30 minuti

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--> -Pablo sono Eleonora, che succede?

- non posso parlarne al telefono ma dovreste venire in centrale il prima possibile e soprattutto massimo uno o due dei ragazzi potete portare.

-Didi prendi la giacca, ci tocca una passeggiata.

-quindi chi va? -chiese Charli preoccupata per il nostro futuro incerto.

-sappiamo già chi andrà -disse Bryce ridacchiando.

-invece non verrà nessuno, andremo da sole -lo fermò subito Dorotea.

-non se ne parla nemmeno, verrò io. -disse Josh guardando la mia amica.

-scusate io capisco la vostra preoccupazione o almeno quella di coloro a cui importa ma non abbiamo tutto il giorno -intervenni mandando una frecciatina a Jaden che sembrò coglierla al volo.

-vengo io con Josh -disse Kio.

-nono, ci vado io con le ragazze -disse Addison.

-spero stiate scherzando, prendi la giacca Quinton, non c'è tempo da perdere -disse Bryce di fretta.

-mi hai letto la mente Bryce.

Uscimmo velocemente di casa e appena arrivati ci raggiunse Pablo all'entrata, sembrava parecchio serio e un po' nervoso.

-Pablo come mai siamo qui?

-la situazione è peggiore di quanto pensassimo, il sangue sui vostri vestiti è di un ragazzo...

-non offenderti ma ci eravamo arrivati un po' tutti. -disse Bryce aggrottando la fronte.

-il punto è che il ragazzo è stato dichiarato scomparso e indagando abbiamo scoperto che è morto, alcuni testimoni sostengono di avervi visto con la vittima.

Rimanemmo tutti bloccati, c'era un silenzio tombale, eravamo tutti preoccupati dato che avevamo questo buco di mezz'ora, Dorotea mi sembrava particolarmente nervosa come se sapesse qualcosa, sapevo cosa stesse pensando ma non potevo accettarlo.

-NOI NON ABBIAMO UCCISO NESSUNO.

-Ele questo lo sappiamo, non sareste capaci. -mi rispose Quinton ponendomi un braccio attorno al collo.

-scusate stavo pensando ad alta voce...

-e ora cosa succederà? -chiese Bryce parecchio preoccupato.

-le tratterremo per le prossime 24h per prendere le loro impronte e magari vedere se gli torna in mente qualcosa. Ragazzi voi adesso dovreste andare.

-non esiste che vi lasciamo qui sole...

-ditemi che non dovrò indossare quelle specie di tutine arancioni oscene -purtroppo non stavo scherzando, la mia domanda era stupida ma seria, ci tenevo allo stile e poi quel colore non mi donava particolarmente.

-tu devi dire le foto segnaletiche... -disse Dorotea aggravando il mio stato di panico.

-P: ragazze è arrivato il momento dei saluti, dobbiamo andare in un'altra stanza.

-Q: verremo presto a prendervi...

-B: andrà tutto bene, sappiamo che siete innocenti.

-ragazzi grazie del supporto, speriamo di vederci presto -dissimo io e Dorotea abbracciando i ragazzi ma nessuna delle due credeva in quelle parole.

Piano piano ci dirigemmo in una stanza scura e fredda senza particolari pezzi di arredamento lasciandoci alle spalle i nostri migliori amici, la nostra vita di sempre, chissà quando ci avrebbero liberate ma soprattutto come l'avrebbero presa gli altri, sembrava finalmente essere arrivato il lieto fine per Dorotea e Josh e chissà forse sarebbe successo qualcosa con Kio.
I miei pensieri furono interrotti da una donna poliziotta alta in divisa e con i capelli neri legati in una coda bassa, la sua espressione non era esattamente di simpatia.

Forse sto sognando...!  // Swayhouse-HypehouseDove le storie prendono vita. Scoprilo ora