un amore magnifico

CAPITOLO 67

|•vorrei solo averti più vicino,cascare nei tuoi occhi e poi vedere se cammino•|

Jacopo povs.

sono già una settimana da quando siamo qui in Brasile,l'aria è sempre leggera e ti accarezza il volto.
Nei giorni scorsi io e ga siamo stati con la sua famiglia e praticamente mi adorano.
Frida è sempre attaccata a me,gioco spesso con lei e sua sorella ci guarda compiaciuta.
So che le fa piacere ma anche a me ne fa tanto.

Oggi andiamo ad un parco divertimenti assieme alla family gozzi.
Mi sento come a casa qui,non so perché non è mai accaduto nelle mie precedenti relazioni,mi trattano come fossi anch'io figlio loro.

le montagne russe non le ho mai provate mi hanno sempre trasmesso timore,Gaia insisteva tanto e con lei Giorgia.

J: ti prego no,non le ho mai provate e non ho intenzione di farlo ora.

Giorgia mi tira per un braccio verso quel macchinario lontano dalla mia mente ma vicino al mio corpo.

G:su jacopino non fare il fifone,poi te lo chiedo io di salirci,non puoi dirmi di no

Mi disse con il muso da bimba e la vocina dolce.

J:sei sweet gaia,ma no,la sopra non ci salgo.

Mi feci indietro e mi fermai a pensare alle mie paure,so che questa è banale ma ha sempre accompagnato la mia persona.
Da piccolo avevo il timore di salire su una giostra di quelle,i miei amici mi prendevano in giro mi davano "della femminuccia".

G:vabbè dai tranquillo non ti posso obbligare,se non te la senti no problem.
Gio:tanto vengo io con te polpetta.

Pensai qualche secondo e mentre facevano il biglietto mi tuffai alla cassa

J: aspettateee ci sono anche io.

Mi asciugo le gocce di sudore dalla fronte e con disinvoltura salgo su quella imponente struttura,e mi accomodo accanto a Gaia.
Lei è serena,ed ha anche un sorriso stampato sul suo viso.

Mi prende la mano

G:al mio fianco spero possa fare meno male salire qui.
J: è solo una giostra non farà male,ma di sicuro tu mi dai tanto coraggio.
J:però non voglio sembrare un "fifone" ai tuoi occhi
G:sei salito per questo motivo?
J:non solo,ciò mi ha dato la spinta.ma se sono salito è anche per abbattere questa paura che mi porto da tutta la vita dentro.
G:accipicchia jacky,ammiro il tuo coraggio,ma non ti avrei mai giudicato nel caso tu non fossi salito,con me puoi stare tranquillo

Mi dà un leggero bacio a stampo,ma non ho il tempo di poter replicare che la giostra parte.
Ora va abbastanza piano linearmente,prendo fiato,ora sale,una rapida salita molto alta,che mi permette di ammirare tutto il parco divertimenti.
Fisso gaia e quasi non mi accordo che la giostra è scesa tutto ad un tratto velocemente.
Pensavo peggio,alla fine mi sto divertendo strano ma vero,non era male come pensavo.
Quello spaventato ero io,si ero.
Gaia è praticamente seduta addosso a me,e urla come una matta imprecando visibilmente.
E nel mentre mette le sue mani un po' ovunque,spinge in un posto,vabbè avete capito.

J:aiaaa gaiaaaaa
G:ahahah oh my God,Sorry love
J:so che ti diverte tanto toccarmi li ma limitati siamo in un posto pubblico.
G:ma tu non eri spaventato? Dov'è finita la paura? L'hai buttata giù dalle montagne russe?
J:ero talmente perso in te che non mi ero nemmeno accorto della discesa.

Gli mando un bacio volante,tutto questo accade ancora sulla giostra che all'improvviso fa capriole di qua e di la tirando fuori anche la mia di voce .
Gaia mi sta schiacciando,non so se gettarla giù o stringerla un po' più forte,opto per la seconda opzione ovviamente ahaha.

Scendiamo e incontro gli occhi di Gaia elettrizzati proprio come i suoi capelli in questo istante.
Poco dopo arriva anche Giorgia.

Gio:beh com'è andata?stai bene ja?

Mi dice dandomi una leggera pacca sulla spalla con il fiatone.

J:si dai,a te?
Gio:io mi sono divertita un botto, è uno sballo uooo.
G:oggi mi ha fatto un po' effetto,devo ammettere.
J:stai bene?

Le dico dopo aver visto il suo viso diventare pallido così come le sue labbra

G:no,devo vomitare, accompagnami al bagno sennò lo faccio qui davanti a tutti .

Mi blocco e immediatamente entriamo nel bagno del bar più vicino.

Sono divisi in maschi e femmine,ma ovviamente non mi importava.
Entrai con lei in quello delle donne e attorno a noi c'erano ragazze che mi guardavano male,ed una di queste

X:sarebbe il bagno delle donne questo.
J:senta la mia ragazza sta male e io non la lascio andare da sola ok?
X:la tua ragazza ha le gambe per venire da sola.

Gaia avrebbe tanto voluto replicare ma non lo fece per le poche forze che aveva.

J:si le ha e sono anche bellissime,ma per adesso io entro con lei.
X:non dico niente alla security perché sei un bel manzo,ma la prossima volta vieni solo.*occhiolino*

Disse questa ragazza sui vent'anni circa poggiando una mano sul mio petto.

G:senti bella ti sembro invisibile?non toccare mai più il mio ragazzo
J:ma cosa vuoi?
X: calmatevi *dice andandosene*

Gli altri ci guardavano straniti, perché non conoscevano l'italiano al contrario di noi tre.
Talmente innervosito dalla situazione che mi è passato di mente il fatto che anche questa ragazza invadente fosse italiana come noi.

Apro la porta della cabina e la chiudo subito dopo al nostro ingresso.
Gaia si piega su se stessa per far si che la testa arrivi al wc,io faccio lo stesso per tenerle compagnia,e le metto una mano intorno alla vita.

Inizia a gettare conati di vomito e per aiutarla li tenni i capelli tirati all'indietro lontani dalla sua fronte.

Termina il tutto ed usciamo da lì.

J:stai meglio amore?
G:si ora mi sento meglio,ma la testa mi gira tanto.
J:vogliamo tornare?
G:no macché,non voglio rovinarvi la giornata.
J:non la rovini,se stai male è giusto andare a casa,per me non ci sono problemi,poi si tratta di salute.

Annuisce e le porgo un bacio sulla fronte avvolgendo il suo corpo al mio.

siamo tornati,e la mia piccola è sdraiata sul letto,le gira ancora la testa.
Maledetta giostra io lo sapevo che non avrebbe portato a niente di buono.

Mi sdraiai al suo fianco,e poggiai il braccio attorno al suo collo,invitandola a mettersi comoda su di me.

G: grazie.
J:per cosa *le diedi un bacio sulla testa*
G:per quello che fai,insomma sei sempre carino con me
J:sei la mia ragazza,per te farei di tutto.
G:poni la mia felicità davanti alla tua.
J:si perché se tu sei felice lo sono anche io.

Mi stringe forte,e quasi mi sento in paradiso.....togliamo il quasi.

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Spazio autrice
Chiedo scusa per l'assenza mi farò perdonare nei prossimi giorni dato che ho riempito gli impegni della giornata!❤️spero vi piaccia,votate la storia e seguitemi ✨

Vostra G.