Capitolo 32

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Rayan

Ho dormito pochissimo stanotte, siamo rientrati tardi e la sveglia è suonata troppo presto.
Guardo l'orologio sono le 6.45. Mi alzo a fatica.
Entro in bagno, mi spoglio e mi butto sotto il getto d'acqua calda, spero che questa doccia mi rigeneri un pó. Oggi ho una riunione importante, devo essere in forma.

Esco di fretta dal bagno. Sul letto ci sono  pantalone e la camicia perfettamente stirati da Ester.
Cosa farei senza di lei.

"Buongiorno Rayan" mi dice mentre mi versa una tazza di caffè bollente.
"Buongiorno a te Ester".
"Cosa vuoi per colazione?" chiede premurosa.
"Nulla non ho fame".
Mi guarda con aria contrariata, ma saggiamente decide di non dirmi nulla.
"Torni per cena?" mi chiede.
"Si, a più tardi" dico uscendo dal mio appartamento.

Entro in ascensore. Mi guardo allo specchio.
Ho ancora il mio fascino, devo ammettere.

Nel parcheggio c'è l'autista che mi aspetta con la Range Rover.
"Buongiorno signore"
"Buongiorno Travis"
"Ci sono novità"? chiedo
"Tutto tace, lei è giá all'azienda, l'abbiamo seguita da casa" dice
"Ben fatto, andiamo".

Arrivo in azienda.
"Buongiorno Alice" anche lei ha l'aria assonnata.
"Buongiorno signor. Smith" dice.
Inarco un sopracciglio. "Signor. Smith?" domando.
"Scusami Rayan è l'abitudine, la nuova stagista è arrivata ed è nel suo ufficio, quarta porta dopo l'ufficio di Mark" dice.
"Grazie, appena puoi mi porti un caffè" dico andando verso l'ascensore.

La porta del mio ufficio è aperta. Strano.
Entro e ci trovo una ragazza seduta su una delle poltrone.
Mi schiarisco la voce, lei si volta, mi guarda e scatta in piedi.
È una ragazza dai capelli corti neri, molto magra e ha un paio di grandi occhi verdi, sembra una dodicenne.

"Buongiorno Signor. Smith, sono Mary" dice sorridendo.
"Buongiorno, cosa ci fa nel mio ufficio?" chiedo.
"Non sapevo quale fosse il mio" dice mentendo.
"Alice mi ha detto di averla accompagnata al suo ufficio" dico.
Lei diventa viola.
Squilla il telefono, le passo di fianco per rispondere.
"Pronto".
"L'hai vista?" chiede Tom.
"Si adesso".
"Ho scoperto anche io delle cose, una mia vecchia conoscenza a cui ho fatto favori allo studio di Andy, mi ha detto un paio di cose, ci vediamo a pranzo" attacco.
"Vieni te lo mostro, così non lo dimentichi" dico.
Prendo una cartellina e gliela consegno.
"Qui c'è tutto quello che deve svolgere oggi"'dico uscendo dall'ufficio.
Lei mi segue in silenzio.
"Eccolo qui, sulla porta c'è scritto ufficio stage, non ti sarà difficile trovarlo la prossima volta" dico
"Rayan se non so fare qualcosa, mi aiuti?" chiede toccandomi il braccio.
"Sono il Signor. Smith e data la lettera di raccomandazione encomiabile credo sei capace di svolgere lavori di cancelleria" dico andandomene.

Ritorno al mio ufficio. Mi siedo alla scrivania e prima di iniziare a lavorare mi collego su whatsapp:
R: Buongiorno amore♥️
scrivo alla mia fidanzata.

Mi immergo nel lavoro. È quasi ora di pranzo. Controllo io telefono nessuna risposta da Ariel.
La chiamo.
"Pronto" mi risponde una voce dall'oltre tomba.
"Hei dormigliona"
"Buongiorno, che ore sono?" chiede sbadigliando.
"Quasi l'una" dico.
"L'una?? Avevo messo la sveglia alle 10" dice urlando.
"Ci vediamo oggi?" mi chiede.
"Non ti prometto nulla, ho molto lavoro" dico.
"Va bene, ora mi alzo, a dopo" dice e stacca.

Bussano alla porta del mio ufficio.
"Avanti" dico severo pensando sia Mary.
"Hei amico, andiamo?" dice Tom.
Mi alzo e uscendo chiudo l'ufficio a chiave.

"Il mio informatore mi ha detto che Andy ha falsificato la lettera di ammissioni, per renderla appetibile ai nostri occhi" dice Tom.
"Questo l'avevo capito" dico.
"E che l'iniziativa è stata di Sam, diciamo che loro si aspettano che tu tradisca Ariel con Mary" dice ridendo.
"Ah e potevano impegnarsi di più, invece di mandarmi una dodicenne" dico ridendo.
"Quello che non so è il tornaconto di Andy qual'è"? dice Tom serio.
"I miei uomini stanno prendendo informazioni appena sapró ti informo"
"Ordiniamo ho fame".
"Semrbi tua sorella" dico ridendo.

Rientriamo in ufficio. Alice è in sala caffè chiacchierando con Mary.
Entriamo io e Tom per prendere un caffè.
"Così si lavora" dico.
"Scusi vado subito nel mio ufficio" dice dileguandosi.

"Sei troppo duro" dice Alice.
"Non hai idea di quanto lo saró con questa ragazza".
Guarda Tom perplessa.
"Credimi Alice, non ti fidare di lei" dice Tom.

"Andiamo altrimenti faremo tardi alla riunione"dico ed usciamo dalla sala caffè.

Usciamo dalla sala riunioni, sono al settimo cielo siamo riusciti a concludere un affare dopo anni.
La prima cosa che mi viene da fare è dirlo ad Ariel.
Entro nel mio ufficio.

"Salve Signor. Smith"
"Salve Signorina Adams, come posso esserle d'aiuto?" chiedo avvicinandomi a lei.
"Ho un problema alle labbra, puó controllare?"
La afferro per la vita e incollo le mie labbra alle sue.
"Stavo per chiamarti" le dico baciandola.
"Mi mancavi e sono passata con Nicole"
"Abbiamo concluso l'affare con quegli imprenditori messicani" dico felice.
"Ma è fantastico, dobbiamo festeggiare" dice.
"Sono orgogliosa di te"
"So io come festeggiare" dico chiudendo a chiave l'ufficio.
"Stavolta ti anticipo"
La guardo incuriosito. Si toglie la pelliccia e sotto ha solo l'intimo.
Mi avvicino e la bacio.
"Non abbiamo tanto tempo" sussurra sulle mie labbra.

La sollevo e l'appoggio sulla scrivania. Le bacio il collo lentamente. La sento ansimare e muoversi.
"Shhh" le sussurro baciandole il collo.
La stendo sulla scrivania, le sfilo le mutandine.
Mi faccio spazio tra le sue gambe, il mio posto preferito in questo mondo.
Sollevo dolcemente le sue gambe sulle mie spalle e inizio a muovermi lentamente.
La vedo ansimare e gemere di fronte a me.
Inizio a muovermi sempre più forte, avanti e dietro.
La abbasso le gambe mi stendo su di lei, muvendomi sempre più forte.
"Ti amo " ansimo sulle sue labbra mentre esplode il mio piacere e poi il suo.
"Ti amo" sussura sfinita.

Ci rivestiamo velocemente e usciamo dall'ufficio.
"Signor. Smith " una voce mi ferma.
Ariel si volta, la vede.
"Mary lei è la mia fidanzata Ariel" dico.
"Piacere" dice Mary.
"Hai un viso familiare" dice Ariel.
È la cugina di quel coglione vorrei dirle.
"Ho finito posso andare?" chiede Mary
"Si vai" dico freddamente.
"A domani, ciao Ariel" dice andandosene.

"Gelosa?" le chiedo.
"No mi fido di te" dice.
"Andiamo ho un'altra sorpresa per te" mi dice.

La seguo incantato chissà cosa ha in mente.

Il migliore amico di mio fratello... Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora