* E riecco cominciare un'altra giornata nel mio negozietto di fiori, ancora ignara di tutto quello che sarebbe successo da lì a poco. Sembra particolarmente tranquilla: i soliti clienti abituali e qualche ordine preso per il giorno successivo. Sono nel retro quando sento la porta sbattere in maniera troppo violenta e per istinto, corro a vedere.
V( Villain): << DAMMI TUTTO QUELLO CHE HAI!!! >>
* Io sono pietrificata dal terrore e non riesco ne a parlare ne a muovermi.
V: << MUOVITI!!! >.
* Il genio fa l'unica cosa che non doveva fare: prendere a calci e rovesciare i miei fiori. Ignorando il fatto che è armato e io no, me ne frego anche di me stessa ma ha toccato ciò che più amo al mondo e perdo la testa.
I: << NON TOCCARLI! BRUTTO FIGLIO DI PUTTANA!!! >>
* E sì, è uscito il peggio di me ma proprio in quel momento mi ripunta addosso la pistola. Perché il mio unico e forse ultimo pensiero va a cercare Allmight? Avrei dovuto... Ma è tardi.
V: << PEGGIO PER TE! >>
* Non so se sia una coincidenza, una nostra telepatia che ci fa incontrare o ha sentito non so bene come la mia richiesta di aiuto, ma arriva lui: Allmight. E con un pugno lo neutralizza. Si accorge immediatamente che non sto bene per nulla. Sono caduta sulle ginocchia, con lo sguardo perso nel vuoto che mi guardo in giro, cercando di dare una spiegazione. Continuo a tremare e ad un certo punto sento la voce di Dave, ma ci presto poca attenzione.
D: << Allmight, i soccorsi e la polizia stanno arrivando! >>
A: << Oh, Abbie. >>
* Mi raggiunge subito e mi si avvicina. D'istinto e senza pensare mi stringo a lui.
I: << Oh, Toshi. >>
A: Va tutto bene, ci sono qua io.
* Mi sento gelosa di questa frase. Vorrei che la dicesse solo a me. Si nota che sono sotto shock dalle sciocchezze che dico, vero?
* Mi avvolge tra le sue braccia, in una maniera inaspettatamente delicata. Non mi sono mai sentita tanto al sicuro. Mi sembra di abbracciare uno di quei miei peluche giganti.
A: << Ti ha fatto del male? >>
I: << N-no... >>
A: << Ok, i soccorsi ormai... >>
I: << No, sto bene non... Ne ho bisogno. Devo riordinare qui. >>
* Sì,sono ufficialmente sotto shock. È sempre diverso quando capitano queste cose agli altri.
A: << Abbie, non... >>
I: << No! L'unica cosa che può calmarmi è mettere a posto il mio negozio. È ciò per cui vivo! >>
* So di essere completamente irrazionale e fuori di me ma Allmight ignora le mie parole, prendendomi in braccio.
I: << Mettimi giù subito! >>
* Oh, cristo. Soffro pure di vertigini ma quanto sono in alto?!
* Non l'ho mai visto così serio.
A: << Ora mi ascolti. La tua salute è più importante. Quando sarò sicuro che starai un po meglio allora ti aiuterò a sistemare. A questo posto tengo anche io, non credere di essere la sola. >>
* Come faccio a non piangere se mi dice cose del genere?
A: << Ehy ehy, tranquilla. Non avere più paura ok? >>
I: << G-grazie. >>
* Mi accompagna all'ambulanza dove vengo controllata per sicurezza. Sono più spaventata di quello che pensavo. E lui. Non mi ha lasciata nemmeno per un istante.
D: << Abbie! Come stai?? >>
I: << Dave... Io... Credo di stare bene. Sono solo un po frastornata. >>
*Allmight si è inginocchiato proprio accanto a me. Oddio che bei lineamenti ha il suo viso.
A: << Dave, devo aiutarla con il negozio. Questo posto... >>
D: << Tranquillo, lo so. Vi do una mano anche io. >>
I: << Non dovete disturbarvi. Avrete un sacco di impegni e... >>
A: << Non ho intenzione di lasciarti sola. È il minimo. >>
* Sono troppo sconvolta e non capisco cosa sta succedendo. I miei occhi sono sul punto di esplodere in una cascata di lacrime.
I: << M-mi dispiace. >>
A: << Ehy, non è colpa tua. >>
* Mi alzo anche se un po a fatica e Allmight mi sorregge. Per tenermi in piedi, metto una mano (vi assicuro del tutto involontariamente) sui suoi pettorali e il mio viso ha preso ogni tonalità di colore possibile. Cos'è tutta questa roba? Oddio, Abbie sposta la mano prima di subito!
A: << Abbie, se non ce la fai non devi... >>
I: << Sto benissimo, andiamo. >>
* Ammetto di diventare piuttosto brusca e acida quando non voglio mostrare i miei sentimenti a qualcuno. Ma so che a lui posso farli vedere. E continuo a fare finta di niente. Inoltre aggiungerei di essere troppo testarda: me lo hanno detto in tanti e spesso. Se mi impunto su qualcosa, non mi sposto fino a quando non ho vinto. Cominciamo a sistemare ma rimaniamo in silenzio. Rimettiamo i fiori nei vasi, asciughiamo il pavimento ma mi sorge il dubbio che Dave si sia accorto degli sguardi che ogni tanto mi scambio con Allmight. Oh no.
D: << Scusate ragazzi. Devo andare un attimo alla macchina. >>
A: << Eh? >>
I: << Ah. >>
* Grazie Dave. Molto gentile.
A: << Ehm, Abbie? >>
I: << Se ti stai chiedendo se se ne è andato per lasciarci soli... È un sì. >>
A: << Ah... Beh... Come ti senti? Dopo di accompagno a casa se vuoi. >>
I: << Tranquillo. Ce la faccio. Non voglio... >>
A: << Ti ho detto che non è un disturbo per me. >>
* Perché insisto a rifiutarlo e a respingerlo? Vuole solo prendersi cura di me. Non è ciò che ho sempre desiderato? Devo lasciarglielo fare.
I: << Scusami...
A: << No, scusami tu ma... Sono stato troppo brusco. Non sopporto vederti soffrire. >>
* Quella frase mi è arrivata dritta al cuore. Sembra aver fatto svanire la paura che non voleva saperne di lasciarmi andare.
I: << Basterà un po di riposo. >.
* Lui allunga una mano, recuperando un fiore a terra, proprio accanto a me. Il suo viso è troppo vicino al mio.
A: << Posso chiederti che fiore è? >.
* Come faccio a non ridere?
I: << È un narciso, Toshi. È perfetto per te. >>
A: << Dici davvero? E cosa significa? >>
I: << Sicuro di volerlo sapere? >>
A: << Ma sì questa volta facciamo un'eccezione. >>
I: << Vanità e bellezza. >>
* La sua risata sembra ridare vita a tutto il mio negozio, riportandogli l'atmosfera di tranquillità di prima dell'aggressione.
A: << Non sono vanitoso. >>
I: << Pff... >>
A: << Bello ma non vanitoso. >>
I: << Sai che ti sei contradetto da solo vero? >>
* Perché mi sembra sempre più vicino? O è un illusione ottica o...
A: << Abbie io... >>
* Senza pensarci troppo, una mia mano prende l'iniziativa e si appoggia sul suo viso. Le dita si soffermano sulle sue fossette: le ho sempre notate e mi hanno sempre incuriosita e ora... Le sento.
I: << Sai... Prima... Quel pezzo di... >>
A: << Ehy... Non rovinare l'atmosfera con delle parolacce. >>
* Scoppiamo a ridere entrambi.
I: << Scusami, hai proprio ragione. Ma prima ho utilizzato una terminologia ben peggiore. Quando... Mi ha puntato la pistola contro io... >>
A: << Abbie... >>
* So come mi chiamo. O almeno credo. Le mie dita non ne vogliono sapere di fermarsi. Mi sento così al sicuro.
I: << Ho pensato solo ad una cosa... Rimpiangevo di non aver preso ancora l'iniziativa per darti un bacio... >>
A: << Ora puoi,no? >>
I: << Grazie. Hai delle fossette così carine... >>
* Non svenire ora.
A: << Le tue labbra devono essere... >>
* Non gli faccio terminare la frase e mi sporgo un po più avanti. Il mio cervello ha completamente smesso di funzionare, proprio come un'applicazione, nel momento in cui appoggio la mia bocca sulla sua per un interminabile istante. Devo dire un bellissimo bacio a stampo. Molto lentamente, mi allontano dal suo viso e rimaniamo immobili a guardarci negli occhi.E lo so sono una brutta persona e ho deciso di spezzare qui il capitoletto anche perché è un po lungo ma era qui che bisognava arrivare😂❤❤ Non sapendo come fare, ho semplicemente appoggiato le labbra sulle sue ed è stato bellissimo. In futuro vi assicuro approfondiremo ma per ora voglio godermi istante per istante.
E qui lascio il suo fiore❤
Grazie per il sostegno, ragazzi❤ alla prossima❤
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INSEGUENDO UN SOGNO AMERICANO (Allmight 🌸 Me)
FanfictionQUESTA È LA STORIA DI COME SONO DIVENTATA LA MOGLIE DEL SIMBOLO DELLA PACE 🌸