Capitolo 29

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Lauren attese pazientemente che arrivasse la chiamata, mentre la testa di Normani era appoggiata sulla sua spalla. Entrambe le atlete erano rimaste nell'appartamento di Lauren dopo essere tornate dalla sessione fotografica che avevano fatto insieme il giorno prima, e la mattina dopo erano andate a fare colazione prima di dirigersi per i rispettivi allenamenti.

Nel frattempo, Camila era seduta in una caffetteria dell'aeroporto. Erano le undici e trenta del mattino in Italia e il suo volo era programmato per partire in due ore.

"Ciao, amore mio", la salutò Lauren non appena la vide. Camila indossava occhiali da sole e una felpa bianca con la scritta TEAM USA sul retro e la bandiera degli Stati Uniti su una delle maniche. Lauren poté riconoscere il capo d'abbigliamento come parte dell'attrezzatura che le era stata regalata per le Olimpiadi di Londra del 2012.

"Ciao ragazze", disse allegramente.

"Ehi, Camila. Come stai? Cos'hai fatto?", domandò Normani.

"Abbastanza bene, suppongo... Ieri i redattori hanno deciso che nessuna delle foto che avevamo scattato nei giorni precedenti era quella che volevano, quindi ci hanno buttati tutti giù dal letto per organizzare un'altra sessione fotografica. Appena abbiamo finito ho preso un taxi per l'aeroporto, e sono qui, sopravvivendo a base di caffè."

"Per questo gli occhiali?", chiese la ginnasta. Camila annuì. "Bene, quando arriverai, avrai Lauren che a prendersi cura di te", la prese in giro, facendo arrossire Lauren. Camila sorrise quando se ne accorse.

"Cucinerai per me?", chiese scherzosamente la fotografa.

"Oh, certo che sì. Ti preparerà un piatto speciale che io chiamo Lauren", disse Normani con un sorriso malizioso. La nuotatrice spalancò gli occhi sorpresa per il doppio senso di ciò che aveva detto la sua amica e la colpì sulla spalla.

"Non so perché ho pensato che fosse una buona idea che tu restassi con me mentre parlavo con Camila", la rimproverò Lauren. Camila rise piano, cercando di non fare movimenti esagerati per non aumentare l'intensità del mal di testa.

"Come state voi? Com'è andata la sessione di ieri?", Lauren e Normani si guardarono l'un l'altra consapevolmente, fino a quando la ginnasta scoppiò a ridere.

"È stata... interessante. L'editrice aveva una preferenza per Lauren e non ha perso tempo a toccarla", commentò Normani.

"Mi ha toccato il culo!", esclamò Lauren indignata, mentre Camila cercava di nascondere le sue risate. Non pensava che fosse divertente che un'altra donna toccasse la sua ragazza, ma l'irritazione nella voce di Lauren lo era.

"Quando l'ha fatto, io sono esplosa e le ho chiesto quale fosse il suo problema con Lauren, e che se non pensava di essere in grado di controllare le sue piccole mani, sarebbe meglio stato se se ne fosse andata", rivelò con orgoglio Normani.

"Sembra che dovrò rivolgermi ai miei contatti mafiosi", mormorò Camila scherzosamente.

"Per favore", supplicò la nuotatrice, molto sul serio.

"Beh, Lauren, hai già parlato con la tua donna e sai che è viva, quindi penso che ora possiamo andare ad allenarci", Normani si alzò dal suo posto e attese che la sua amica facesse lo stesso.

"Vai. Ti avviso quando il mio volo sta per partire", la rassicurò Camila con un sorriso.

"Mi compri qualcosa?", chiese Lauren prima di terminare la chiamata.

"Quello che vuoi."

"Portami una pizza", Camila la guardò come a dire 'sei seria?' a cui Lauren annuì.

girls do it better; camren [Traduzione italiana]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora