Capitolo 46

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"Ariel, sei viva?"
Apro gli occhi.
"Buongiorno amore" dico sorridendo a Rayan.
"Buongiorno? Buonasera vuoi dire" dice ridendo.
"Quanto ho dormito?"
"Dalle sette di questa mattina alle nove di sera"
"Tu cosa hai fatto?"
"Lavorato, vieni dai ho portato la cena"

Mi stiracchio e mi alzo dal letto.
Arrivo in salotto, guardo sul tavolo e sorrido.
"Sushiiii" dico felice.
Rayan mi da un bacio sulla testa e va a sedersi.
Mi siedo anche io. Iniziamo a mangiare.
"Mmm buonissimo" dico.
"Cosa hai fatto oggi amore?"
"Ho lavorato e poi sono stato in giro per delle commissioni" dice.
"Devi abituarti a svegliarti presto altrimenti lunedì non ce la farai".
"Lo so, dopo imposto la sveglia per alzarmi alle sette domani"dico sbadigliado.

Finito di mangiare, butto le confezioni nella spazzatura. Pulisco il tavolo e lavo i bicchieri.
Entro in camera, ho bisogno di un bagno rilassante.
Rayan si sta lavando, aspetto che esca dal bagno ed entro.

Lascio scorrere l'acqua nella vasca, verso una bella dose di bagnoschiuma alla vaniglia nel suo interno.
Mi spoglio. Mi immergo piano , il contatto con l'acqua bollente mi fa sussultare.
Dopo poco mi abituo al calore dell'acqua. Che bella sensazione di benessere. Mi rilasso un'oretta.

Mi risciacquo ed esco dalla vasca. Mi avvolgo nell'accappatoio ed esco dalla stanza.
Mi appoggio sul letto, Rayan si mette su un fianco con la testa appoggiata alla mano. Mi guarda.
Si sposta verso di me.
"Hai un buon odore" dice slacciandomi la cinta dell'accappatoio.
"Mmmm" dico.
Mi accarezza la pelle nuda.
"Sei morbidissima" .
Apre tutto l'accappatoio. Sono completamente nuda.
Fa scorrere lentamente le mani su tutto il mio corpo.
Ansimo ad ogni tocco.

Si avvicina a me. Mi prende il viso con una mano. Mi bacia, corrispondo al suo bacio con foga.
Un desiderio mi percorre tutta.
Lo spingo sul letto e mi metto a cavalcioni su di lui.
Lo bacio con tutta me stessa, gli mordo le labbra, lo lascio senza fiato.
Mi sposta sotto di lui, scoprendo le coperte noto che è completamente nudo e pronto per me.

"Ti voglio" sussurro nel suo orecchio.
"Sono tuo" dice.

Si fa spazio tra le mie gambe. Mi bacia e mi morde il labbro.
Struscia la sua erezione sul mio punto sensibile e poi si infila dentro di me.

"Ti va di provarci?" mi chiede.
"Cosa?" sussurro in preda all'eccitazione.
"Ad avere un figlio" dice.
"È quello che vuoi?" chiedo.
"Si" sussurra.
"Tu lo vuoi?" dice muovendosi fortissimo.
"Si" gemo.
Inizia a muoversi sempre più forte, avanti e dietro.
Lo sento gemere, mi fa impazzire sentirlo godere.
Inizio a muovermi andandogli incontro, gli infilo le mani tra i capelli e incollo le mie labba alle sue.

"Ahhh" sussurra al mio orecchio mentre scoppia dentro di me, continuando a muoversi.
Dopo poco lo raggiungo anche io.

Siamo abbracciati sotto le coperte.
"Sei sicura?" mi chiede.
"Del bambino?" 
"Si. O pensi sia presto?" chiede.
"Da un lato penso sia presto. Dall'altro è ció che ho sempre desiderato"
"Anche io lo desidero. Da te poi, che sei la donna della mia vita"
Mi volto e lo guardo. Ci guardiamo per un pó negli occhi. Mi appoggio al suo petto e mi addormento.

Che rumore infernale questa sveglia.
"Spegnila" piagnucolo.
"Alziamoci" dice tirandomi dal letto.

Mi butta sotto il getto d'acqua della doccia.
"Ho sonno" protesto.
"Forza oggi vieni a lavoro con me" dice.
"Perchè?"
Non ricevo alcuna risposta.

Usciamo dalla doccia, ci asciughiamo e ci vestiamo.
Entro in cucina.
Ester mi vede, strizza gli occhi più volte.
"Non è un miraggio, sono le sette e sei sveglia" dice.
Faccio un finto broncio. "Si"
"Ecco il tuo caffè" dice dolce.
"Grazie" afferro la tazza e assaporo il mio caffè.

"Andiamo?" dice Rayan dal salotto.
"Arrivo".

"Aliceeee" dico entrando in azienda.
"Ariel, da quanto tempo, come stai?" chiede.
"Tutto bene e tu?"
"Si va avanti" dice.
Rayan mi ha detto che tre lei e Mark non ha funzionato, mi è dispiaciuto tanto.
"Ci vediamo alla pausa caffè" dico e seguo Rayan.

"Mi mancava questo ufficio" dico entrando in quello di Rayan.
"Tu sei mancata tanto all'archivio" dice ridendo.
Sbianco. "No" sbuffo.
Apro la porta e sono senza parole.
"Come hai fatto a ridurlo così?" chiedo.
"Scusami" ride.
Entro e resto lì dentro per ore, è più incasinato della prima volta.

Dopo qualche ora Rayan compare alla porta dell'archivio.
"Vuoi venire a pranzo con me o ti chiamo Luca?"
"Vengo con te".

Andiamo al ristorante dell'azienda.
"Cosa prende?" chiede gentile il cameriere.
"Un insalata di pollo" dico.
"Signor Smith e lei?" chiede.
"Salmone affumicato e zucchine grazie".

Dopo poco arriva Alice. La chiamo e le chiedo di sedersi con noi.
Pranziamo tranquillamente.
"Mi avvio in ufficio" dice Rayan.
"Si ti raggiungo dopo" mi da un lieve bacio.

"Come vanno le cose?" chiedo.
"Male" confessa.
"La cosa più dura è incrociarlo tutti i giorni qui, la sua indifferenza mi uccide" sospira.
"Ma cosa è successo?"
"Non lo so, è cambiato dalla sera alla mattina. Ha detto che lui non è fatto per le relazioni" dice scacciando via le lacrime dagli occhi.
"Ti va di andare a prendere un gelato?"
"Si ho ancora mezz'ora di pausa".
La prendo sotto braccio e ci incamminiamo alla gelateria qui fuori.

"Eccomi" dico rientrando nell'ufficio di Rayan.
"Dove sei stata?" dice sollevando la testa dai documenti che sta leggendo.
"Alla gelateria con Alice"
"Capisco"
"Vieni qui" dice facendomi segno di andarmi a sedere sulle sue gambe.
"Mi siedo" butto un occhio sullo schermo del suo pc.
È un sito di immobiliare.
"Scegliamo casa nostra" dice.
"Mi giro a guardarlo" sono sorpresa.
"Cosa hanno le altre che non va?" chiedo.
"Voglio una casa tutta nostra, arredata a modo tuo" dice sognante.

"Ti amo"

Il migliore amico di mio fratello... Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora