POV KILIAN:Non so che ore siano, quando il suono di una notifica sul cellulare, mi sveglia. Tengo sempre il telefono accesso, per qualsiasi precauzione. Mi tiro su, e mi sporgo a prenderlo. Noto un messaggio da parte di Ashley con scritto su: Aiuto.Non capisco perché ha scritto a me. Ha una marea di persone che possono aiutarla. Questo non toglie il fatto che io sia un poliziotto, e che sia compito mio assicurarmi che stia bene.
Solo per questo.
Mi alzo di tutta velocità, indosso una t-shirt e dei pantaloni della tuta e corro verso la macchina.Non so dove possa essere, ma come prima tappa vado a casa sua.Come parcheggio la macchina, noto che la porta è aperta. Prendo la pistola dal cruscotto e scendo. Come mi avvicino all'entrata, controllo che non ci sia nessuno, poi entro. La prima cosa che noto è che è tutto a soqquadro, ma poi vengo distratto da dei lamenti. Mi metto sull'attento.Seguo il rumore della voce, e dopo pochi passi li vedo. Ashley è svenuta vicino al muro e Joshua è dolorante a terra.
«Cosa è successo?» Dico preoccupato correndo da Ashley. E' mal messa, il suo labbro è del tutto spaccato e le esce sangue dalla testa. Le tocco il volto, cosa ti hanno fatto piccola?
«Quelli che non avete arrestato, sono stati!» mi informa Joshua, con le poche forze rimaste
«Devo portarvi in ospedale, tua sorella è grave» dico guardandola
«Non puoi portarci li» tossisce
«è troppo pericoloso...so io dove andare» tossisce di nuovo
«ma fai in fretta, perché non so quanto posso resistere»Non so cosa sto per fare, sicuramente qualcosa di illegale. Devo salvarli, anzi salvarla. La prendo in braccio, è più la guardo più spero che si riprenda. Il suo peso morto è come un colpo al cuore, non si muove nemmeno quando l'appoggio sul retro dei sedili.J pesa un'attimo di più, non riesce a camminare. Il proiettile che ha sulla gamba, deve aver reciso qualcosa. Perché non smette di sanguinare.
«Devo fermare l'emorragia. Farà male»
« Ok, fai in fretta però»
Afferro una maglia che tengo come cambio, e la spezzo in due. Con la parte che mi è uscita meglio, stringo forte sopra la ferita, come se fosse un laccio emostatico.
«Cazzooo» grida Joshua
«Sei stato bravo. Adesso dimmi dove cazzo dobbiamo andare»
«Vai a Sant Duck, li troverai un negozio di bici. Parcheggia dietro, ci sarà una porta nera, bussa e digli che hai dei feriti. È un ospedale, lavorano medici senza licenza. Portaci li» mi ordina, prima di chiudere gli occhi.
Dieci minuti dopo sono arrivato a destinazione. Non so in cosa mi sto cacciando, ma busso a questa maledetta porta.
«Chi è?» Mi chiedono
«Ho dei feriti in macchia, mi serve il vostro aiuto» urlo
«Come sa chi siamo?»
«Ho due membri della banda Smith in macchina. Mi vuole fare entrare?»non finisco neanche la frase, che mi aprono la porta.
«E' quella l'auto?»
«Ne vede altre?»
Corre verso la macchina e chiama i suoi colleghi, che escono con due barelle. Come arrivano alla macchina si scambiano delle strane occhiate. Non capisco cosa vogliano dire, e questo mi innervosisce. Mi chiedono se so cosa è successo, ma nego, non so assolutamente nulla. Così mi siedo nella sala d'aspetto di questo strano posto. E proprio come un vero ospedale. Hanno diverse stanze dove sono ricoverati i pazienti e delle sale operatorie. Non sapevo dell'esistenza di questo posto. Secondo la legge non dovrebbe esistere, ma in questo caso ringrazio che ci sia.Sono perso nei miei pensieri, quando un infermiera mi si avvicina. Mi informa che ha già chiamato lei la famiglia, e che saranno qui a breve. La ringrazio, e quando non è più nella mia area visiva mi dileguo. Non posso farmi vedere qui.
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Real love?
RomanceHai mai amato la tua famiglia, ma allo stesso tempo non sentirti parte di essa? SI Sono mai riusciti a farti innamorare per arrivare a loro? SI Il tradimento, ha fatto male? SI Hai mai perdonato questo gesto? Questo spetta a voi scoprirlo. 🏅 5^ in...