«Cazzo cazzo cazzo-»
Jimin scese dal pullman, correndo verso l'indirizzo che i suoi alunni gli avevano dato.
Aveva la fronte sudata, non sapeva minimamente perché stesse correndo in quel modo, sapeva solo che nonostante tutto non sopportava l'idea che qualcun altro mettesse le mani addosso a Jungkook.
Ed era così incoerente tutto ciò.
Perché Jimin lo sapeva, sapeva di non avere il benché minimo diritto di avere quelle pretese.
Eppure era lì, che correva, dirigendosi verso l'indirizzo, con una mano a mantere il cellulare con aperto Google Maps e l'altra a coprirgli gli occhi, visto che aveva iniziato a piovere.
«Merda-»
Jimin arrivò finalmente alla porta della casa, scollandosi i capelli bagnati dalla fronte.
Era zuppo d'acqua.
Controllò il nome al di sopra del campanello e dopo un profondo respiro, decise di bussare.
Aspettò alcuni minuti, finché non gli si parò davanti la figura di Yugyeom.
Il ragazzo sembrava aver appena fatto una doccia.
«Professor Park?»
Yugyeom sgranò gli occhi, rimanendo incredulo per quella visita un po' assurda.
«J-Jungkook è qui?»
Jimin si morse il labbro, tremando per il freddo.
Yugyeom in risposta corrugò le sopracciglia.
«Non credo che voglia vederla-» Il ragazzo incrociò le braccia.
«Posso decidere da solo chi voglio vedere e chi no, Yugyeom-»
Jungkook arrivò alle spalle di Yugyeom, ponendosi dietro di lui.
«Cosa succede, Jimin? Cosa vuoi?»
Jungkook sbattè la lingua contro l'interno guancia.
Jimin si fissò i piedi, asciugandosi il naso gocciolante con la manica inzuppata di acqua.
In quel momento Jungkook sentì i muscoli sciogliersi, provando uno strano malessere per la scena che aveva davanti.
Jimin era infreddolito. Tremava, era completamente zuppo.
Jungkook si sfilò automaticamente la felpa, senza nemmeno pensarci, restando in t-shirt.
Si allungò, tenendo la felpa tra le mani e porgendola a Jimin.
Il biondo la prese, confuso.
«Stai tremando, mettila-» borbottò il corvino.
Jimin la strinse al proprio petto, come per proteggersi dal freddo, e non solo da quello che proveniva da fuori.
«Allora? Cosa dovevi dire a Jungkookie? Non abbiamo tutta la serata-»
Yugyeom dimenticò di star parlando con un suo professore, irritandosi per quel gesto sdolcinato.
«I-io»
Jimin si maledì mentalmente, stringendo al proprio petto la felpa del corvino, guardandolo solo per un secondo.
Il biondo non sapeva cosa dire, così fece l'unica cosa che gli sembrava sensata in quel momento.
Porse una mano nella direzione del corvino.
Jungkook doveva solo afferrarla.
Il corvino corrugò le sopracciglia.
«Vuoi che afferri la stessa mano che mi ha schiaffeggiato, Jimin? Credi sia così stupido?»
Jimin strinse ancor di più la presa sulla felpa, sentendo il cuore fremere.
Jungkook si irritò maggiormente.
Si stava arrabbiando, e stava succedendo perché dopo tutto quello che era successo il biondo stava riuscendo a farlo sentire in colpa.
Stava resistendo con tutto sé stesso alla tentazione di mandare tutto a fanculo e baciare Jimin.
Ma non poteva, non doveva cedere di nuovo.
«Beh, se non hai niente da dire puoi anche andare, avrei un secondo round da fare-»
Jungkook portò la mano al fianco di Yugyeom, stringendolo possessivamente.
Yugyeom sorrise, sporgendosi per dare un bacio sulla guancia al corvino.
Jungkook allungò così l'altra mano, sbattendo la porta e chiudendola in faccia al biondo.
Il biondo per il forte rumore sussultò.
«Vorrei solo che venissi con me-» sussurrò Jimin.
Il biondo strinse gli occhi, sentendoli acquosi, stiracchiando la felpa del corvino e indossandola.
Alzò il cappuccio e guardò un'ultima volta la porta, prima di scendere gli scalini e avviarsi verso casa.
«Una bella febbre non te la toglie nessuno, Jimin-» disse il biondo a sé stesso.
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nota: Piaciuto il capitolo? Ma quanto sono idioti i nostri Jikook?
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JUST ANOTHER DANCER | JIKOOK
Hayran Kurgujeon jungkook, uno studente di danza un po' sbruffone, si ritroverà a dover temperare il proprio carattere, scontrandosi con il nuovo insegnante di ballo moderno, il professor park jimin. smut, 18+, contenuti sensibili. storia completa.