Tappa 4 - Giorno 2

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Quando Nicolas si svegliò il mattino seguente, notò subito che Max Felicitas non era a letto

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Quando Nicolas si svegliò il mattino seguente, notò subito che Max Felicitas non era a letto. L'orologio sulla parete indicava le cinque e cinquanta del mattino. "Manca un'ora alla ripartenza! Ci devo assolutamente parlare prima che arrivino le telecamere!" – Si sforzò di scendere dal letto, realizzando che, al suo risveglio, il pornoattore avesse sicuramente notato la carta igienica adagiata sull'addome ricollegando la cosa all'incidente hard della sera precedente.

Uscito dalla stanza, Nic notò subito Max intento a rovistare nel frigorifero della famiglia ospitante:

"I am just looking for some juice!" – Si rivoltò sentendo i passi per paura che I propietari potessero sgridarlo – "Ah ma sei te zio? Buongiorno!" – Sorrise sollevato.

"Buongiorno..." – Sussurrò Nic con tono da maestrino – "... Spero che tu sia tornato lucido!" – Aggiunse per testarne la reazione.

"Lucido come una palla da bowling! Te l'ho detto che l'alcool lo reggo bene!" – Fece l'occhiolino Max, versandosi una bevanda di dubbia origine vegetale nel bicchiere.

"Eeeeh! Ho visto! Lo reggi che è una meraviglia..." – Lo provocò ancora una volta Nicolas.

"Pff! Relax, sono pronto a correre! Tanto figurati, come minimo Maurizia e Cruciani saranno ultimi... Se già non si sono ritirati dal gioco per andare a fare bordello insieme da qualche parte! Comunque tranqui, mi impegnerò al massimo per te e Dario!" – Rispose lui facendo finta di niente.

I due rientrarono in camera per preparare lo zaino e darsi una sistemata. Poi, all'improvviso, Max domandò:

"Ma me l'hai messa tu la carta igienica?"

Nicolas s' irrigidì, pronto all'inevitabile litigata con conseguente ricatto da parte del pornoattore:

"Eh... sì, te l'ho messa io.."

"Ahaha top! Grande! Ci mancava solo che dovevo ripagare le lenzuola a questi tizi, senti ma hai visto per caso gli occhiali da sole che avevo lasciato qui in giro? Non li vedo più!" – Ribatté Max con massima naturalezza.

"Erano caduti a terra ... Te li ho appoggiati sul comodino..." – Gli fece notare Nicolas, perplesso.

"Grande! Vado a pisciare e ci sono!" – Sorrise Max sgattaiolando in bagno.

Quel rapido scambio di battute fu sufficiente a Nicolas per spazzare via gran parte delle sue preoccupazioni. L'atteggiamento del tutto calmo e spontaneo di Max poteva significare solamente una cosa: situazioni promiscue come quella accaduta la sera prima, erano per lui una cosa talmente normale e scontata considerando il suo stile di vita, da non costituire il minimo motivo di imbarazzo o la necessità di chiarire cosa fosse successo. Una sorta di filosofia del "Tra amici ci si aiuta, ed è normale che sia così".

"Mah! Fossero tutti così... Per noi gay sarebbe il paradiso!" – Pensò Nicolas annuendo impercettibilmente, sempre più affascinato dall'insolita follia di Max.

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