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Cecil

Aspetto che Dre esca dal tribunale, e quando vedo la porta  aprirsi, mi avvicino di colpo vedendolo uscire in tutto il suo splendore. <Dre!> Lo richiamo, con voce intrisa di felicità.
Lui mi sorride, accelerando il passo, fino ad arrivare ad un centimetro da me e abbracciarmi.
<È finita>, sospira, distrutto da tutta questa situazione.
<Si, è finita. Siamo liberi>.

Sono molto contenta di questo risultato, di come ci siamo liberati di quell'enorme peso chiamato Lillian.
Tutto è andato per il verso giusto, tutto, e finalmente possiamo viverci la nostra relazione in pace, senza nasconderci più.
Mi stacco dal suo abbraccio lentamente, per poi guardarlo negli occhi e trasmettergli tutta la mia gioia. <Quando dicevo che volevo passare tre giorni con te in camera mia non scherzavo, perciò preparati>, mi rivela, sogghignando.

Oh no  preoccuparti per quello Dre, anche io voglio passare tre giorni con te.
<Tutto bene quel che finisce bene, no?> Esclama Regina, portandoci a voltare lo sguardo verso la macchina.
<Si, tutto bene quel che finisce bene. Finalmente>, ridacchio, togliendomi un enorme peso dal petto. <Lillian è stata portata in prigione, ma io mi assicurerò di vederla marcire dietro le sbarre> annuncia, Danielle, andando accanto a lei.

Esatto, non vogliamo che ci siano altri intoppi stavolta.
<Grazie a tutti voi, sul serio.> non sarei mai riuscita ad uscire dal mio periodo buio senza le mie sorelle e Dre.
Persino Mason ci ha aiutato; ha fatto del suo meglio per minacciare Francis con gli altri, li ha portati al suo bed and break fast, che distava a un bel paio' di ore da Seattle. <Mia cara, volevamo toglierci tutti dalle scatole mia cugina> annuncia Rebecca, arrivando mano nella mano con Matt.

<Esatto, ci siamo tolti una scopa dal culo>, commenta, facendoci scoppiare a ridere, Matt.
Ed eccoci qui, tutti riuniti con i propri ragazzi, insieme come una coppia.
Ad un tratto ricevo una chiamata sul telefono da parte di Mason, quindi mi allontano un attimo per rispondere, mimando a Dre che è "Mason".<Pronto?> rispondo, sorridendo a Dre che mi fissa con il broncio.
<Ciao Cecil, volevo salutarti: sto partendo per New York>.
Cavolo, non mi aspettavo una sua dipartita, non adesso che avevamo più tempo per divertirci. <Oh, credevo che restassi qui, ancora per un po'>, gli confido.

<Ho un bel po' di cose da fare. Ho voglia di viaggiare come ero abituato a fare, e chi lo sa... Magari incontrare nuove persone.>Glielo auguro, voglio che gli capiti il meglio; avere una ragazza al suo fianco potrà giovargli.<Va bene allora. Ti auguro il meglio> rispondo, sorridendo di cuore.
<Anche io a te, Cecil>, mi informa, con un tono profondo.
Probabilmente sono una codarda per non avergli chiarito che io non provo niente per lui, ma credo che infondo lo sapesse già.
Non ho mai guardato nessuno, come guardo Dre.

Chiudo la chiamata, rivolgendo poi il mio sguardo al ragazzo che mi fa battere il cuore come un tamburo. Non vedo l'ora che sia stasera, così per restare sola con lui. Qualche ora più tardi siamo in casa mia, tutti nel soggiorno che chiacchieriamo spensierati e felici.
<Quando vuoi possiamo andare>, sussurra al mio orecchio, Dre.
Annuisco, facendomi baciare la fronte da lui.
Mi alzo dalle sue gambe, mentre gli altri mi chiedono dove andiamo.

<Io starò per tre giorni da lui al dormitorio, non preoccupatevi di niente; mi porterò tutto quello di cui necessito per tre giorni> avviso, Danielle, che mi guarda sospettosa. Alla fine si arrende anche lei, concedendomi la sua fiducia. <Vai, sei grande ormai>.
Abbiamo fatto un bel passo avanti, se lei mi lascia andare in pace senza tartassarmi come al suo solito.

Le sorrido grata per questa sua opportunità, andando poi verso le scale, salendo di fretta.
Dre resta giù, mentre io preparo uno zaino con dentro alcuni vestiti e l'intimo.
Lo spazzolino lo metto dentro una busta di plastica, e poi lo infilo nell'altra cerniera.
Non appena finisco di preparare il 'tutto', metti di nuovo le scarpe e poi scendo giù.
<Che hai messo lì?> Mi chiede, il castano, guardandomi con quei suoi occhi verdi.

<Il necessario>, lo informo, prendendolo per mano come se lo facessi da una vita.
<Ci vediamo>, saluto tutti, uscendo con Dre sotto una marea di fischi e applausi.
Neanche ci fossimo sposati!
Che esagerati!
Saliamo in macchina, e durante un cambio e l'altro, Dre, lascia la mano sulla mia coscia, permettendomi di accarezzarla di tanto in tanto.
<Dre, tu non hai fratelli? Non me ne hai mai parlato> rifletto, guardandolo concentrato sulla strada.

<Sono figlio unico>, rivela.
Forse un po' me l'aspettavo, non mi ha mai rivelato nulla dei suoi fratelli, quindi questa suo silenzio mi portava a pensare che non li aveva forse.
<E ti pesa? Nel senso vorresti aver avuto qualcuno al tuo fianco?> Chiedo, incuriosita.
Lui fa spallucce, pensandoci su per parecchio.
<Forse, se avessi avuto un fratello maggiore avrei fatto meno sbagli. Sarei stato un Dre buono e giusto che non correva dietro alle ragazze sbandate e faceva cavolate>.

Se non ci fossero state le mie sorelle, probabilmente oggi non sarei così; non sarei la Cecil buona e gentile che tutti conoscono: sarei piena di rabbia e delusione verso mia madre.
Ma, per fortuna ci sono le mie sorelle, che nel bene e nel male erano sempre affianco a me, pronte per sorreggermi nei momenti in cui ero in prossimità di cadere.
<Ma non saresti il Dre di ora, non mi avresti conosciuta>.
A quelle mie parole, lui, si volta.
I suoi occhi verdi si immergono nei miei, facendomi sentire tutto il suo calore.

<Hai ragione, non ti avrei conosciuta>, sussurra, con un sorriso dolce e mesto di tristezza.
Lo so che si starà colpevolizzando per il modo in cui mi ha trattata in passato: le bugie, il modo in cui mi ha usata e anche il bacio che ha dato a Lillian davanti a me.
Probabilmente dovrei dirgli che ormai è passato, ma non ci riesco. Il dolore per quei momenti c'è ancora, e fa anche fatica ad andarsene a volte.

Sto andando avanti però, sto provando a dimenticare quello che è successo tra di noi.
Perché alla fine, io ho proprio voglia di creare un noi.
Un noi anche in futuro.




CecilDove le storie prendono vita. Scoprilo ora