«Okay, passami le chiavi così apro-»
Jungkook e Jimin erano davanti alla porta dell'appartamento del biondo, visto che quel pomeriggio era stato dimesso dall'ospedale.
Il corvino era molto euforico, non era mai stato lì, nel posto in cui Jimin viveva la sua vita, facendo chissà cosa.
Jungkook infilò la chiave ma Jimin lo tirò per la maglia prima che aprisse.
«Cosa?» Il corvino lo guardò confuso.
Jimin si mordicchiò le labbra, guardando il pavimento.
«Qualsiasi cosa tu veda, ricordati solo che ti ho già detto che non mi amo-»
Jungkook corrugò le sopracciglia, spingendo la porta per aprirla, cercando di capire di cosa diavolo stesse parlando il biondo.
Jimin guardò il viso del corvino, notando come questo si aprisse in una espressione stupita una volta aperta la porta.
L'appartamento del biondo era un disastro.
Vi erano piatti accumulati nel lavandino, sul tavolo, sui mobili.
Era tutto in disordine.
Vestiti a terra, cibo d'asporto abbandonato in giro.
Era l'appartamento di qualcuno che non si preoccupa di sé stesso, di chi non ha nemmeno la voglia di prendersi cura di sé.
«È tutto così...trascurato»
Jungkook si girò, guardando Jimin che stava sorridendo amaramente.
«È un bel disastro, uhm?»
Jimin prese le maniche della propria felpa, allungandole per nascondervi le mani.
Jungkook sentì una stretta al cuore.
Aveva capito che Jimin si trascurasse, ma non così tanto. Era letteralmente senza parole.
Si sentiva così impotente di fronte a tutta quella malinconia che quasi aleggiava nell'aria, mischiandosi con il profumo del biondo.
«Ora ti preparo qualcosa di caldo e ti avvolgo nelle coperte-»
Jungkook lo abbracciò, poggiando il viso nell'incavo del collo di Jimin, ispirando il profumo della sua pelle.
«Ti farò tante coccole e ti farò sentire la persona più speciale del mondo»
Jimin scoppiò a piangere, distanziandosi il minimo per poter affondare il viso nel maglione di Jungkook.
Il corvino gli accarezzò la schiena, baciandogli la testa.
«Va tutto bene Jimin-sii, ne usciremo insieme, non sei più solo-»
Il corvino si staccò dal l'abbraccio, prendendo il viso dell'altro tra le mani e baciandolo dolcemente.
«Ora fammi vedere dove tieni il cibo, devi rimetterti in forze per tornare al lavoro»
Jimin annuì, sospirando, asciugandosi le palpebre.
«Devo anche esibirmi a fine mese, ho una paura matta di non essere all'altezza-»
Jungkook armeggiò con la pentola, intendo a preparare del kimchi.
«Esibirti? Ma la gara al centro di danza è ancora lontana, non è a fine mese-»
Jimin scosse la testa.
«Devo esibirmi al Seul Theater Center, in un arrangiamento del Black Swan, non so se hai presente-»
Jungkook schiuse la bocca, con in mano il mestolo sospeso in aria.
Immediatamente mollò tutto, avvicinandosi in fretta al biondo per prenderlo in braccio, iniziando a girare.
Jimin rise, aprendosi in un sorriso.
«Ma che ti prende Kookie-» Jimin si strinse a lui, finché Jungkook non lo mise giù.
Il corvino gli accarezzò una guancia.
«Come fai a non amarti, Jimin? Sei meraviglioso, sei un professionista bravissimo, sei un talento nato! Cazzo, ti esibirai in uno dei teatri più importanti della zona-»
Jungkook si aprì in un sorriso da coniglietto. «Sono così fiero di te»
Jimin si buttò tra le sue braccia, baciandolo appassionatamente. Si sentiva come se fosse al settimo cielo.
«Ora vai a sederti sul divano, io finisco di cucinare»
Jungkook preparò il kimchi, raggiungendo il biondo che era seduto con una coperta sulle spalle.
Pazientemente il corvino imboccò Jimin, alternando i pezzi di cibo per mangiare insieme a lui.
Jimin era completamente stordito da tutte quelle cure.
Jungkook gli spalmò anche la crema per il livido sul naso, prendendolo in giro e dicendogli che sembrava un furetto con quel naso viola.
I due, infine, si sdraiarono sul divano, guardando un film.
«Aish, sembri un angelo quando dormi-»
Jungkook osservò il biondo che sonnecchiava, spostandogli i capelli dalle palpebre.
Gli diede un piccolo bacio sulla fronte, prima di alzarsi con cautela.
Era già notte e la mattina dopo Jungkook aveva il turno mattutino in fabbrica.
Decise che avrebbe dormito con Jimin per poi passare a casa sua per prendere il cambio.
Il corvino posò i piatti usati sul lavandino, posando lo sguardo un po' ovunque, notando una marea di mozziconi di sigaretta in giro.
«Prima inizio e prima finisco-»
Jungkook guardò un'ultima volta il biondo mentre dormiva, rimboccandosi poi le maniche e iniziando a pulire la casa, impiegandoci tutta la notte.
________
Jungkook è troppo soft
STAI LEGGENDO
JUST ANOTHER DANCER | JIKOOK
Fanfictionjeon jungkook, uno studente di danza un po' sbruffone, si ritroverà a dover temperare il proprio carattere, scontrandosi con il nuovo insegnante di ballo moderno, il professor park jimin. smut, 18+, contenuti sensibili. storia completa.