〖Shallow𝄞〗 𝑮𝒂𝒃𝒆𝒏𝒂𝒕𝒉

Ninna nanna⌛

...💭♥...
Raga... 2K di letture? Ora piango, grazie a tutti davvero!
Vi lascio questo speciale per coronare il 38esimo capitolo.
Un abbraccio...
Astronaut 🌹

Chat Noir era perso in quella scia luminosa che schiariva il cielo e Mayura, di tanto in tanto, nel guardarlo si tradiva con un sorriso: chi l'avrebbe mai detto che un giorno si sarebbe ritrovata nella stessa esatta posizione di adesso con quel supereroe che aveva tanto odiato.

La nottata era degna di essere apprezzata e Adrien, dopo un mese e mezzo trascorso nell'oscurità aveva finalmente abbandonato quella maschera apatica, rimpiazzandola con un sorriso spontaneo; continuava a rimanere poggiato alla spalla di Mayura, con quel calore materno e quel profumo che lo aveva accompagnato tutta la vita: ora gli appariva così strano persino credere che non le avesse mai chiesto di quale aroma si trattasse, come se tutti gli anni separati fossero spariti ma con delle falle abbastanza buie da colmare tutto il tempo che non avevano passato insieme.
-"Quindi... quella sera all'aeroporto..."
Proruppe Chat con un tono d'incertezza. Mayura sorrise e annuì leggermente:
-"Quella sera mi ha detto che non poteva lasciarmi andare, è stato il momento più bello della mia vita."
Chat Noir si separò da lei e la squadrò con un sorrisetto:
-"Era anche ora che lo ammettesse!" Rise di gusto l'eroe.
-"Voi Agreste siete così: non vi accorgete di quello che avete davanti se non si tratta di un avvenimento del tutto plateale."
-"Ma non è vero!"
Mayura rise di gusto:
-"E Ladybug?"
Chat Noir arrossì e guardò altrove.
-"Allora te ne sei accorta..."
-"Impossibile non notarlo." Scosse la testa al pensiero.
-"Allora ti sarai anche accorta che la nostra storia è impossibile."
-"Non lo è tesoro mio, guardami." Gli poggiò una mano sulla guancia e il felino la guardò con tristezza.
-"Kagami..." Sospirò.
-"Ma tu sei innamorato di una ragazza sola e quella è Ladybug..."
-"Pensavo che avrei potuto dimenticarla e andare avanti essendo finalmente felice."
-"Ho commesso lo stesso errore con tuo padre Adrien..." Riuscì a catturare completamente l'attenzione del ragazzo che solo drizzò le orecchie incuriosito.
-"Come hai capito che era quello che amavi davvero?"
Mayura pensò un momento e guardò in direzione della Tour Eiffel talmente luminosa dinanzi a loro:
-"Ho sempre saputo a chi apparteneva il mio cuore, la verità è che con Abel stavo bene. Era la persona ideale: era incantevole, mi faceva sentire amata, felice con quel poco che potevamo dare...
ma...
non era tuo padre."
Gli fece l'occhiolino e Chat Noir abbassò le orecchie con una punta di delusione, increspò un poco le labbra imitando alla perfezione una posa di capriccio che assumeva anche Gabriel, cosa che intenerì la portatrice del miraculous del pavone.

-"Non mi sono innamorata di Hawk Moth o di Gabriel Agreste..."
Continuò guardando la città:
-"Mi sono innamorata di un uomo che ama la sua famiglia, disposto a fare qualunque cosa pur di proteggerla e, si, di un essere umano con dei segreti, un uomo forte all'esterno e dentro fragile a causa delle sconfitte sempre più pesanti, giorno dopo giorno sempre più dure da sopportare..."
Guardò Chat Noir che la stava ascoltando in silenzio, completamente assorto:
-"E soprattutto un uomo che dopo aver visto il sorriso di suo figlio per la prima volta dopo mesi si sentiva di nuovo pronto ad affrontare il mondo."
Chat Noir era senza parole: rimase seduto nel silenzio totale per minuti interi cercando delle parole coerenti, era certamente l'opposto di quello che si era sempre aspettato dal temibile Hawk Moth.
-"Adrien... tuo padre ti ama. Sai che tra voi non c'è mai stata intesa con le parole o con i gusti ma ha sofferto anche lui e per molto tempo-"
-"Mi stai chiedendo di perdonarlo, e io non posso accettare una cosa simile." Replicò freddo alzandosi in piedi.
-"Non posso ignorare tutto così Nath."
-"Non ti chiedo di ignorare quanto accaduto o di dimenticare, non potrei farlo..."
Si alzò per rimanere faccia a faccia col felino che aveva tanto detestato e lo guardò negli occhi:
-"Ma ricorda che è tuo padre, sta vivendo un brutto periodo non solo per voi due ma anche nel lavoro e che quando ti ha visto era distrutto quanto te."
Non rispose. Solo corse via e si lanciò sui tetti per far ritorno a casa; Mayura si protese verso di lui per fermarlo, invano, fece silenzio e si preparò a lasciarsi cadere nell'oscurità al suo seguito.