa parola, lui mi guarda come un cagnolino triste, cosa che odio. Perciò lo accontento, anche se la verità è che odia quello che fanno i suoi fratelli nei miei confronti.

«Arrivo», e mi avvio verso la mia camera.

**

«Venti mila dollari a te», mi lancia i soldi sul letto.

«Lo sai, che non sei obbligato a farlo, vero?», dico mentre nascondo i soldi nella parete. J è l'unico a sapere del mio nascondiglio, non ho

nessun problema sul fatto che lui sappia dove li metto. Alla fine il denaro è suo e se mai dovesse rimanere a zero, sa dove può trovarne altri.

«Lo so, ma voglio darteli lo stesso. Non rompermi ogni volta con sto discorso», tira su gli occhi al cielo.

«Va bene, va bene», alzo le mani «Ne ho troppi qua dentro, mi sa che dovrò passare da Cass, uno di questi giorni».

«Si, sarebbe meglio. Vado in camera a fumarmi una canna e a rilassarmi, ci vediamo a cena», e se ne va.

Vi spiegherò in modo semplice, perché devo andare da Cass: riciclaggio di denaro. I soldi che ho sono molti e inserirli tutti in un momento, all'interno di un bancomat è pericoloso. Lo stesso, sarebbe fare mille piccole operazioni di versamento. La banca, controlla sempre il traffico di denaro in entrata e in uscita da un conto. Poi se il tuo cognome è Smith, i controlli sono ancora più frequenti. Per questo "usufruisco" della piccola azienda dei genitori di Cass. Per loro non c'è alcun problema, anche perché ricevere denaro da un investitore è una cosa legale. Avete capito bene, investo nella loro azienda un tot. di soldi, che poi loro riversano dopo un paio di settimane sul mio conto, così da essere del tutto legale. Potremmo considerarla una cosa illegale, ma non lo è a tutti gli effetti in quanto te lo insegnano. Basta frequentare economia all'università. Ci sono varie modalità di riciclaggio. La mia famiglia, ad esempio, compra immobili per poi rivenderli al miglior acquirente. Questo fa si che l'entrata di denaro si pulita e ci guadagnano anche di più. Non potendo usufruire di questo vantaggio, "usufruisco" della mia seconda famiglia. A distrarmi è un messaggio.

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