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Jacopo povs

Dopo quella affermazione andai via lasciando gaia sola.
Aveva ragione la carriera era la cosa principale a cui dovevano rivolgersi i nostri pensieri.
Ma io sono uno possessivo ho bisogno di sapere che nonostante la musica ci sia  nel suo cuore un posto per me.
Mi feriscono certe parole,do molto peso ad esse, nonostante non siano niente per me sono tutto.
E non so perché mi dia così tanto fastidio,sono un egoista forse?
Lei voleva inseguire il proprio sogno e io non potevo impedirglielo.
Sappiamo entrambi ciò che gli è successo lei più di chiunque altro,e quando giorni fa dissi che le persone non potranno mai capire cosa si prova fino a quando non accade anche a loro.
Non so mettermi nei panni della gente non ci riesco,ho bisogno di avere sempre tutto sotto controllo,o altrimenti vado in black out.
Lei è come un puzzle se non metti i giusti pezzi fallisci.
Andai fuori a cercare una sigaretta,non fumo di solito ho smesso da un po'.
Ma il nervosismo era dominante e dunque presi una camel dal pacchetto di javi e l'accesi.
Nemmeno gaia sa che fumavo non gliel'ho mai detto,il discorso non è mai uscito.
Infatti quando mi raggiunse e mi vide con quella roba in mano rimase stranita ma non disse nulla.
Avevo una coperta sulle spalle ed ero sdraiato sul divano con affianco il portacenere.

G: posso sedermi anche io?

Così le feci spazio per sedersi ma non disse nient'altro.
Penso che anche se non abbiamo preferito parola,in quel silenzio c'erano tante urla,le mie e le sue che si contrastavano,i silenzi a volte possono dire più di qualunque alta parola.
Però nonostante ciò,decisi di romperlo.

J: volevo dirti due cose,le ultime.

G: le ultime?non mi parlerai più?

J: intendo le ultime parole sull'argomento"noi".

G: ah sì dimmi.

J: accetto ciò che hai detto,lo rispetto. E soprattutto capisco il tuo discorso,nel senso che hai ragione,non voglio rovinare la tua tranquillità e per questo non proverò più a baciarti o ad aprire di nuovo argomenti che possono ferirti.fuori di qui ti aspetterò se vorrai.

G: grazie per me è importante.

J: lo so.

Dissi spegnendo ciò che resta della sigaretta che avevo tra le dita.
Quello che le avevo detto era il contrario di ciò che avrei voluto dirle, però lo faccio per lei.
Solo ed esclusivamente per lei.

Gaia povs

Le parole di Jacopo mi tranquillizzavano,ora ero più serena anche se vedo i suoi occhi lucidi.

G: Hey bambolo non stare così, te lo prometto fuori da qu..

Non mi fece finire che mi disse

J: si fuori da qui

E andò via di nuovo.
Quando non aveva più nulla da dire era così che risolveva i problemi,andava via.
Fuggiva dal trovare un punto d'incontro perché nella sua testa non esisteva.
Era fatto così e accettavo il suo essere,mi piaceva anche per questo.
Rientrai dentro e mi recai in bagno,avevo bisogno di schiarire le idee e la doccia era l'unica soluzione.

Dopo mezz'ora uscì e mi rivestì in fretta perché c'era javi che aveva bisogno del bagno,l'altro era occupato da Giulia.
A quanto pare i mal di pancia corrono in questa casa.
Esco innervosita e javi piegato a metà entra.
cercai con lo sguardo Jacopo ma non c'era...aveva lezione.

Dopo 6h

Ero in palestra quando all'improvviso vidi Jacopo entrare e lasciare il borsone per terra e venirmi incontro.

J: sono una frana,ah cristo.

Disse urlando,e sbattendo la giacca per terra piangendo.

G: cosa è successo?

J: non sono capace di fare niente capisci? sono stato tanto tempo a provare ma nulla,non ho più voce capisci?NON HO VOCE.

G: allora guardami, calamati si risolverà presto.

J: come cazzo si fa a risolvere? dimmelo se lo sai.

Era in un mare di lacrime, disperato.
Si sa che per un cantante la vice è tutto, se non hai quella cosa fai?
La finale era vicina,mancavano due giorni,la situazione era complicata ma non potevo fare altro che calmarlo.

Mi accasciai affianco a lui e lo strinsi a me.
Lui pose la testa sulle mie gambe,si mise a pancia in giù coprendo gli occhi con la mia gamba e le sue mani su di me.
Gli stavo accarezzando la testa e cercavo di tranquillizzarlo.

G: vedrai che è una cosa passeggera , andrà via stai calmo bambolo

Ero abbastanza preoccupata ma gli dissi tutto questo con la calma più totale.

Stava singhiozzando,lo vedevo così fragile,il suo sogno poteva volare via,non vorrei essere in lui in questo momento.
Non potevo fare niente,mi sentivo impotente.
Ero l'unica persona che poteva stargli vicino e di certo non lo avrei lasciato solo proprio ora.
Fanculo le telecamere.

G: dai bambolo,ti prego non stare così.

J: non c'è la faccio,ho fatto tanti sacrifici ed ora ad un passo dalla fine mi molla così la mia voce.

G; senti allora

Non mi fece finire che aggiunse

J: sai cosa? Me lo merito, è il karma sono una persona di merda.faccio sempre stare male gli altri ed ora sto pagando.

G: non dire così,non è assolutamente vero. Tu sei una persona magnifica altrimenti non ti amerei,quindi smettila dire ste cose,calmati si risolverà tutto , potrebbe essere una cosa passeggera

J: lo pensi davvero?

G: si Jacopo si.

Si mise a ginocchia piegate davanti a me,mi guardò negli occhi e mi disse:

J: mi basta vedere i tuoi occhi per stare meglio.grazie.

Mi abbracciò forte,e rimase così per quale minuto.

un amore magnificoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora