Capitolo 31 - Si torna a casa

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Ashley
Non sento Eth da ieri mattina, quando mi ha accompagnata alla stazione.
Chissà come si sente e se è rimasto a riposo, ma ne dubito.
Però spero davvero che sia almeno passato da sua madre, non le rimane molto tempo e lui deve starle il più vicino possibile perché ogni giorno potrebbe essere il suo ultimo.
Non ho avuto la possibilità di conoscere come avrei voluto quella donna, però da quanto mi dice Ethan è la madre più amorevole del mondo!
Eth una volta mi ha detto che è grazie a lei se è rimasto lucido dopo che il padre li aveva lasciati;
Lui sin da piccolo era un bambino estroverso e fuori dalle regole e la madre aveva paura che dopo quel periodo il figlio potesse diventare come la gente schifosa del Bronx, ma lei sa meglio di me che Ethan è speciale e che non sarà mai come quelle persone, deve essere fiera del figlio che ha cresciuto.
Mi piacerebbe passare una giornata con la madre di Ethan e conoscerla meglio...
Magari più tardi chiamo a Ethan e posso chiederglielo.
«Bella addormentata ci sei?» Joshua mi sventola la mano davanti al viso.
Siamo tutti e quattro seduti ad un tavolino di Starbucks perché abbiamo la pausa e dopo devo andare a matematica!
«Si, certo» rispondo.
«Sta pensando ad Ethan, è ovvio»ridacchia Amber.
«Ethan è quel figo che è venuto davanti scuola l'altro giorno?» chiede Sam a Josh.
«Proprio lui!» il suo viso cambia espressione e sembra che stia pensando alla torta più grande e buona del mondo.
«Oh insomma ragazzi, ancora non la smettete?» sbuffo.
«Aspettate l'altro giorno è venuto a prenderla? Ma perché io non sono mai presente quando succedono queste cose?» si lamenta Amber.
Inizio veramente a stancarmi di questa situazione!
«Era nel pomeriggio e noi tre avevamo appena finito lezione di tiro con l'arco» spiega Sam.
«A proposito ragazzi, oggi è mercoledì quindi non dimentichiamoci che abbiamo la lezione» dico per cambiare discorso.
«Cavolo è vero, io non posso venire! Ho preso una visita dal medico per un controllo» parla sempre Samantha.
«Tutto apposto, vero?» le chiedo.
«Si si, è un controllo che faccio ogni anno» risponde.
«Torniamo un attimo a noi: perché Ethan era davanti scuola?» mi chiede Amber.
Ma in America la gente si interessa dei fatti altrui così tanto? È una cosa normale?
«Doveva parlarmi, aveva bisogno di un'amica» rispondo.
«Si un'amica» ridacchia insieme agli altri due.
«Dai ragazzi non c'è niente da ridere, era una cosa seria» alzo gli occhi al cielo e bevo un po' del mio cappuccino.
«Cos'è successo? Se possiamo saperlo...» dice Josh pendendomi una mano.
Dovrei dirlo? È una questione delicata e non mi riguarda, però sono i miei migliori amici...
«Io non vi ho detto niente ok? Questa cosa  non deve saperla nessun altro» li guardo seria.
Loro annuiscono incuriositi e allora parlo «La madre di Ethan è molto malata e le restano poche settimane» sputo il rospo.
«O mio Dio» Sam mi guarda con gli occhi spalancati.
«Non me lo sarei mai aspettato» dice sconvolto Josh.
«Povero ragazzo... come sta lui?» chiede Amber.
«Non bene, ama sua madre e non sa che fare, deve badare al suo fratellino e deve lavorare quindi è nei casini e deve essere forte per entrambi. È una situazione complicata»
«Ma suo padre?»
«Non ne parliamo! Li ha abbandonati circa sei anni fa e Ethan lo odia»
«Beh non ha tutti i torti» dice Josh.
Rimaniamo in silenzio per qualche minuto e io ho anche finito il mio cappuccino.
Penso a come sarà la vita di Ethan quando sua madre morirà... spero solo che riuscirà a mantenere il controllo.
Io sicuramente gli starò il più vicino possibile, anche se mi caccerà via urlando, avrà bisogno di qualcuno che lo terrà a galla.
«Comunque il fatto che ti abbia parlato della sua vita privata è un passo enorme, vi vedo già insieme» dice Amber emozionata.
«Sentite ragazzi, io e lui abbiamo affrontato l'argomento e siamo d'accordo sul rimanere semplici amici» dico per l'ennesima volta.
«Si certo, prova a ridirlo quando vi bacerete» dice Josh.
Ecco appunto «Beh...» guardo la tazza vuota davanti a me che improvvisamente è diventata interessante.
«Che cosa?» mi incita a parlare Amber.
Io faccio spallucce «No niente»
«Non dirmi che è quello che credo!» continua lei.
«Dipende da cosa credi» dico io tranquillamente ma consapevole che presto questi tre impazziranno.
«Vi siete baciati?!» dicono tutti insieme.
Ok mi fanno paura, sono inquietanti!
Si guardano tra di loro e ridacchiano. «Quindi?» dice Josh.
«Si! Ci siamo baciati» sospiro.
«O mio Dio lo sapevo!» urla Amber beccandosi occhiataccie dai clienti seduti vicino a noi.
«Dai racconta, com'è successo? E quando?»
«Quando mi ha parlato della madre, era disperato e in un momento di debolezza beh è successo. I minuti seguenti sono stati imbarazzanti, non sapevamo che dire»
«Oww che carini!» dice Sam.
«Ed è stata l'unica volta?»
Imbarazzata rispondo «No, è successo altre due volte, mi sembra»
«E com'è stato?» chiede Josh emozionato.
«Beh strano, mi sentivo strana ma bene. Non lo so col mio ex non mi sono mai sentita così, non so cosa voglia significare»
«Questo è l'effetto del vero amore» dice Sam con gli occhi che le brillano.
«Si beh ma non ci sarà nient'altro. Mi ha chiaramente detto che non è il tipo che ha delle relazioni e che non vuole illudermi con quello che è successo. Tiene molto a me ma non in quel senso»
«Che idiota!»
«No dai ragazzi ha ragione, va bene così»
«Si vede che ci sei rimasta male. Ti piace vero?» dice Sam.
Non rispondo e butto lo sguardo sul cellulare «Cavolo ragazzi se non ci muoviamo arriviamo tardi a lezione!» velocemente mi alzo dal tavolino e loro fanno lo stesso rendendosi conto che è davvero tardi.
Velocemente attraversiamo la strada e rientriamo a scuola e siamo costretti a separarci.
«Ashley sappi che non te la scampi così!» dice Amber prima di scappare in classe.

Ethan
«Quindi ora può tornare a casa?» chiedo al medico che si occupa di mia madre.
Questa mattina, dopo aver accompagnato Matias a scuola, sono passato subito in ospedale e prima di entrare nella stanza dove lei è ricoverata il suo medico mi ha preso da parte.
«Si, ormai non abbiamo più motivo di tenerla con noi»
Vorrei poter vedere il lato positivo nelle cose, come fa Ashley, ma qui non ne vedo nemmeno l'ombra.
Forse l'unica traccia di positività è che mia madre uscirà da questo schifo di posto e passerà i suoi ultimi giorni a casa sua senza dover più lavorare.
Starà finalmente in pace.
«Le medicine deve continuare a prenderle?» chiedo come se per miracolo quelle potessero salvarla anche se so benissimo che non è così.
Il dottore mi guarda con espressione mortificata e compassionevole.
«Va bene, ho capito. Grazie di tutto» dico.
Lui mi da una pacca sulla spalla e si dilegua.
Sospirando mi avvicino alla porta della stanza per dirle la notizia ma vengo fermato.
«Ethan aspetta!» mi giro verso quella voce e riconosco l'infermiera sexy che mi sono fatto l'altro giorno sul retro dell'ospedale.
Anche oggi è vestita esattamente come quel giorno e il seno sembra che a momenti le scoppi per quanto avrà stretto il reggiseno, le cosce lisce sono ben esposte e i capelli legati le lasciano la zona del petto libera.
«Che c'è?» le dico frettoloso.
«Sai stavo pensando che magari...» si prende una ciocca di capelli e inizia ad arrotolarla attorno al dito.
Prima che possa continuare la fermo «Senti è stato bello ma non cerco relazioni» detto questo faccio per andarmene ma lei mi ferma nuovamente.
«Nemmeno io! Pensavo che possiamo essere amici che semplicemente lo fanno, che ne pensi?»
Ci penso qualche minuto e non vedo perché dovrei rifiutare.
Tra me e Ashley ci sarà sempre e solo amicizia e detto sinceramente è da un po' che non ho una tipa da farmi, sto andando in astinenza cazzo.
«Va bene, puoi prendere il mio indirizzo di casa dalla cartella clinica di mia madre» detto questo finalmente me ne vado ed entro nella stanza.
«Hey mamma, hai già sentito la notizia?» le dico trovandola stesa sul letto a guardare un programma di cucina.
«Che notizia?» dice spegnendo il televisore.
«Puoi tornare a casa, anche subito» dico mettendomi vicino a lei.
«Davvero? Ah menomale, non ne posso più di stare qui!» dice e a fatica inizia a mettersi in piedi.
La aiuto ad alzarsi «Io non sono tanto felice di questa cosa» dico.
Lei mi guarda tristemente «Ethan devi accettare il fatto che non ho più speranze, il lato positivo è che passerò i miei ultimi giorni a casa con voi e non stesa qui» mi accarezza una guancia.
Ha ragione, morire in ospedale fa schifo e non voglio questo per lei, però questo posto mi dava una piccola speranza anche se impossibile.
Annuisco e la aiuto a cambiarsi e a raccogliere la sua roba.
Si torna a casa...

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