"Sarò sempre quì per te"

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-"Hai deciso di rimanere!" Esclamò Adrien lanciandosi tra le braccia della sua assistente preferita con un gran sorriso. Nathalie quasi cadde a terra per la forza implicata in quell'abbraccio che non si sarebbe mai aspettata: il suo cuore fece un salto nel petto, teneva a quel ragazzino in maniera inspiegabile.
-"Dimmi che sei tornata per restare Nath."
Nathalie accarezzò con amore le ciocche bionde di Adrien perdendoci le dita e intensificando quella stretta come se gli fosse mancato quel contatto che aveva avuto con lui solo poche ore prima.
-"Sono tornata per rimanere piccolo mio." Adrien spalancò gli occhi e Nathalie aprì i suoi per vedere Charles davanti a lei sorriderle e annuirle lievemente.
-"Non volevo lasciarti..." Si separò e le fece l'occhiolino anziché chiamarla con quel nomignolo che le aveva apposto sin da quando ne aveva memoria... Nathalie comprese e stavolta non si oppose, sorrise ampiamente e gli lasciò un bacio sulla guancia che sorprese molto non solo il giovane eroe ma anche i due uomini che stavano assistendo alla scena.
Gabriel fece cenno a Charles di mettere in moto e Adrien sedette davanti da copilota guardando i due adulti seduti nel sedile posteriore che tenevano gli occhi fissi in direzioni opposte.
Nathalie aveva l'aspetto più informale che mai: lei e Gabriel avevano i capelli spettinati e i vestiti fradici ma non riuscivano a smettere di sorridere, sia la guardia del corpo che il giovane avevano intuito fosse successo qualcosa tra i due.
-"Non vi libererete tanto facilmente di me." Rispose la dama perdendosi in quella Parigi buia nella quale imperversava il temporale.
-"Ho visto l'aereo partire... pensavo fosse tutto perso." Ammise Adrien abbassando la testa.
-"Anche io." Mormorò Gabriel attirando l'attenzione dei presenti:
-"Ma è ritornata e niente potrebbe rendermi più lieto."
Continuò.
-"Forse mi sono affezionato o mi mi sono abituato al suo modo speciale di fare le cose, di comprendermi..." Ridacchiò continuando a guardare fuori: cercava di mantenersi distante ed evitare gesti che potessero far capire ad Adrien degli avvenimenti dell'ultima ora.
Adrien si mantenne in silenzio e li guardò con la coda dell'occhio: rimanevano tutti in silenzio, ma non era un clima teso, era come la calma dopo la tempesta di emozioni che avevano appena finito di vivere. Gabriel, in un movimento del tutto calcolato strinse la mano di Nathalie intrecciando le sue dita con quelle di lei per poi lasciarle un silenzioso bacio sul dorso e sorriderle con dolcezza perdendosi in quegli occhi turchesi che tanto amava. Adrien e Charles si guardarono e tornarono a concentrarsi sulla strada, anche se, avendo assistito alla scena stavano festeggiando per  quell'amore cieco che alla fine era nato tra di loro.
Una volta scesi dalla vettura Gabriel fece chiamare la cuoca per preparare la cena e fece ritirare Charles dal turno: Adrien non aspettò e corse a chiudersi in camera per terminare i compiti prima di cena. Anche Nathalie fece per ritirarsi ma Gabriel la prese per il polso e la strinse per la vita parlandole con voce bassa:
-"Dove credi di andare?"
Nathalie sorrise e strofinò la punta del naso con la sua prima di lasciargli un lento bacio:
-"Posso terminare il mio turno signore?" Chiese a pochi centimetri dalle sue labbra.
Gabriel scosse la testa senza cancellare quell'incantevole sorriso che solo una donna, oltre lei aveva mai potuto contemplare.
-"Non penso sia ancora possibile signorina Sancœur, c'è ancora del lavoro da fare..." 
La prese per mano e la portò nella stanza riempiendole la pelle di baci durante il cammino:
-"Gabriel..."
-"Vieni..."
Si chiusero la porta alle spalle e il disegnatore la abbracciò da dietro ricorrendole l'addome con le dita; le baciò una guancia e Nathalie si appoggiò a lui sentendosi avvolgere dalla colonia aggressiva che impregnava i suoi abiti commista al profumo della pioggia che ancora persisteva. Slacciò i primi due bottoni della camicia apprezzando come le gocce d'acqua bagnassero ancora il suo collo scendendo verso l'apertura della veste in maniera lenta e sensuale, rendendolo così bello, così umano.
-"Sai, ci tengo che Adrien ti veda stupenda a cena." Le lasciò un bacio sulla fronte sospirando al contemplarla:
-"Sei meravigliosa."
Nathalie si separò da lui col cuore accelerato stentando a crederci, se fosse stato un sogno avrebbe certamente preferito non svegliarsi:
-"Stai dicendo sul serio? Vuoi che vi accompagni?" 
-"Sei a casa Nath, non devi sentirti un'estranea e voglio che ceni con noi."
Si separò da lei e si tolse la giacca causando un lieve rossore sulle guance della segretaria:
-"Per ora... con Adrien non sono sicuro di-" 
Nathalie strinse la sua mano e assentì:
-"Lo capisco e trovo sia perfetto."
Le sorrise e si portò il dorso di quella mano alle labbra per lasciarci un casto bacio dedicandole uno sguardo d'amore in più che solo fece sciogliere quel cuore freddo per troppo tempo rimasto dormiente. 
-"Grazie Nath. Mi spieghi come fai a comprendermi sempre?"
-"Ad essere sincera non lo so... ti guardo e mi viene naturale fare quello che sia per renderti felice, ho sempre cercato di essere impeccabile per te, per Adrien... siete tutto quello che ho."
-"Ma non ne hai bisogno" Si slacciò il foulard e si avvicinò di nuovo a lei per abbracciarla con forza:
-"Sei perfetta anche quando non cerchi di esserlo Nath."
La portò verso di sé e la strinse per la nuca portando quei lunghi capelli bagnati di lato e lasciandole un bacio sempre più intenso: Nathalie si strinse al collo di Gabriel con più fermezza mentre il disegnatore le accarezzava le cosce pronto ad accoglierla tra le sue braccia. La prese in collo e continuarono il loro piccolo gioco di passione che, da lí a poco sarebbe terminato: nonostante avevano bisogno dell'altro per colmare tutto quel tempo perso non potevano far aspettare Adrien.
-"Gabe..." Sospirò quando sentì la schiena aderire contro la fredda parete di quella stanza in maniera tanto brusca quanto bella, non potendo evitare che un sorriso si formasse attraverso il loro bacio.
-"Solo un momento..." Mugolò mentre apprezzava i suoi occhi turchesi da vicino con qualche piccola ciocca ribelle che le ricadeva sul viso.
-"Prima scendiamo, più tempo passeremo insieme più tardi." Rispose piegando leggermente la testa di lato e guardandolo con quella faccetta innocente che lo avrebbe fatto cedere.
-"Mh... va bene." La fece scendere lentamente e le lasciò un bacio sulla guancia.
-"Vado a farmi un bagno caldo, vuoi accompagnarmi?" Le estese la mano e lei la accettò con un sorriso entrando nel bagno privato dove, a pochi secondi da lì solo si sentì l'eco delle risate di entrambi.
Dusuu e Noroo uscirono dai rispettivi nascondigli e si sorrisero al solo sentire come i loro padroni fossero così presi dall'amore e i loro cuori finalmente liberi da qualsivoglia barriera.
Gabriel sedette nella vasca ormai piena di spuma e Nathalie lo seguì accomodandosi tra le sue braccia e poggiando la testa sulla spalla dello stilista: Iniziò a passare la spuma sulle braccia e a smuoverla senza accorgersi che ci stava giocando, smuovendola e non riuscendo ricordare l'ultima volta che si era rilassata in vasca dopo il lavoro. Andò lentamente abbandonandosi a quella sensazione mentre lui le spostava delle minuscole ciocche sciolte dalla crocchia alta per baciarle il collo.
Nathalie passò le dita sul petto di Gabriel e delineò i pettorali con l'indice, chiuse gli occhi e in quel momento desiderò poter rimanere lì tutta la vita: coccolata dalle braccia del suo stilista preferito, con quei baci capaci di toccarle l'anima... sospirò prendendogli la mano facendo si che le loro dita s'intrecciassero tra loro. 
-"Ti farò una confessione..." 
Proruppe Gabriel sorridendo mentre le baciava lentamente la spalla sinistra.
-"Le ultime notti non riuscivo a dormire bene perché occupavi i miei pensieri e quindi mi trasformavo e giravo per ore per la città senza trovare soluzione a tanto fastidio...
fin quando non camminavo sul cornicione e mi sedevo sul balcone della tua stanza. Avevi sempre la porta aperta... così entravo e ti guardavo dormire...
sarei rimasto a guardare il tuo viso fino al tuo risveglio sai? Mi dava pace vederti così tranquilla, così vicina e allo stesso tempo tanto distante."
Nathalie girò un poco la testa per guardarlo negli occhi e gli lasciò un bacio nell'angolo delle labbra.
-"Ogni notte eri lì?"
-"Si... e non sai quanto avrei voluto parlarti, toccare la tua pelle, dirti quanto mi stai a cuore." 
Rimasero in silenzio qualche minuto e Gabriel si rabbuiò perso nei suoi pensieri:
-"Cosa c'è cielo?"  Chiese preoccupata sfiorandogli la guancia con le dita.
-"C'è anche un'altra cosa che vorrei commentarti..."
Si fece serio e strinse la mano di Nathalie con più fermezza.
-"E riguarda i Miraculous Nath."
Nathalie si voltò fino al ritrovarsi distesa su di lui, petto contro petto e i loro volti tanto vicino dal poter sentire il respiro dell'altro sulla pelle umida.
-"Che succede?" Chiese seria.
Le appoggiò una mano sulla guancia alla quale lei vi si appoggiò cercando di calmare i nervi a fior di pelle:
-"Dobbiamo dare indietro i Miraculos Mayura."
la risposta fu quasi istantanea:
-"Non se ne parla." 
-"Voglio che la cacciata a Mayura e Hawk moth termini quì, non voglio metterti mai più in pericolo e d'ora in avanti fare le cose bene... Solo io, te e Adrien, da 0 Nath."
Nathalie deviò lo sguardo in un punto vuoto per diversi secondi. Gabriel le accarezzò il labbro inferiore col pollice e poggiò l'indice e il medio sotto il suo mento perché si voltasse a guardarlo e così fece purché non volesse assecondarlo anche se per pochi istanti.
-"Ma se i cattivi svanissero e basta senza lasciare tracce? Non voglio che ti metta in pericolo." Sbuffò rifiutandosi di guardarlo.
-"Guardami Nath...
Andrà tutto bene."
Sussurrò nel suo collo prima di lasciarci un bacio.
-"Se non ti senti pronta possiamo aspettare... aspettiamo tutto il tempo che vuoi-"
-"Gabriel non è questo... Non sono tornata per per perderti. Chissà cosa può succedere là fuori-"
Gabriel la strinse in un abbraccio che la riportò sul suo petto accarezzando quella schiena dalla pelle morbida e tracciandoci dei cerchi immaginari con le dita.
-"Niente. Non succederà niente, te lo assicuro. Andrò io Nath, non voglio che tu sia parte di questo, lo sei stata per troppo tempo e non hai colpa di tutto quello che ho fatto."
Le baciò la testa e rimase in silenzio per qualche secondo:
Nathalie si mosse su di lui, con i suoi occhi turchesi ancorati nei suoi grigi opaco e gli passò della schiuma sulla punta del naso facendoci rimanere la traccia in cambio di un suo rapido sorriso:
-"Sarò con te fino alla fine Hawk moth, non importa il prezzo."
-"Ti prego, restane fuori-"
Nathalie gli pose l'indice sul labbro e si perse ad ammirare quel viso che tanto amava:
-"Sarò lì con te tutto il tempo, spiegheremo il motivo... verrò con te fino alla fine del mondo se le cose dovessero mettersi male."
-"Non posso costringerti a quella vita Nathalie! Non capisci che sei troppo importante? Adrien rimarrebbe solo e..."
Fece una pausa cercando le parole adatte: come poteva dirle una cosa del genere dopo tutto quello che avevano passato insieme?
-"Non posso minimamente avvicinarmi all'idea di perderti.
Hai idea da quanto tempo ci stia pensando?"
Chiese seriamente intensificando quella stretta sulla sua mano, rifiutandosi di lasciarla andare.
-"Ho paura Nath."
-"Gabe..."
Parlò con voce ferma accarezzandogli le nocche con i polpastrelli in un intento di tranquillizzarlo:
-"Se sono stati scelti come protettori di Parigi c'è una ragione, dobbiamo fidarci di loro ma in primis di noi stessi... siamo una squadra e io non ti abbandono. Devi fidarti di me."
-"Ho paura di perderti."
Mormorò spostandole il ciuffo rosso che le ricadeva sul viso.
-"Smetti di pensare Gabe, non mi perderai e andrà tutto per il meglio."
Gli sussurrò all'orecchio prima di lasciargli un bacio sulla guancia.
-"Ti amo Mayura." Sussurrò un'ultima volta prima che le loro labbra potessero unirsi ancora e ancora perse nel delirante amore che provavano.



〖Shallow𝄞〗 𝑮𝒂𝒃𝒆𝒏𝒂𝒕𝒉 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora