*Decido che per oggi la giornata è finita e chiudo il negozio, prima di tornare a casa. Noto sul cellulare, molti sms delle mie amiche che, a quanto pare, hanno saputo dell'accaduto e le rassicuro velocemente. Non so perché ma mi sento più stanca del solito. Mi butto sotto la doccia che non aiuta a fermare quei pensieri che continuano a gironzolarmi per la testa. Poco dopo, mi infilò svogliatamente il pigiama e mi tuffo in divano ma appena accendo la tv, guarda caso, il notiziario parla proprio di Allmight e del debutto di questo incredibile eroe. Decido di provare a lasciar libera quell'idea che mi disturba e che non ne vuole proprio sapere di abbandonarmi. Non nego di essere vagamente attratta da lui: quegli occhi azzurri come il cielo e quel sorriso luminoso come il sole. Per non parlare dei suoi ciuffi. Lo definirei il classico colpo di fulmine ma è un hero. Insomma, è inarrivabile. Come potrà mai piacergli una fiorista punkettona come me?
*Continuo a sentirmi particolarmente agitata ma senza capirne il reale motivo. Devo provare a concentrarmi sui miei bellissimi fiori e preparare la lista delle cose da fare e gli eventuali ordini: sicuramente questo terrà la mia mente occupata. E così accade. Ho alcuni mazzi da fare e qualche piccola confezione: le mie preferite. Ho molti clienti abituali che ormai mi conoscono alla perfezione e le mie amiche Helen, Isabel e Genny, che ogni tanto passano a trovarmi per scambiare quattro chiacchiere e spettegolare. Le ho conosciute pochi giorni dopo il mio arrivo qui, a Los Angeles, e siamo andate d'accordo fin da subito. Offrendosi, tra le altre cose, di farmi conoscere la città. I weekend li trascorriamo insieme, come le più classiche serate tra ragazze e spesso cercano di appiopparmi qualche ragazzo, da cui scappo alla velocità della luce. Non sanno ancora nulla perché non c'è proprio nulla da sapere, tra l'altro. Non posso mica dir loro: ehy ragazze, ho preso una cotta istantanea per un hero? È davvero privo di senso. Ecco. Ora ho finito di sistemare tutto; meglio cenare leggera e a letto presto ma questa sensazione di disagio non sembra volersene proprio andare. Ma soprattutto so di dover evitare la tv: è ovunque, su ogni canale.
*Subito dopo, ricevo una chiamata da Helen.
I: << Ehy. >>
H: << Allora?? Ti ho vista al notiziario! Ti hanno inquadrata mentre parlavi con quell'hero fustacchione! Cosa vi siete detti?? >>
* Come non detto. Devo proprio ringraziare i media.
I: << Già, sto bene. È solo che... >>
*Non mi lascia manco il tempo di finire la frase.
H: << Hai il suo numero? >>
I: << Ma stai scherzando!? Non avrei potuto nemmeno se avessi voluto. So solo il suo nome ma di che cosa stiamo parlando?? >>
H: << Direi che ti piace. >>
* Il fastidio generato dalla sua ultima frase mi fa rendere conto che ha assolutamente ragione ma io devo continuare a negare questa assurdità.
I: << Ma cos-? L'ho visto oggi per la prima volta! Non dire sciocchezze! >>
H: << Se lo dici tu. >>
I: << Helen... >>
H: << Scusami. Sono contenta che tu stia bene. Cerca di stare tranquilla e riposare. >>
I: << Non so che mi prende. >>
H: << Forse anche l'esplosione e la situazione in sé ti ha spaventata, non credi? Fatti una bella dormita e pensa ai tuoi incantevoli fiori. >>
I: << Grazie, Helen. Ci sentiamo. >>
H: << Buonanotte, Abbie. >>
I: << Notte. >>
* Riaggancio. Effettivamente ho bisogno di parlarne con qualcuno e quella, seppur sobria, chiacchierata, mi ha risollevata l'umore. Forse ha ragione: una parte di me è ancora spaventata, nonostante sia andato tutto bene grazie all'intervento di Allmight. Ecco. Ci risiamo. Più cerco di evitarlo, più mi trova. Dopo essermi lavata i denti e tolta quel filo di trucco rimasto, mi butto a letto, completamente distrutta, sprofondando quasi immediatamente nel sonno.
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INSEGUENDO UN SOGNO AMERICANO (Allmight 🌸 Me)
FanfictionQUESTA È LA STORIA DI COME SONO DIVENTATA LA MOGLIE DEL SIMBOLO DELLA PACE 🌸