Capitolo 15 - Buongiorno?

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Ashley
Un rumore fastidioso arriva alle mie orecchie. Ma cos'è?!
Apro un occhio ma subito dopo sono costretta a richiuderlo perché la luce del sole mi stava quasi accecando. Devo aver dimenticato di chiudere la finestra, ieri.
Il suono non cessa di infastidirmi e subito capisco che è la sveglia. Tento di alzarmi ma non ci riesco, qualcosa di forte e caldo mi tiene stretta.
«Spegni quella merda, mamma!» si lamenta...Ethan?!
Mi costringo ad aprire gli occhi e si, è proprio lui!
Un momento... stiamo dormendo abbracciati, perché?
Subito mi vengono in mente le immagini di ieri sera e velocemente alzo la testa dal suo petto. «Ethan» lo scuoto per svegliarlo ma non ne vuole sapere niente.
È così bello mentre dorme: ha il viso rilassato, le labbra carnose sono leggermente aperte e i suoi capelli sono tutti disordinati. Non dovrei pensarlo, ma è bellissimo.
Quando dorme i suoi problemi non lo perseguitano, il suo odio per il padre non c'è e non sembra nemmeno un ragazzo che spaccia per portare soldi a casa.
È semplicemente lui, Ethan.
Mugola infastidito per la luce e si porta un braccio sul viso a coprirgli gli occhi.
Ora sono un po' più libera quindi velocemente mi allungo verso la sveglia e la spengo.
Devo muovermi, devo andare a scuola. Se non mi sbrigo perderò la metro e dovrò aspettare 20 minuti per la prossima.
«Ethan svegliati» lo scuoto ancora ma niente. Va bene, non ho altra scelta...
Mi alzo in piedi, prendo un bel respiro e con tutta la forza che ho, lo butto giù dal letto.
Si sente un tonfo per tutta la mia stanza, ha sbattuto forte... vabbè.
«Ma che cazzo...» si mette a sedere e si massaggia la spalla.
Si guarda in giro confuso ma poco dopo sembra ricordare tutto. Porta lo sguardo su di me e mi guarda innervosito «Ma sei matta? Potevo sbattere la testa!»
«Tu non ti svegliavi!» alzo le spalle indifferente.
Subito dopo vado verso la mia scrivania e velocemente prendo il mio orario per poi iniziare a preparare la borsa con i libri; nel frattempo Ethan mi guarda senza dire niente.
Non appena finisco mi giro verso di lui e lo guardo con un sopracciglio alzato «Ti muovi? Farò tardi!»
«Sei sempre nervosa di prima mattina?» sbuffa e si mette in piedi per poi massaggiarsi il fondoschiena.
«Per colpa tua farò tardi a scuola!» vado verso il mio armadio e cerco qualcosa di pulito da mettere. Ho ancora i vestiti di ieri addosso.
«Si può sapere che ore sono?» chiede.
«Le 7:00, è tardi»
«Mi hai svegliato a quest'ora? Tu sei matta. Ma la scuola non inizia alle 8:10?»
«Si ma devo prendere la metro e se prendo quella successiva, arriverò tardi»
«Ti accompagno io con la macchina. È a soli 10 minuti da qui quindi non ci metti niente. Ora silenzio e fammi dormire altri 20 minuti»
E detto questo, si butta a pancia sotto sul MIO letto e chiude gli occhi. Questo ragazzo è incredibile!
«Sai che questa è casa mia, vero? Non puoi fare quello che vuoi»
«Mmh...» beh è evidente che non gli importa niente.
Silenziosamente esco dalla mia stanza ed entro nel mio bagno, riempio d'acqua fredda un bicchiere che avevo lasciato lì e torno in camera.
Mi avvicino a lui e faccio cadere l'acqua sulla sua testa bagnandogli tutti i capelli.
Lui si alza di scatto e li scuote con la mano per poi guardarmi sconvolto «Non lo hai fatto veramente...»
È ancora più sexy con i capelli bagnati... devo ammetterlo, ha il suo fascino questo ragazzo.
Inizio a ridere. «È stato un incidente, mi è scivolato il bicchiere di mano»
Lui mi guarda male perché sa che sto mentendo. Velocemente mi prende per i fianchi e mi poggia sulla sua spalla facendomi trovare a testa in giù con la sua schiena a coprirmi la vista.
«Ethan mettimi giù!» cerco di essere il più seria possibile ma la mia risata mi tradisce.
Inizio a tirargli pugni sulla schiena ma è come se non gli stessi facendo niente.
«È inutile che ti agiti, ragazzina. Non ti metto giù, ormai mi hai svegliato e io devo vendicarmi»
Vendicarsi?
«In che senso? Ethan mettimi subito giù!» gli do uno schiaffo sul sedere sodo, wow.
Ashley smettila, sembri una ragazzina in pieni ormoni.
«Questo non dovevi farlo» e ricambia.
Non ci credo! «Ethan!» come si permette?
Lui ride e si incammina fuori dalla mia stanza. Apre un paio di porte fin quando non trova il mio bagno. Cosa vuole fare?
Si  avvia verso la doccia e apre l'acqua. Oddio.
«Ethan no! Non ci provare! Giuro che ti ammazzo!» inizio a prenderlo a pugni con più forza ma lui non sente comunque nulla.
«Certo, che paura!» Ride prendendomi in giro.
«Ethan giuro che-» non finisco di parlare perché mi poggia a terra e subito l'acqua gelata scorre su tutto il mio corpo.
Ethan è uscito subito dalla doccia e ride guardando la mia faccia sconvolta.
Sono completamente bagnata! Bel modo di iniziare il mio secondo giorno alla Juilliard.
Va bene Ethan, è  la guerra che vuoi? Perfetto.
Abbasso la testa, metto le braccia conserte e faccio finta di piangere. Sembrerò ridicola ma mi è venuto in mente solo questo.
Ethan ovviamente non mi crede «So che non stai piangendo sul serio Ash» ma io non mi fermo.
Lui mi guarda cercando di capire se stia piangendo davvero o no.
«Non ti credo, sei una pessima attrice, lo sai»
Non devo fermarmi, ci sono quasi. Ha quasi abboccato. «Vaffanculo Ethan» dico cercando di imitare la voce di una persona che piange.
Lui inizialmente è ancora incerto ma poi mi guarda con pentimento «Ei non te la sarai presa...» non gli rispondo e lui entra nella doccia poggiandomi una mano sulla spalla «Io stavo solo scherzando Ashley»
Alzo il viso su di lui e vedo che è seriamente dispiaciuto «Lo so, scusami anche tu»
Mi guarda interrogativo e subito dopo io prendo il suo polso per tirarlo sotto il getto della doccia.
Inizio a ridere alla sua faccia sorpresa e sconvolta.
«Sei proprio una stronza» ride e io faccio spallucce.
Lui prende soffione e lo punta verso di me. Porto le mani davanti al mio viso per coprirmi ma lui me lo impedisce: mi prende i polsi e mi porta con la schiena sul suo petto e mi stringe per non farmi scappare per poi puntarmi tutta l'acqua addosso.
È decisamente la mattinata più strana ma divertente della mia vita!
Ridiamo come matti e poco dopo finalmente chiude l'acqua.
«Ti odio» continuo a ridere.
«Si certo, come no»
Lo guardo male e lui mi fa uno di quei suoi bellissimi sorrisi.
«Ora abbiamo fatto veramente tardi!» urlo di botto.
«Ma smettila, hai tempo» mi lascia i polsi ed usciamo dalla doccia.
«Ora mi servirebbero dei vestiti asciutti» dice lui.
«Oh, giusto» lo guardo e la sua t-shirt è tutta attaccata ai suoi addominali. E che addominali!
Dio Ashley, smettila!
Porto lo sguardo sul suo viso e noto che anche lui mi sta guardando e si è soffermato sul petto. Abbasso lo sguardo ed effettivamente il mio seno si vede benissimo da sotto la maglia.
Metto le braccia conserte per coprirmi un po' «Vado a cercarti dei vestiti, intanto puoi asciugarti con l'asciugamano» ne prendo una anch'io.
Lui riporta lo sguardo sul mio viso ed annuisce.
Esco dal bagno rossa in viso, torno in camera e velocemente mi asciugo il corpo e mi cambio. Indosso un jeans nero, una t-shirt bordeaux e le converse nere a collo alto.
Mi tampono i capelli con l'asciugamano per non bagnare a terra e scendo al piano di sotto. Entro nella stanza di mia zia e apro dei cassetti fin quando non trovo dei vestiti di mio zio, ancora non li ha messi via.
Prendo un jeans e una maglia larga verde (Non aveva niente di nero).
Torno al mio bagno e quando entro trovo Ethan con solamente un asciugamano attorno alla vita, i capelli sono ancora bagnati.
I suoi addominali e pettorali sono ancora più scolpiti di quanto immaginassi e le spalle muscolose completano l'opera.
Ha un tatuaggio sul fianco sinistro: una scritta, però non capisco cosa c'è scritto.
Non so quante volte l'ho già detto, ma è davvero bello.
«Hai finito di guardarmi?» ride.
Divento rossissima «Ho trovato questi» e gli porgo i vestiti.
«Verde? Fai sul serio?» guarda con disgusto la maglia.
«La preferivi rosa?»
«Assolutamente no»
Rido «Ecco. Beh quando hai finito ti aspetto in camera mia. Intanto asciugo i capelli»
Lui annuisce e io prendo il phon e una spazzola per poi uscire.
Vado in camera mia, mi metto davanti allo specchio intero, aziono il phon e inizio ad asciugarli.
Dopo 10 minuti ho finito e per fortuna i capelli non sono crespi ma sono lisci e morbidi.
«Li asciughi anche a me?» entra Ethan in camera, vestito.
«Io?»
Lui fa spallucce «Che c'è di male?»
Si siede sul mio letto e io mi metto in piedi tra le sue gambe per poi asciugargli i capelli passandoci la mano. Sono così morbidi...
Sembra rilassarsi perché chiude gli occhi.
«Fatto. Sono usciti leggermente ricci, ci stai bene così sai?»
«Io sto bene con tutto»  ribatte.
«Il solito montato» alzo gli occhi al cielo e lui ride.
«La maglia però ti sta male» mento sorridendo.
«Impossibile. E poi non ti credo»
«È la verità» cerco di non ridere ed essere seria.
«Ti si legge in faccia che mi trovi sexy»
Lo guardo a bocca aperta e lui ride.
In effetti gli sta davvero bene, la maglia richiama il colore dei suoi bellissimi occhi.
Lo spintono «Muoviti dobbiamo andare»
Prendo il cellulare e vedo che sono le 7:40
«Arriveresti comunque con 10 minuti di anticipo» dice.
«Si ma conta il fatto che ci sarà traffico e poi non so in che aula andare quindi farò tardi se non usciamo ora»
Lui sbuffa «Ok mamma, andiamo»
Lo guardo male e lui mi sorride innocente.
Prendo tutto il necessario e scendo al piano terra seguita da lui. Vado in cucina e trovo mia zia a fare colazione.
«Zia noi andiamo, sono in ritardo»
Lei alza lo sguardo su di noi e ci guarda sorpresa. Probabilmente pensava che Eth se ne fosse già andato ieri sera.
«Non mangiate niente?» dice poi.
«No, non fa niente. Altrimenti non arrivo più. Mi accompagna Ethan perché ormai ho perso la metro»
Lei annuisce e porta lo sguardo sul ragazzo al mio fianco e lo squadra con attenzione.
«Ma quei vestiti...» dice pensierosa.
Cavolo. «Si, scusa zia. I suoi erano tutti zuppi d'acqua... lunga storia»
«Prometto che nel pomeriggio passo e li riporto» dice Ethan a mia zia.
Lei si riprende «Si si, tranquillo. Ora andate»
La guardo per essere sicura che stia bene e poi la saluto prima di uscire di casa con Ethan.

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