Natale in famiglia🎄

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Il tempo scorreva lento e veloce allo stesso tempo, la matita scarlatta correva a delineare il rossetto opaco che già le colorava le labbra invitanti facendole apparire più piene e sensuali. Una linea solenne d'eye-liner nero rimarcava il bordo della palpebra dei suoi meravigliosi occhi turchesi affiancato ad una sfumatura leggera da nero a bianco che li faceva splendere. Nathalie indossava un top rosso scuro, abbastanza aderente e con lo scollo dritto, senza spalline, le maniche ricadevano strette sull'avambraccio e larghe sui polsi; indossava una gonna a tubo nera stretta sui fianchi che arrivava leggermente sopra il ginocchio, le calze semitrasparenti nere e i tacchi con laccetto alla caviglia. I capelli erano legati in una crocchia semi-sciolta e sfoggiava degli orecchini d'oro bianco che assomigliavano ad una cascata di stelle luminose, il bracciale di Gabriel si accostava a quelli per colore ed eleganza, al collo aveva un collarino di velluto nero. Si guardò ancora una volta nello specchio prima di uscire e sorrise, stava iniziando a sentire i nervi a fior di pelle... afferrò una giacchetta nera corta e la mise sulle spalle per poi uscire dalla grande camera.

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-"Nath..." Gabriel rimase quasi senza fiato nel vederla, aveva messo in risalto tutti i suoi pregi e i difetti, apponendole quell'immagine prorompente che sempre gli aveva trasmesso, quella di una donna profondamente umana e sensuale, con quel risalto particolare che di lei tanto amava.

Le prese una mano per accompagnarla negli ultimi quattro gradini, lei strinse anche l'altra e si girò verso di lui guardandolo con uno squisito rossore a colorarle le guance.
-"È davvero bellissima stasera... Signora Agreste..." Le sussurrò all'orecchio facendola sorridere. Provò a baciarle il collo ma la donna rise e si separò di colpo, rimanendo comunque a pochi centimetri da lui.
-"Adrien ci aspetta... e in più..."
Abbassò la voce e gli fece l'occhiolino, cosa che lo faceva sempre cedere alle sue petizioni.
-"... Non mi dica che preferisce perdere tempo adesso anziché più tardi..." Ribadì con voce persuadente. Si avvicinò a lui e gli baciò la vena che correva lungo il collo, appena sotto l'orecchio:
-"Dopo cena avremmo la sala tutta per noi..."
Il cuore di Gabriel batteva sempre più forte, Nathalie sapeva sempre come convincerlo.
-"Solo due calici di vino e un pò di buona musica..."
Gli prese i polsi affinché non potesse toccarla, per lui era la tortura più tremenda che potesse infliggergli.
-"Un ballo Signor Agreste."
Non gli lasciò tempo di rispondere, lo portò verso la sala da pranzo tenendogli la mano, dentro si sentiva nervosa e cercava di non darlo a vedere, sperava che quella semplice stretta col suo calore la tranquillizzasse... sentiva il cuore che batteva forte, il respiro che le mancava per larghi secondi.

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Conclusa la prima parte della cena Adrien si alzò e si avvicinò al posto di Nathalie:
-"Auguri di buon compleanno mamma!"
La donna lo accolse tra le sue braccia e spalancò gli occhi per la sorpresa:
-"Te ne sei ricordato!"
Adrien le porse una scatoletta lignea abbastanza grande, aveva dei decori in oro ai lati e sembrava un regalo curioso. La aprì e tolse la carta rosso scarlatto per trovarsi una piuma blu dalla punta conformata come una vecchia penna, una boccetta d'inchiostro, dei fogli e un qualcosa rossiccio che si faceva a un lato, ripiegato su sé stesso... Nathalie rimase esterrefatta. Colse il pezzo di lana tra le mani, lo aprì e passò varie volte l'indice sulla tessitura: era fatto a mano, più specificatamente a telaio. Rivolse uno sguardo complice ai due ragazzi prima di tornare a contemplarlo ancora una volta... aveva l'aspetto di un astuccio o di un borsellino, ricamato ai lati da una passamaneria nera e con un rivestimento interno in cotone color rosso.

-"È un regalo da parte di entrambi, Adrien ha passato diverse ore a litigare con quel vecchio telaio." Proruppe Marinette ridendo. Adrien arrossì e guardò altrove.
-"Eravamo d'accordo che non avresti detto niente..." Sbuffò.
-"Grazie tesoro... è perfetto." Nathalie si alzò e gli baciò la fronte cingendolo in un forte abbraccio materno che il ragazzo restituì con forza e necessità, da quando l'aveva perdonata cercava sempre rifugio nello spazio di un loro abbraccio, la amava tanto che non gl'importavano più tutti i trascorsi, adesso voleva solo essere felice come ognuno in quella casa meritava.

〖Shallow𝄞〗 𝑮𝒂𝒃𝒆𝒏𝒂𝒕𝒉 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora