E dopo qualche giorno, eccolo di nuovo nel mio negozio. Sto sistemando i fiori in vetrina e vedo un ombra che mi nasconde il sole. Sollevo il viso e mi trovo Allmight che mi sorride dall'esterno. Ora faccio una strage se non mi calmo: immagino già l'acqua ovunque, vasi rovesciati e fiori sparsi perché inciampo sui miei stessi piedi, alla vista di quel sorriso. Non so bene come, riesco a darmi un certo contegno senza alcun disastro e infine si decide ad entrare.
A: << Buongiorno, Abbie. >>
I: << Ciao, Allmight. >>
A: << È molto bella sai? La vetrina. Sei davvero brava. >>
I: << Grazie. Mi piace tenere tutto in ordine. Amo ogni singolo fiore e colore... Scusami è che mi lascio un po andare quando ne parlo. >>
A: << Tranquilla. Mi piace vedere la tua passione e quanto ci tieni. >>
I: << Sei molto gentile. >>
* Mi rifila uno dei suoi soliti sorrisi.
A: << Oggi cosa mi consigli di... >>
* Noto che si ferma a fissarmi.
I: << È successo qualcosa? >>
A: << Nulla... Ho notato i tuoi tatuaggi. Sono molto belli. >>
* Perdonatemi questo non indifferente dettaglio che mi è sfuggito durante la mia specie di autobiografia. Ebbene sì, ne ho quindici. Meglio considerarne quattordici visto che uno è proprio di Allmight.
I: << Ah, ehm... Grazie. >>
A: << Posso chiederti quanti ne hai? >>
I: << Quattordici, diciamo che è il mio unico capriccio che mi tolgo. Non bevo, non fumo e niente sostanze strane. Nemmeno il fidanzato.
* Perché ho aggiunto quell'ultima frase? Forse perché la scorsa volta mi ha detto di non avere alcuna ragazza e io ho inconsciamente colto l'occasione di gettare l'esca? Ma perché non penso prima di parlare!
A: << Proprio come me. >>
* Meno male non ha colto l'allusione.
I: << Non ti piacerebbe fartene uno? >>
A: << Nah, il mio corpo è un tempio. >>
* Non posso fare a meno di ridere. Un bel pezzo di tempio, aggiungerei.
I: << Mica te lo rovini. E poi di spazio ne hai. >>
* Mi pento subito di aver pronunciato quella frase.
A: << Ah... Mi trovi grasso? >>
I: << Oh no, intendevo dire che... Sei... Hai una corporatura perfetta. >>
A: << Oh grazie. >>
* Allmight comincia a pavoneggiarsi in un modo davvero adorabile.
A: << Ci tengo alla mia forma fisica. >>
I: << Beh si vede. Io... >>
A: << No, scusami. Tu sei così carina. Non volevo dire nulla di sconveniente. >>
* Ho sentito bene?! Arrossisco sempre di più.
I: << Grazie, sei molto gentile, tranquillo. Diciamo che ho avuto problemi di salute in passato. >>
* La sua espressione diventa un po più seria, quasi preoccupata.
A: << Mi dispiace. Ma ora stai bene vero? >>
* Percepisco una vena di premura nel modo in cui l'ha detto. Bah, forse mi sbaglio.
I: << Assolutamente sì. Quel problema è risolto. Ma soprattutto sto bene con me stessa. >>
A: << Sei carina così come sei. Non devi fare proprio nulla. >>
* Ancora?
A: << Perdonami, sto esagerando. >>
I: << Smettila di scusarti per ogni cosa. Sei molto educato. Di persone come te, non ne ho mai incontrate. >>
A: << Che vuoi dire? >>
I: << Insomma, da dove vengo io, problemi di peso, tatuaggi o stili di abbigliamento come il mio, non sono visti bene... >>
A: << Ora qui sei al sicuro. È tutto così grande e non devi più aver alcuna paura di mostrare la vera Abbie. >>
* Di nuovo quella sensazione di premura.
I: << È la cosa più carina che qualcuno mi abbia mai detto. Grazie. >>
* Il viso di Allmight arrossisce leggermente e ci scambiamo un timido sorriso. O almeno io riesco appena ad accennarlo però si è creato un silenzio alquanto imbarazzante che decido di spezzare.
I: << Ehm, è un problema se mentre chiacchieriamo preparo un ordine? >>
A: << Oh certo, fai pure, non ti preoccupare. Anzi, non voglio disturbati forse è meglio se... >>
I: << No! Rimani! >>
* Non so perché mi sia uscita così prepotente.
I: << Scusami. Non disturbi affatto, anzi. >>
* Cerco di addolcire la situazione e lui ricambia con quel suo sorriso, così naturale e semplice.
A: << Allora rimango volentieri. Magari imparo qualcosa, guardandoti lavorare. >>
I: << Oh beh, non è nulla di complicato sai? Basta seguire un po i colori. A volte penso siano loro a guidarmi. >>
A: << È una cosa davvero delicata. >>
* Sento il mio viso accaldarsi.
I: << Grazie. >>
* Sollevo il viso e gli sorrido per qualche secondo, per poi tornare a concludere l'ordine. Non so perché ma, tenendosi a distanza, Allmight controlla ogni mia mossa, senza dire nulla. Ad un certo punto gli suona il cellulare.
A: << Oh, perdonami Abbie. Pronto Dave? Dimmi... Ok, sto arrivando. >>
A: << Abbie, devo andare. >>
I: << Guarda che non è un problema. >>
A: << Ma oggi non ho comprato nulla. >>
* Sembra così dispiaciuto da fare tenerezza.
I: << La prossima volta ti faccio un offerta 2x1 che non potrai rifiutare. Che ne pensi? >>
* Il suo sorriso si espande su tutto il viso e vale come risposta.
A: << Grazie, Abbie. >>
I: << Stai attento là fuori, Allmight. >>
* Anche quella frase mi è uscita senza pensare. Ormai non ho più il controllo delle mie parole. Lui mi guarda anche se un po sorpreso.
A: << Andrà tutto bene, te lo prometto. Alla prossima. >>
* Esce di corsa dal negozio,per raggiungere Dave.
Perché ad ogni nostro incontro mi sembra ci sia sempre qualcosa di nuovo?Colgo l'occasione per presentarvi il tatuaggio di cui vi ho parlato❤
INCONTRO ALLA VOLTA SEMBRA CHE QUALCOSA STIA NASCENDO❤
Al prossimo e quinto incontro con Allmight❤
LADY TOSHI
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INSEGUENDO UN SOGNO AMERICANO (Allmight 🌸 Me)
FanficQUESTA È LA STORIA DI COME SONO DIVENTATA LA MOGLIE DEL SIMBOLO DELLA PACE 🌸