CecilSono sempre stata la più piccola della famiglia, quella che aveva bisogno di protezione, quella che doveva faticare il triplo per raggiungere qualcosa. Nonostante i miei innumerevoli sforzi; ciò che facevo non era mai abbastanza. Ero sempre un gradino più in basso rispetto agli altri, ma soprattutto ero più in basso rispetto alle mie sorelle.
Voglio bene a Danielle e Regina: sono le uniche persone più importanti della mia vita insieme a mio padre.Ma a volte... Quella sensazione di odio che nutro per me stessa si accentua di più, facendomi vedere tutto nero. Non ho mai capito perché più facessi del bene, più ricevessi lo schifo in cambio. Vanno tutti avanti, tutti tranne io... Io e Dre. L'ho conosciuto il primo giorno del college. Si era dimostrato premuroso e gentile, ma in realtà mi stava usando e basta.
Voleva compiacere Lillian, la figlia del precedente rettore.Era innamorato di lei, anzi, credo che lo sia tutt'ora. Ci ero cascata come un pera cotta, ero rimasta male e delusa. Credevo di piacergli, ma mi sbagliavo.
Qualche settimana dopo, lui è venuto a chiedermi scusa: <ho sbagliato. Non meritavi quello che ho fatto, mi dispiace>, era questo quello che diceva. Gli avevo creduto, nonostante la riluttanza. Ma non avrei mai e poi mai pensato, che da lì in poi i miei sentimenti per lui si potessero rafforzare.Mi stropiccio gli occhi e sbadiglio, risvegliandomi dal sonno. Giro il capo verso la sveglia e noto che sono le sette e mezza. Alle nove ho la prima lezione, se non mi sbaglio è biologia. Mi alzo dal letto e scosto le coperte, per scendere senza fatica. La mia camera ha un aspetto estivo, quasi: è di un giallo pastello e il mio letto è enorme, si trova nella parete a destra, davanti c'è la cabina armadio. C'è anche un bagno e una scrivania.
Vado al bagno per farmi una doccia rapida e, quando finisco mi asciugo i capelli; sono diventati più lunghi, mi arrivano a metà schiena. I miei capelli di solito sono ricci, ma non a piccoli boccoli, sono più onde. Mi trucco leggermente, mettendomi il mascara e un po' di fard. Giusto per coprire qualche piccola imperfezione.
Torno in camera e inizio a scegliere i miei vestiti.
Da quando provo dei sentimenti per Dre, cerco di apparire sempre più bella.Mi vestivo bene pure prima, ma lui ecco.. Mi ha spinta un po' di più. Prendo una gonna lunga bianca, che arriva fino al ginocchio e di sopra metto un top grigio chiaro, con le bretelline sottili; assomiglia a quelle canotte in raso e pizzo che si usano per dormire.
Ai piedi invece, metto delle scarpe bianche sportive.
Quando sono pronta esco dalla camera e scendo le scale.
Adesso Regina vive con Jordan. A dirla tutta la sento un po' la sua mancanza a casa, ma d'altronde merita anche lei un po' di felicità.Danielle vive ancora con me, ma in fondo lo so che vorrebbe convivere con Sebastian; non lo fa' solo perché non vuole lasciarmi da sola. Da una parte lo apprezzo, dall'altra mi sento un po' in pena. Scuoto la testa per evitare certi pensieri e bevo un po' di caffè, già pronto.
<Buongiorno>. Danielle scende le scale, impeccabile come sempre.
<Giorno>, rispondo. Lei indossa un jeans strappato nero e di sopra porta un top in pizzo. Ci scommetto che Sebastian uscirà fuori di testa, non appena la vedrà.Magari ottenessi lo stesso effetto con Dre. Si vede chiaro e tondo che non gli piaccio in quel senso, e non so che fare. Nella testa gli ronza solo un nome: Lillian.
Per quanto mi sforzi di essere più carina, non funziona.
<Dormito bene?> le chiedo, bevendo un altro sorso di caffè.
<Si. Avevo pensato di invitare Sebastian e Dre qui da noi, stasera.> Cerca di capire una mia reazione.<Va bene>, dico neutra. Non voglio che si preoccupi per me, già ieri a casa di Regina si erano infastidite dal comportamento di Dre, non voglio creare altri casini. Per evitare di continuare la conversazione, decido di andare a prendere la tracolla e metto dentro il telefono, che era sul tavolo. <Ci vediamo dopo> annuisce e io chiudo la porta. Oggi ha lezione più tardi Danielle; mentre Regina dovrebbe essere già li con Jordan.
Mi piacerebbe anche a me andare a convivere, solo che non ho nessuno con cui farlo.
Arrivo con la mia macchina al campus e parcheggio nel vialetto.
Quando scendo noto che ci sono parecchi ragazzi che mi fissano, ma cerco di non farci caso: è così da sempre. Prendo la tracolla e chiudo la macchina, per poi incamminarmi verso l'edificio.
Sto per salire i gradini, quando ad un tratto mi sento chiamare da dietro. Mi volto e sorrido, vedendo Dre. <Ehi>, lo saluto.
Smette di fumare la sigaretta e la getta a terra.Oggi è più bello del solito. Indossa un pantalone militare com sopra una canotta bianca attillata. I suoi capelli marroni sono sparati in aria e i suoi occhi verdi mi guardano neutri.
Chissà se ha notato come mi sono vestita. Mi bacia le guance e io mi alzo sulle punte dei piedi per ricambiare: è molto alto.
<Sei sola?> chiede serio.
<Si>, dico confusa. A volte è capitato che lui dimostrasse una sorta di protezione nei miei confronti; non una protezione da ragazzo geloso, ma una di... fratello.Sono proprio senza speranza.
<Non devi stare da sola, ne abbiamo già parlato.> Alzo gli occhi al cielo. Perché deve sempre vedermi come una bambina indifesa? Lo fanno tutti ed è irritante. <Non mi trattare da bambina, Dre. Non lo sono.> Mi giro e proseguo per la mia salita, mentre lui mi segue da dietro. <Non ti tratto da bambina>, risponde seccato.
<Invece si. Sia tu che le mie sorelle, non fate altro.> Sbuffo ed entro nell'edificio.Mi fa piacere che si preoccupi per me, ma vorrei che lo facesse con dei sentimenti; non per del semplice affetto. Sento che inspira di scatto e mi segue fino agli armadietti, in fondo al corridoio. <Tu sei più sensibile.. Come posso dire.. È più facile che qualcuno ti prenda di mira.> Mi volto sconvolta dalle sue parole. Mi ha dato della debole?.
Solo perché non vado in giro con dei coltelli? Come Lillian?.
<Mi dispiace per recarti disturbo, ma io non sono Lillian. Se cerchi la ragazza cattiva, be'.. Quella non sono io.> Al nome Lillian sobbalza, come se fosse sorpreso.Mi guarda incerto, per poi irrigidire le spalle. <No, non lo sei.> Inspira e si passa una mano sul collo. Non posso non sentirmi offesa, perché so che a lui basta solo il suo nome, per farlo capitolare. <Vado a lezione>, dico sospirando. Mi volto e con sguardo basso, vado via.
Mentre lui resta lì. Immobile.
Angolo autrice
Ho appena scritto un'altra storia, si chiama il Male in Te. Se vi va dategli un'occhiata, ho già pubblicato i primi dieci capitoli. Seguitemi sulla pagina Instagram Car_mine01 per restare aggiornate.
Un bacio.

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Cecil
ChickLitCecil McQueen è l'ultima della tripletta, la gemella minore, quella più sensibile e dolce delle tre. Avendo un cuore grande, è abituata a fare del bene alle persone. Ma in cambio riceve odio o sentimenti non ricambiati. È innamorata di Dre Wright:...