Capitolo 55

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"È stata una delle notti più belle della mia vita" dico.
"La mia preferita" dice Rayan sorridendo.
"È per sempre"
"Per sempre sia"

Rayan è uscito presto per andare a lavoro,aveva gli occhi rossi per il sonno, per colpa mia non abbiamo dormito tutta la notte.

Sono sul portico della nostra casa aspettando che Luca mi venga a prendere per portarmi all'appartamento. La casa nuova è pronta ma non abbiamo traslocato, ci sono alcuni mobili che vogliamo portare con noi oltre che ai vestiti.

Penso a tutto quello che è successo negli ultimi mesi, alla piega che ha preso la mia vita, a come imprevedibilmente mi ha messa su una strada che nemmeno un anno fa mi ero prefissata di percorrere.
Ho ignorato i progetti che Tom aveva in mente per me, mi sto costruendo un futuro con le mie mani e sto per sposarmi e cazzo sono incinta.
Saró madre e non più una ragazzina che pensa a quale borsetta firmata comprare, avró la responsabilità più importante e difficile al mondo quella di essere la guida e l'esempio per una nuova vita, una vita che abbiamo creato io e l'amore della mia vita.

Flashback

Sono nella sala d'attesa della ginecologa, sono qui da appena dieci minuti.

"Signorina Adams" dice la segretaria.
Mi alzo e mi conduce allo studio della dottoressa.

"Buongiorno dottoressa Collins"
"Buongiorno Ariel, come stai?" chiede dolce.
"Bene"
"Sai già cosa fare"

Mi spoglio e mi posiziono sul lettino. Dobbiamo fare il pap test, cosa mai fatta in vita mia. Quando la vedo prendere quel mega cotton fioc rabbrividisco. Dove lo deve ficcare quel coso? È impazzita penso quando mi infila un imbuto di plastica nelle mie parti basse e ci infila quel coso. Che fastidio. Sembra che qualcuno mi stia grattando proporio lì dentro.
Finita la tortura mi fa delle domande, una in particolare mi spiazza.

"Quando hai avuto l'utlimo ciclo?" chiede
"A dicembre" rispondo imbarazzata
"Ma siamo quasi a marzo" dice esterefatta.

Prende l'ecografo. "Solleva la maglia"
Faccio come dice, mi spalma quella sostanza gelatinosa sul ventre. E inizia a muoversi.
La guardo e sorride.

"Signorina lei è incinta di quasi cinque settimane, vedo che ha seguito il mio consiglio".
Scoppio a ridere e poi mi si raggela il sangue.
Indica un piccolo puntino sul monitor, quello è il nostro bambino.
Ci siamo riusciti penso. Non vedo l'ora di dirlo a Rayan.
Voglio che sia una bella sorpresa, chiederó consiglio a Nicole.

" Si riguardi" mi dice la ginecologa dandomi un caloroso abbraccio.
"Si " rispondo e ricambio affettuosa il suo abbraccio.
"Ci vediamo tra tre mesi".
Annuisco ed esco dal suo studio chiudendo la porta alle mie spalle.

Chiamo Nicole.
"Ariel allora?" chiede agitata.
"Sarai zia"
"Siiiiiii" urla.

"Ariel?" vedo qualcuno sventolarmi una mano sul viso.
"Ciao Luca" dico ritornando alla realtà.
" Stai bene?" chiede.
"Si ero sovrappensiero".
"Buon Compleanno" dice sorridente.
"Grazie questa è per te" dico porgendogli un vassoio con un bel pezzo di torta e altri dolcetti vari.
"Grazie, andiamo ti porto a casa" mi tende la mano la afferro e saliamo in auto.

Dopo mezz'ora di traffico infernale arriviamo finalmente all'appartamento.
"A stasera" dico a Luca.

Ho invitato anche lui e Travis alla mia cena, ormai sono diventati miei amici e mi sopportano e sopportano Rayan.

Entro in casa e vado diretta in camera da letto.
Ho bisogno di un bel bagno caldo.
Preparo la vasca, mi spoglio e mi immergo.

Dopo il bagno vado in cucina, e riscaldo il pranzo.
Ester non vive più qui, si è già trasferita nella casa nuova, ma mi ha detto che in frigo ci sono ancora delle lasagne.
Non so ma penso che probabilmente il bambino somiglierà ad una piccola lasagna se andiamo avanti così.

Pranzo da sola,lavo quello che ho sporcato e poi vado in camera, mi appoggio sul letto e crollo sfinita.

Mi sveglia il sapore di un bacio che conosco bene ormai.
Apro gli occhi e c'è lui affianco a me. Sorrido.
"Ora capisco perchè non dormi la notte" ridacchia.
"Pensavo fossi scappata è da ora di pranzo che cerco di sentirti" aggiunge.
"Che ore sono ?" farfuglio.
"Le sette" dice.
"Dobbiamo prepararci" dico sbadigliando.

"Vado a farmi la doccia" dice e sparisce in bagno.
Dopo poco mi spoglio e lo raggiungo.
"Hai il viso stanco" dico entrando nella doccia.
"Non dormo da ieri"
"Mi dispiace, sono stata egoista"
"Tranquilla da domani sono in ferie una settimana, come ti avevo promesso"
Sorrido come una cretina.

Usciamo dalla doccia, ci asciughiamo velocemente.
Dopo dieci minuti Rayan è già pronto indossa una camicia nera sbottonata in petto e un pantalone stretto nero, è bellissimo.

Io sono ancora alle prese con i miei capelli, li sto piastrando e non mi ricordavo fosse così complicato piastrare i capelli.
Mi trucco un pó di più gli occhi, sfumo nero e argento insieme e sulle labbra oso con un bel rossetto rosso acceso.
Indosso l'abito argento,un paio di sandali con il tacco neri e sono pronta.

"Eccomi" dico entrando nel salotto.
"Sei uno spettacolo" dice Rayan.
Entriamo nell'ascensore e dopo poco siamo abbordo della sua Range Rover nera.

Arriviamo in un lussuoso ristorante a Beverly Hills. Sono già tutti lì che ci aspettano.
Entrando li vedo seduti tutti ad un enorme tavolo al centro della sala, addobbato con fiori e candele.

"Speravo non venisse" sussurro a Rayan vedendo Mark seduto al tavolo.

"Ciao Ariel, auguri"
"Grazie Mark" sorrido, il sorriso più finto del secolo.
Slautiamo tutti e ci accomodiamo al tavolo.

Dopo poco arriva il cameriere con un fascio di rose rosse.
"Queste le hanno consegnate per lei" dice.
"Non dovevi " dico a Rayan che mi guarda confuso e prende le rose in cerca del biglietto.
"Non sono stato io" dice nervoso.
Lo guardo perplessa.

Mentre legge il biglietto serra le labbra.
Questo mi fa capire che non sarà una serata piacevole.

Il migliore amico di mio fratello... Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora