prologo;

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1 settimana prima


In un isolato quartiere di Seul la vita procedeva con tranquillità. Le persone passeggiavano, portavano a spasso il cane, o si rifugiavano in qualche bar in cerca di sesso occasionale.

L'aria era calda, afosa, ma nonostante ciò l'attività dell'unico centro di danza del quartiere andava avanti. Nel quartiere, infatti, vi era una scuola di danza che era abbastanza famosa per via di una faida interna: quella tra i ballerini di contemporaneo e i ballerini di hip-hop.

Nel corso degli anni si era creata una suddivisione tra i due generi e così anche due schieramenti di ballerini.

Questi, però, nonostante le costanti sfide di ballo o gare, dovevano comunque condividere le sale da ballo, perché non c'erano soldi per risolverla in maniera differente.

In una sala di queste, proprio in questo momento, vi era un ragazzino corvino dal carattere scorbutico che, con i suoi compagni di hip-hop, discuteva di una notiziona da prima pagina: il loro gruppo avversario aveva perso uno dei loro professori di danza migliori e presto quest'ultimo sarebbe stato sostituito.

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«Non ci credo, mi stai prendendo per il culo, è fantastico!» Hobi prese la bottiglina d'acqua e bevve.

«Ti giuro Hobi, il nuovo professore sarà un ragazzo della nostra età, l'altro gruppo è spacciato» Taehyung diede una spallata al rosso, facendolo ridere, prendendo da bere e sedendosi sul pavimento della sala da ballo.

Proprio in quel momento il gruppo stava discutendo dell'imminente arrivo del professore del gruppo di contemporanea e aveva saputo che era solo un semplice ragazzo della loro età, ma nulla di più.

«Tsk, sarà sicuramente un cretino con la testa montata, a 24 anni professore di danza-» Jungkook roteò gli occhi, asciugandosi il sudore sulla fronte con la t-shirt.

«Quest'anno spacchiamo il culo a quelli dell'altro gruppo, fidatevi di me, non riusciranno a combinare nulla» Jungkook ghignò malefico.

«Chissà però, potrebbe essere davvero bravo, insomma, essere assunti come professore a quell'età, ho sentito dire che fa danza aerea-» Taehyung sottolineò l'ultima parte della frase.

«E che cazzo è?» Jungkook fece una faccia disgustata, come se avesse appena ingoiato per sbaglio la gomma da masticare.

«Ho cercato su internet, è quella danza che si fa in aria, che ti appendi ai veli e stai sospeso, l'ho visto una volta in tv in un talent show-» Taehyung gesticolò, alzando una gamba e mimando una piroetta.

Jungkook scoppiò a ridere. «Ottimo, oltre che un montato sarà sicuro anche una checca isterica» Gli altri due ragazzi risero.

«Jungkook, ti ricordo che anche noi siamo gay, eh-» Taehyung ammiccò, prendendo il borsone per avviarsi all'uscita.

«Sì ma non siamo checce isteriche» sottolineò il corvino.

Taehyung aprì la porta dell'uscita, per fare spazio agli altri due ragazzi.

«Oddio, non saprei, ti ricordo che stamattina Hoseok stava sclerando perché gli si sta sbiadendo la tinta-»

«Allora mi correggo: io e te non siamo delle checce isteriche, Hoseok invece ha un cazzo di utero col ciclo»

Jungkook ridacchiò, dando una spallata al diretto interessato.

Hoseok scosse la testa. «Siete proprio degli stronzi pezzi di merda, comunque-» Il ragazzo cambiò discorso. «Come hai detto che si chiama il professorino da Busan?»

Taehyung parve riflettere un momento. «Park Jimin, se ricordo bene»

Jungkook rise, mettendosi in mezzo ai due ragazzi e portando le braccia sulle loro spalle. «Preparati Park, la prossima settimana, inizierà la tua penitenza, ti prenderemo per culo a vita»

Taehyung e Hoseok scoppiarono a ridere.

«La danza aerea, ma che minchiata è-» mormorò il corvino, avviandosi verso casa.

JUST ANOTHER DANCER | JIKOOKDove le storie prendono vita. Scoprilo ora