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Cecil

Sono irrequieta da ieri. Quella chiamata mi ha frastornata, perché ho paura che sia la ragazza di ieri; quella che cercava Dre.
Ha detto che non è una sua ex, ma mi vengono dei dubbi lo stesso. Lui ha il brutto vizio di innamorarsi delle donne sbagliate, soprattutto delle pazze.
<Mi stai ascoltando?> chiede, Regina, mentre beve il caffè.
No, non lo stavo facendo.
<Si>, rispondo.

Mi guarda come se la sapesse lunga. <Cosa ho detto allora?>. Va bene, mi ha scoperta.
<Non lo so.. Scusa>. Sospiro.
<Che succede?>. Non voglio raccontarle di quella ragazza, non ancora almeno.
Conoscendola andrà direttamente da Dre e le dirà tutto. <Nulla, sono solo un po' stanca.> Mi guarda storto.
<Non ti credo, ma farò finta di nulla>, commenta, facendomi l'occhiolino.

Qualche ora dopo, sono nei corridoio del campus. Devo prendere un libro nell'armadietto. Metto il codice di dopo apro l'anta.
Sto per prendere il libro, quando all'improvviso trovo una foto, vicino al libro.
La prendo e vedo che nella foto ci sono Dre e Lillian. Per poco il mio cuore non scoppia, per la tristezza. Ha uno sguardo felice e sorride, guardando lei.

Non ha mai avuto quello sguardo con me. Sospiro e giro la foto; c'è una scritta. 'Guarda quanto erano felici', dice la scritta.
Ma che diavolo?..
Qualcuno ha messo questa foto apposta nel mio armadietto, volevano che la vedessi.
Mi guardo intorno, ma non vedo nessuno.
Prendo la foto e la metto nella borsa, per poi chiudere l'anta con un colpo.

<Che succede?>. Mi volto all'improvviso e vedo la fonte dei miei problemi: Dre.
<Nulla... Stavo.. Prendendo il libro>. Deglutisco, sotto il suo sguardo confuso.
<Sicura?> domanda, perplesso.
Annuisco con veemenza e lo supero. Non ho voglia di parlare con lui al momento. L'immagine di lui con Lillian è vivida nella mia mente, non va' via.
Faccio qualche passo, ma poi lui mi tira dal gomito.

<Che hai? Non mentire>, mi scongiura. Non voglio litigare, non ancora.
<Non mi va' di dirtelo per ora. Scusa>. Non si aspettava queste parole, è evidente.
Mi molla il braccio e mi lascia andare via, ancora incerto e deluso. Ogni maledetta cosa, mi fa' ricordare lei.. Lillian.
Detesto tutto questo.
Per ogni passo che faccio, lei è sempre lì, pronta per ricordarmi quello che sono stati.

Sentirsi la seconda, forse pure la terza, fa' schifo.
Quando finiscono le lezioni, non vado in mensa. Voglio stare da sola, per una volta.
Prendo qualcosa alla macchinetta: un pacchetto di patatine, ed esco fuori.
Mentre scendo le scale, vedo di nuovo quella ragazza di ieri: la ragazza dark.
Mi avvicino e la guardo, stringendo gli occhi.
<Piantala di guardarmi così. Non fai paura>, dice, senza guardarmi.

Certo che è davvero sfacciata!
<Infatti fai paura tu>, le rispondo, all'istante.
Mi guarda storto e io le faccio un sorriso finto.
<Ti è piaciuta la foto?> Chiede, con un sorrisetto impertinente.
È stata lei? Ma non è di questo college, come è entrata?.
<Perché?> chiedo.
<Cosa?>. Fa' finta di niente.
<La foto.. Perché me l'hai fatta vedere?>. Sogghigna e io stritolo il pacchetto di patatine.

<Perché sei stupida. Non ti rendi conto di quanto sei patetica, perciò ti ho fatto vedere direttamente la fonte del tuo dolore: Dre e Lillian.> La conosce, quindi. Perfetto.
<La conosci?>. Faccio un passo indietro e lei si accende la sigaretta. <Si, purtroppo>. Da come ne parla sembra che la detesti.

Qualcosa mi dice che loro tre si conoscevano molto bene.
<Come?>. Decido di avvicinarmi, quindi mi siedo accanto a lei.
Mi guarda con una faccia imperscrutabile. <Lui non tu ha detto nulla di me?>, intende Dre.
Scuoto la testa e lei ride amara.
<è il solito, alquanto pare>. Mi fissa un attimo, per poi dire: <sono la cugina di Lillian>. Non ci posso credere.. Sono davvero sfigata. <Ci mancava solo questa> bisbiglio, non facendomi sentire.

<No, tranquilla. Non stavamo insieme io lui. Ci odiamo in realtà, e poi a me piacciono i tipi rammolliti, non lui, lui è un coglione>, sogghigna e io tiro un sospiro di sollievo.
<E poi odio pure Lillian. Era una stronza>. Mi sta già più simpatica, ora. Le sorrido e le porgo la mano. <Sono Cecil>, mi presento.Guarda la mia mano con riluttanza, ma poi la stringe.
<Rebecca>. Ha una presa salda, da vera donna.
<Voglio che tu stia attenta, Cecil. Dre, ti farà soffrire>. Non capisco perché mi metta in guardia.

Lo fa' per me o, per fare un dispetto a lui?. <Lo so già>, rispondo secca.
Butta la sigaretta e si alza.
<Hai detto che qualcuno lo salutava la scorsa volta, chi era?> scuote la testa e si passa una mano nei capelli neri.
<Non è importante>, dice, guardandosi intorno.
<Ci vediamo Cecil> mi fa' l'occhiolino e poi scompare dalla mia visuale, andando via.

Tutto questo mistero mi dà i  nervi.
Aspetto seduta sulla panchina ancora un po', ma ad un tratto ricevo una chiamata: è Dre.
Rispondo con riluttanza.
<Ehi>, inizio io.
<Dove sei?> Domanda.
<Nella panchina, qui fuori.> prende un respiro profondo. Sembra preoccupato. <Arrivo>, risponde. Che sappia anche lui di Rebecca? No, non credo.
Non mi ha mai vista con lei, perciò, perché questa ansia?.

Dopo circa cinque minuti, arriva e si siede accanto a me, come se non fosse successo nulla.
<Tutto bene?> gli chiedo, perplessa. Non mi guarda negli occhi, ma annuisce.
Ok, questa situazione è strana.
<Mi stai nascondendo qualcosa, Dre?>. Si gira di scatto e fa' una smorfia infastidita.<No, smettila con queste paranoie>, risponde rude e glaciale.
Sussulto al tono freddo e senza pensarci due volte, mi alzo.
<Dove vai?> Chiede, allarmato.

<Lontano da te. Quando ti passerà la rabbia ingiustificata, sai dove abito>. Sono fiera della mia risposta. Sto cercando di non dipendere da lui come facevo prima; ogni cosa ruotava attorno a lui, al suo interesse, a quello che gli piace. Ma quello che piace a me? Dove si trova?
Lo sento sbuffare, quando gli volto le spalle.
Quando vado via, scopro che non mi rincorre.

Andava tutti bene, perciò cosa diavolo è successo per fargli cambiare umore così facilmente?. Qualunque cosa sia stata, ogni scusa è buona per prendersela con me.
Ma prima o poi se ne renderà conto che, non sono più la vecchia Cecil.

Angolo autrice.

A domani ❤

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