Capitolo 44

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Siamo nella sala d'attesa nello studio della ginecologa. Sono ansiosa. Spero non ci siano sorprese, ma non perchè non me la sento,ma perchè sono giovane, devo ancora affermarmi nel mondo del lavoro, trovare la mia strada.
Ho tanto altro da voler fare prima di essere mamma o moglie.
Ma se così dovesse essere, non potrei mai rinunciare al bambino, al nostro bambino.

"Ariel  Adams?" chiama la segretaria.
"Eccomi" mi alzo.
"Ti aspetto qui" dice Rayan baciandomi sulla guancia.

"Salve" dico entrando.
"Si accomodi" dice gentilmente la dottoressa Collins.
"Ha mai fatto una visita prima d'ora?"
"No mai " rispondo.
"Procediamo con le domande di rito e poi ti visito,ok?"
Annuisco.

"Hai un ciclo regolare?"
"Si"
"Quando hai avuto l'ultimo ciclo?"
"11 dicembre".
"Hai rapporti sessuali" chiede.
"Si" arrossisco.
"Usate precauzioni?"
"No"
"Male, c'è il rischio di contrarre malattie e di rimanere incinta. Lei quanti anni ha?"
"quasi 20 "
"E non credo voglia essere già mamma" dice.
"No" sospiro.
"Si spogli e si accomodi sul lettino"
Faccio come dice, mi stendo sul lettino.
"Divarichi le gambe e le appoggi sui braccioli ai lati"

"Mi dica se le faccio male"
Inizia a visitarmi.
"Lei è prossima al ciclo, quindi non è incinta" mi dice.
Sospiro di sollievo.
Mi da una serie di integratori, mi prescrive qualcosa per il ciclo e poi mi dice :"Usa precauzioni tesoro.
Ti fisso un appuntamento per il mese prossimo, facciamo il pap test." dice
"Va bene alla prossima, buon lavoro" dico uscendo dallo studio.

Mi avvio verso Rayan.
"Come è andata?" chiede.
"Bene, non saremo genitori " dico.
"La dottoressa ha detto che dobbiamo usare precauzioni, mi ha prescritto degli integratori, dopo passiamo in farmacia".
"Va bene, andiamo prima a mangiare un gelato,ok?" dice premuroso.
"Si" dico baciandolo.

Entriamo in macchina. Siamo venuti con la sua Audi. Finalmente un pó di privacy.
Chiamo Nicole.
"Allora???" dice
"Non sarai zia" dico.
"Noooo" protesta.
"Lo so, ma è meglio cosí".
Rayan mi accarezza la gamba, secondo me un pó ci è rimasto male anche se non lo da a vedere.

"Dove siete?"
"Stiamo andando alla gelateria, tu?".
"Sto aspettando Tom, stasera dormo da lui, com'è strana la tua stanza vuota " dice malinconica.
"Cucciola, ora vado ci sentiamo dopo" dico e attacco.

Arriviamo alla gelateria.
"Come lo vuole il gelato signorina?"chiede il gelataio.
"Nocciola e panna" dico.
"Lei?" chiede rivolgendosi a Rayan.
"Cioccolato e panna".

"Facciamo una passeggiata sul lungomare" dico.
Oggi la giornata è bella nonostante sia gennaio, c'è il sole e l'aria è fresca, è molto piacevole.
"Mi ami?" mi chiede.
"Si, tu?"
"Da impazzire".
Mi stringe forte e mi bacia con passione.

"Torniamo a casa?" mi dice con sorriso che lo rende ancora più bello.
"Si" dico ed entriamo in macchina.
Siamo bloccati nel traffico.
"È un inferno girare in macchina qui".
Annuisce.
Procediamo in silenzio, decido di romperlo chiedendo di Sam.

"Sam che fine ha fatto?" chiedo. Non abbiamo parlato dopo quello che è successo a New York.
Si irrigidisce.
"È a New York. Travis ce l'ha sotto controllo".
"Per questo l'auto nuova e Luca"?
"No erano programmati già"
Sbuffo e alzo gli occhi al cielo.
"Non fare così, non posso permettere che ti accada qualcosa".
"Lo so, scusami"

Rimaniamo in silenzio per il resto del tragitto.

Arrivati a casa. Rayan va nel suo studio io vado nella nostra stanza, ho proprio bisogno di fare una doccia.
Mi svesto ed entro nella doccia, il getto d'acqua calda mi ricopre delicatamente, che bella sensazione.
Dopo poco mi ritrovo Rayan nella doccia.
"Hei dico" accarezzandogli il viso.
"Hei" dice attirandomi a se.
Restiamo così abbracciati sotto il getto d'acqua per un bel po, pelle contro pelle.
Ci stacchiamo e ci insaponiamo senza mai distogliere lo sguardo, ci sciacquiamo e usciamo dalla doccia.
Mi asciugo velocemente, indosso il pigiama e vado nel salotto.
Dopo poco arriva Rayan.

"È la serata libera di Ester. Pizza?"
"Si, ho una fame. La dottoressa mi ha detto che sono gonfia a causa dell'arrivo del ciclo" dico soddisfatta.
"Ma la smetti?" dice "Non sei gonfia e poi a me piaci in qualsiasi modo"
"Anche obesa?" ridacchio.
"Si così nessuno ti guarda" ride.
Gli lancio un cuscino.

"Che pizza vuoi?"
"Rossa al salame" dico.
"Ok" prende il cellulare e chiama.
Passiamo una serata tranquilla, pizza e film.
Ci addormentiamo sul divano.

"Cazzo" urla Rayan.
Mi sveglio di soprassalto. "Che succede?" dico.
"Che succede, che succede" ripete "è tardi, ci siamo addormentati sul divano e non ho sentito la cazzo di sveglia" dice sparendo nel corridoio che porta alla camera da letto.
Guardo l'orologio  sono le 9.00 quante storie per un pó di ritardo.
Apro la porta scorrevole ed entro in cucina.
Preparo il caffé.
Appena è pronto vado in camera da letto a portarlo a Rayan.
Quando mi vede, la sua espressione da arrabbiata diventa dolce.
Mi viene incontro, prende la tazza di caffè e l'appoggia sulla cassettiera. Mi stringe a se e mi da un lungo bacio.
"Grazie" dice e poi prende la tazza di caffè.
Beve e me la porge.
"Ora scappo".
"Non torno per pranzo ti organizzi con Ester".
"Va bene, io passo a casa mia a prendere il resto delle mie cose così sistemo tutto".
"Va bene, Luca é già pronto" dice dandomi un bacio ed uscendo dalla porta.
Alzo gli occhi al cielo.

Verso le 11.00 sono pronta.
Scendo in garage e c'è già l'auto pronta.
Salgo in auto "Buongiorno Luca" dico "Hai un
campanellino che ti avvisa ogni volta che sto uscendo"
"Buongiorno, si più o meno" ride.
Gli do una piccola pacca sulla spalla.
"Dove si va"
"A casa mia " dico l'indirizzo a Luca e partiamo.

Entro in casa. "Tom sono qui" urlo.
"Hei amica"
"Hei Niky"
"Tom è a lavoro, che ci fai qui?"
"Sono venuta a prendere il resto delle mie cose" dico malinconica.
"Ti do una mano, ma prima prendiamoci un caffè"

Entriamo in cucina, Nicole prepara il caffè.
Parliamo del più e del meno, inevitabilmente si finisce a parlare di Sam e Andy.
Da Natale non si hanno più notizie di Andy, e ne io ne Nicole pensiamo che ció sia positivo.
Prendiamo il caffè e saliamo in camera.

"Quanti ricordi qui dentro" dice Nicole.
"Vero, indimenticabili. Questa puó essere la cameretta di tua figlia un giorno, se vivrete qui" dico.
"Si la vorrei proprio una femminuccia" dice sognante.
"Tu come ti senti?"
"Sto bene, Niky. Semplicemente non era il momento".

"Tra poco si parte" dice sorridendo.
"Non vedo l'ora di staccare la spina. Spero che questi 15 giorni passino in fretta" dico sognando Dubai e le Maldive.

I miei sogni vengono interrotti dalla suoneria del  cellulare.
"Pronto" dico.
"Hei piccola, dove sei?"
"A casa mia, sono con Nicole mi sta aiutando a prendere le ultime cose" dico.
"Ok , volete raggiungerci per pranzo?" chiede
"Si, dove ci vediamo?"
"Di nuovo al Ritz. Lascia le cose a Luca e venite con la macchina di Nicole".
"Perchè?"
"Poi ti dico".
"ok"
"Chiamami appena sei uscita di casa".
Stacco.

"Andiamo a pranzo con loro, ha detto Rayan di prendere la tua macchina e andare al Ritz".
Nicole sembra perplessa. "Ok" dice.

Carichiamo l'auto con le ultime cose e Luca parte.
"Vado a prendere l'auto" dice Nicole.
"Ok ti aspetto qui".

Un fuoristrada nero, con i vetri oscurati entra nel mio vialetto. Sto per ritornare in casa quando lo sento accellerare e poi frenare di botta dietro di me.
Mi giro è Sam.
"Sali dobbiamo parlare".
"No, vai via. Nicoleeee" urlo.
Sam scende mi prende per un braccio e mi trascina nel fuoristrada, lato passeggero.
Entro in macchina, siamo soli, questo fatto un pó mi conforta e un pó mi fa paura.

Sale dal lato conducente e blocca le portiere.
"Cosa vuoi da me?" chiedo.
"Parlare"
"Possiamo farlo in casa" dico
"No ho bisogno di privacy"

Vedo la macchina di Nicole uscire dal garage, in quel momento il fuoristrada parte, menomale almeno l'ha visto.

Nicole
Cazzo, Ariel.
Prendo il telefono e chiamo Rayan.
Dopo uno squillo risponde subito.
"Pronto"
"Rayan un fuoristrada nero ha preso Ariel"
"Seguilo"
" Si "
"Dammi la targa"
"Ti invio una foto"
"Ok" stacca.

Bastardo non la farai franca- penso. Mentre accellero inseguendo il fuoristrada.

Il migliore amico di mio fratello... Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora