Bevo per non pensare

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—> Dopo aver chiamato un Uber ci dirigemmo in centro, di mattina eravamo sicuri che nessuno ci avrebbe fatto dei cocktail per cui andammo nel primo negozietto che trovammo, io ancora avevo solo 17 anni e Quinton 18 quindi nessuno dei due aveva 21 anni per poter comprare alcol.
Il negozio era vuoto, c'era solo il cassiere cioè un ragazzo di massimo 25 anni, il solito sfigato che sta alla cassa a guardarsi video al cellulare senza curarsi di ciò che succede in negozio.
Non c'erano nemmeno le telecamere per cui decidemmo di rubarle, le nascondemmo nelle tasche e ci mettemmo a camminare in maniera molto veloce.
Come previsto il cassiere non si accorse di nulla anzi ci lasciò dicendo "arrivederci", appena varcata la porta ci mettemmo a correre ridendo come i pazzi.

-questa volta l'abbiamo fatta grossa! -disse Quinton ridendo.

-sono bravate che si fanno a questa età, se non le facciamo ora quando? Quando saremo vecchi?

-tu mi porterai dritto in carcere con Le tue idee ahahha.

Uscimmo di lì con due bottiglie di felicità, entusiasmo e adrenalina.
Ero riuscita a convincere Quinton e nonostante sapessi che non era una delle mie buone idee il fatto che fossero gli ultimi giorni non mi limitava in nulla.
Il taxi ci portò nuovamente alla Sway, quel giorno eravamo sicuri che i ragazzi non ci fossero perché avevano organizzato una escursione.
Ma appena arrivammo vidimo che c'era Bryce, tentammo di nascondere le bottiglie dentro la giacché ma per poco non fummo scoperti:

-cosa state nascondendo? -chiese il giovane incuriosito.

-niente...! -risposi io nel panico.

-vi ho visto mettere le cose nelle giacche. -rispose Bryce avvicinandosi sempre più a noi per controllare di persona.

-no aspetta! -disse Quinton. - sono assorbenti per Ele...

-si esatto(?), mi vergognavo a dirlo... -esclamai gettando una occhiataccia al mio migliore amico.

-beh non ci tengo a vederli.... -disse in imbarazzo Bryce. -adesso esco che devo pranzare con Dorotea!

-a dopo! -lo aggredimmo io e Quinton.

-bene ora che è andato via io direi di andare in piscina.

Ci dirigemmo in piscina, i ragazzi avevano gonfiato i materassini, uno a forma di cigno, un
altro a ciambella, un altro a forma di banana.

-io prendo la banana!!! -gridai correndo verso quest'ultima.

-quale delle tante?! -disse il ragazzo riferendosi ai ragazzi.

-non lo sai? Ahahaha quella di gomma scemo.

-ahhh mi pareva.

Mi buttai sul materassino con l'intimo perché non avevo il costume ma appena mi girai mi resi conto che il migliore amico non c'era più.

-Quinton? Dove sei?

Non ottenni risposta per alcuni minuti, poi sentii un grido provenire da lontano...

-Geronimooooooo! -esclamò il ragazzo buttandosi con la rincorsa dal tetto.

-per i tutti i procioni!!!!!

Neanche il tempo di finire la frase che Quinton era già immerso in acqua e io scaraventata sul muro della piscina a causa del suo tsunami.
Uscii per prendere le bottiglie e notai subito che una delle due era già a metà.

-hai osato bere senza di me? -dissi con sguardo minaccioso.

-secondo te dovrei l'avrei trovato il coraggio per fare ciò che ho appena fatto? Al mercatino?

Forse sto sognando...!  // Swayhouse-HypehouseDove le storie prendono vita. Scoprilo ora