trentanove;

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«Cazzo, io ho paura del buio-»

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«Cazzo, io ho paura del buio-»

Jimin bisbigliò a bassa voce tra sé e sé, mentre alle due di notte usciva dalla propria stanza d'ospedale con addosso solo un pigiama grigio.

Il biondo si muoveva abbastanza bene, fortunatamente non si era rotto nulla, a differenza di Taemin che, a quanto sentito dal medico, aveva avuto un bel trauma cranico.

Jimin si spostò silenziosamente a piedi nudi nel corridoio, con in braccio un cuscino, mentre si dirigeva verso la stanza in cui era Jungkook, ossia quella quasi affianco alla sua.

Jimin insierì la chiave nella porta, con il battito a mille, girandola per poter entrare. Non vedeva l'ora di vederlo, di stringerlo, di baciarlo.

«Jungkook-ssi?»

Il biondo osservò Jungkook nella penombra, mentre dormiva sul proprio letto.

Il corvino era sdraiato a pancia in sù, con le gambe completamente scoperte.

Jimin corrugò le sopracciglia, ma poi capì che il corvino indossava solo dei pantaloncini perché aveva le garze intrise di disinfettante, quindi probabilmente dovevano asciugarsi.

«M-Mi dispiace così tanto-»

Jimin si avvicinò al corvino, notando le innumerevoli garze che gli avvolgevano le gambe toniche.

Una particolarmente spessa era posizionata nell'interno coscia, quasi all'altezza del bacino. Il biondo immediatamente pensò che quella fosse la famosa vena che era stata recisa.

«J-Jimin, sei tu?»

Jungkook si riscosse dal sonno, guardando Jimin che era in lacrime.

«Jimin-ssi, perché stai piangendo-»

Jungkook lentamente si risollevò abbastanza da potersi mettere con il busto alzato, poggiandolo sul cuscino.

«Baciami Jimin, ti prego-»

Jungkook si leccò le labbra, implorando il biondo con lo sgaurdo.

Jimin scosse la testa.

«N-Non mi merito u-una persona come te-» Il biondo scoppiò a piangere. «Guarda c-che fine hai fatto per colpa m-mia-»

Jimin strinse a sé il cuscino, abbracciandolo in cerca di qualche conforto.

Jungkook sorrise immediatamente alla scena, anch'egli con gli occhi lucidi.

«Sembri proprio un bimbo quando fai così-» Il corvino allungò una mano, invitando Jimin a sedersi sul letto di fianco a lui.

«Jimin, guardami-» Il corvino sollevò il mento del ragazzo, facendo incatenare i loro sguardi.

«Se tornassi indietro rifarei tutto nella stessa maniera, fin dall'inizio-»

Jimin sorrise, mordendosi il labbro nervosamente.

«Io-» Jungkook incespicò con le parole.

«Io ti amo Jimin-ssi, mi sono innamorato di te fin dal primo momento in cui ci siamo scontrati, dovevo capirlo fin da subito. Rifarei tutto, anche il salvarti la vita. Perché tu ti meriti di essere salvato, sei troppo buono per questo mondo-»

Jungkook allungò una mano per accarezzare la guancia del biondo.

«Però devi salvarti anche da solo, Jimin. Devi avere la forza di buttarti alle spalle tutta questa brutta storia e ricominciare una nuova vita. Se tu lo vorrai, io ci sarò. Tu hai me ed io ho te, io ci sono per te e tu ci sei per me-»

Jungkook disse l'ultima parte del proprio discorso con voce incrinata, travolto da tutte le emozioni che il biondo gli faceva provare.

Jimin lo abbracciò immediatamente, sfogandosi in un pianto liberatorio.

«P-Perdonami per essere scappato via-» Jimin singhiozzò.

«T-Taemin qualche giorno prima mi aveva chiamato, m-mi aveva minacciato dicendomi che ti avrebbe ucciso se non ti avessi lasciato, lui ci aveva visti. Mi ha d-detto che dovevo tornare da lui o ti avrebbe f-fatto del male-»

Jungkook strinse ancor di più Jimin, fremendo dalla rabbia, con la voglia di alzarsi dal letto e rompere il collo di Taemin.

«Quel figlio di puttana ti ha picchiato, giuro che lo ammazzo-»

Jimin annuì, sperando che Jungkook non indagasse troppo. Ma purtroppo non fu così.

«Jimin-» Jungkook spostò il biondo per le spalle in modo da poterlo guardare negli occhi.

«Ti ha toccato anche in quel modo?»

Jimin abbassò la testa, iniziando a tremare da capo a piedi. Jungkook aveva toccato il tasto dolente.

«N-Non proprio, non abbiamo fatto q-quello» Jimin prese un profondo respiro, come se stesse annegando.

«P-Però mi ha obbligato a f-fargli-» Jimin iniziò a tremare ancor di più.

«C-con la mia b-bocca, i-io»

«Ho capito» Jungkook parlò con voce ferma, così seriamente che Jimin rabbrividì.

«A-Adesso non mi bacerai più?»

Il biondo guardò Jungkook, con gli occhi lucidi.

Il corvino parve studiarlo per un attimo.

«Jimin, io ti bacerei tutta la vita»

Il biondo scoppiò a ridere dalla felicità, asciugandosi in fretta le lacrime e buttandosi sul corvino, baciandolo immediatamente.

Jungkook rispose al bacio, portando una mano dietro la nuca del biondo, accarezzandogli i capelli.

Jimin schiuse le labbra, leccando il labbro inferiore del corvino per fargli capire che volesse baciarlo più approfonditamente.

Appena Jungkook glielo concesse Jimin salì a cavalcioni su di lui.

«Mhh, Jimin-ssi-» Jungkook si staccò dal bacio, senza fiato.

«Cosa vuoi fare-» Jungkook ridacchiò, notando come il biondo avesse uno strano sguardo malizioso sulla faccia.

Jimim ridacchiò a sua volta, baciando innocentemente il corvino.

«Io e te adesso faremo l'amore dopo essere sopravvissuti all'impensabile e lo faremo proprio qui nel tuo letto d'ospedale-»

Jungkook sgranò gli occhi, deglutendo e arrossendo per la prima volta da quando conosceva Jimin.

«M-Ma io non posso muovermi, i punti potrebbero romper-»

Jimin lo interruppe facendo collidere le loro labbra di nuovo, baciandolo appassionatamente.

«Tu non devi fare nulla, sarò io a cavalcarti-»

JUST ANOTHER DANCER | JIKOOKDove le storie prendono vita. Scoprilo ora