* Ricordo fin troppo bene quel giorno e ricordo in ogni dettaglio, ciò che ne è conseguito. Credo sia arrivato il momento di spiegarvi un po' il mio oscuro passato. Vengo da un Paese in cui,per ironia,sei un criminale se sei innocente. Gli eroi non sono visti di buon occhio e le attività dei villain imperversano, probabilmente tutt'ora. Avevo quasi cinque anni quando scoprì di essere priva di unicità: è una cosa rara ma può capitare. Le unicità dei miei genitori... Aspettate. Riformulo la frase. Il matrimonio dei miei è stato decisamente manovrato dalla famiglia di mio padre e io sono nata per caso. Senza entrare troppo nei dettagli,la loro idea era quella di "usarmi" per affari loschi e per la loro azienda. Aspettavano con ansia che si manifestasse il mio quirk ma nulla. Anzi,col senno di poi è andata meglio così. Mia madre mi ha protetta il più possibile ma alla morte dei suoi genitori ( mio nonno materno è colui che mi ha trasmesso la passione per i fiori),si è lasciata andare allo sconforto. Nessuno prese bene quella notizia,tranne mia madre e di nuovo,col senno di poi,sono cose che si imparano crescendo. Non sarei mai diventata in loro strumento per fare soldi ma da lì in avanti,non ci diedero più tregua: noi due eravamo le "fallite". Non ho mai capito il perché ma proprio quel giorno,il giorno in cui scoprii di non avere un unicità,mi portò in un negozio di fiori e lì mi resi conto di ciò per cui volevo vivere. Qualche anno prima della mia fuga,cominciai per bene a studiare i fiori e un po' di botanica ma per i fatti miei e riuscì a farmi assumere in un negozio,dove imparai tutto ciò che ora so.
* È tutto così strano. Intorno a me non c'è nulla che mi fa pensare di essere a Los Angeles. È tutto così famigliare. Fin troppo. Oh no. Non dirmi che... Ad un certo punto sento delle voci,non molto lontane da dove sono e comincio a correre ma quando finalmente arrivo,tutto intorno a me è tornato limpido: distinguo perfettamente la casa in cui ho vissuto per anni e da dove sono scappata. Urlo con tutta la mia forza ma non esce nessun suono.
I: <<TOSHIIII!!!!>>
* Lo cerco. Inutilmente. So che non è lì. Non può essere lì. Mi passano davanti scene della mia infanzia non piacevoli in cui mi veniva sbattuto in faccia il fatto di essere una fallita mentre io continuavo imperterrita a ribadire il mio sogno: aprirò un negozio di fiori. Devo scappare ma vengo circondata dalle stesse persone che mi hanno maltrattata.
I: <<NOOOO! ANDATE VIAAA!!>>
* Mi sveglio tra le lacrime ma accanto a me,nel letto,non c'è Allmight. Sono nel panico e fregandomene dell'orario,prendo il telefono e lo chiamo.
A: <<Ehy, Abbie.>>
* Con sbadiglio.
I: <<T-Toshi.>>
* Tremo come una foglia e mi stringo a Toshi,il peluche.
A: <<Piccola,cosa è successo?>>
I: <<H-ho paura... Oddio che ore sono? Perdonami se ti ho chiamato...>>
A: <<Ehy Ehy va tutto bene. Aspettami. Adesso arrivo,ok?>>
I: <<Non è necessario,Toshi.>>
A: <<Invece sì.>>
* Riaggancia e io cerco di calmarmi. L'ho trascinato da me per un fottuto incubo. Accendo tutte le luci della casa in attesa del suo arrivo. È la prima volta che ho così tanta paura del buio. Appena bussa alla porta,corro immediatamente ad aprire e gli salto in braccio. Le mie lacrime hanno ricominciato a scendere. Si chiude la porta alle spalle e mi stringe delicatamente a sé.
A: <<Va tutto bene Abbie,ci sono qua io.>>
I: <<Scusami.>>
A: <<Non hai nulla di cui scusarti. Dai,torniamo a nanna.>>
I: <<G-grazie.>>
* Mi sdraia tra le coperte e mi si avvicina per un bacio. Quelle sue morbide labbra sono a dir poco perfette.
I: <<Toshi? Ma sei... Uscito in pigiama?>>
A: <<Beh sì. Non c'era tempo.>>
I: <<L'eroe in pigiama... Pff...>>
A: <<Intanto ti ho fatta sorridere. Dai,dimmi cosa è successo.>>
I: <<Un incubo,Toshi. Il più brutto della mia vita.>>
A: <<Abbie,non è reale. Ci sono io qui con te.>>
I: <<Non voglio più tornare la... Ti prego... Rimani accanto a me.>>
A: <<Ti ho promesso di proteggerti da tutto,ok? Non me ne andrò mai.>>
I: <<In quel posto... Io ti cercavo ma tu non potevi esserci ed è stato terribile sapere di non poterti trovare....>>
* Le lacrime ormai hanno allagato il mio viso ma vengono rallentate dalle dita di Allmight ferme sulle mie guance.
A: <<Ora siamo qui,insieme.>>
* Gli appoggio il viso contro il petto ma gli faccio togliere la maglietta.
A: <<Ehm...>>
I: <<Non per quello che pensi.>>
A: <Ah...>>
I: <<Voglio ascoltare i battiti del tuo cuore. È incredibile. Sono così potenti da oltrepassare tutti i tuoi muscoli. Oh,come sto comoda qui...>>
* Mi accarezza la schiena e io chiudo gli occhi,sapendo di essere al sicuro. Ora ogni mia paura è svanita e il mio unico pensiero è quello di rimanere tra le braccia di Allmight per sempre.Ed ecco qui un altro pezzo di autobiografia ♥️ Anche se non letteralmente ma molti fatti che racconto del mio passato sono accaduti realmente ♥️ Non mi piace inventarmi uno scenario o chissà quale passato ma voglio raccontare il mio,per poter guardare al mio futuro accanto al simbolo della pace♥️
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INSEGUENDO UN SOGNO AMERICANO (Allmight 🌸 Me)
FanfictionQUESTA È LA STORIA DI COME SONO DIVENTATA LA MOGLIE DEL SIMBOLO DELLA PACE 🌸