Dre
<Hai capito quello che devi fare? Vero?> Domando a Francis, guardandolo con circospezione.
<Si, fingerò con Lillian fino al processo, durante la seduta con il giudice esporrò i veri fatti, accusandola> dice, con un volto triste ma serio.
Sono contento che abbia capito che non lo ama, a qualcuno toccava dirglielo.
<Senti bene, avvocato. Se ti azzardi a fregarci giuro su Dio che ti disintegro, hai capito?> Lo minaccia, Matt, facendoci alzare gli occhi al cielo.Questo ragazzo è pieno di rabbia, spero che con Rebecca sia diverso.
Me lo auguro.
<Ho capito, non c'è bisogno che mi minacci> lo avvisa, Francis.
<Molto bene, allora il nostro lavoro è terminato qui. Andiamo ragazzi> sospira, Mason.
Usciamo fuori, ma prima che io chiuda la porta mi volto di nuovo verso il ragazzo sconvolto, seduto sulla sedia. <Meriti di meglio per te stesso, io sono riuscito a trovare ciò che mi fa bene e che mi rende migliore. Ci riuscirai pure tu.>Non mi guarda, ma so che sta ascoltando le mie parole al momento.
Non aspetto una sua risposta e dopo chiudo la porta, lasciandolo nel suo appartamento, anzi, nella sua camera di Bed and Breakfast.
Una volta in macchina, tra me e Mason avviene una conversazione sul suo passato.
<Ho conosciuto Matt in carcere, tra noi si è creata una sorta di sintonia; forse per eravamo entrambi sbandati e cazzoni> ridacchia, ricevendo una botta sulla spalla da Matt.<Ma devo essere onesto, lui è cambiato un po'>. Ah si? E prima com'era allora?
Era anche peggio?
<Qualcuna... L'ha cambiato> ammicca verso di lui, che alza gli occhi al cielo. <Una certa Rebecca, eh...?> Lo sfotte pure Jordan. Alla fine è quello che succede sempre, no? Gli uomini cambiano solo per una donna, quella che amano.
<Da quanto state insieme?> Gli chiedo, leggermente curioso.
Matt guarda fuori dal finestrino e poi risponde, perso nei ricordi: <Tre anni>.
Ha uno sguardo insolito sul viso, uno sguardo perso ma perso in un senso positivo.<Come vi siete conosciuti?> Chiede Jordan. Francis sospira come se stesse trasportando un peso importante sulle spalle.
<In un pub, eravamo entrambi ubriachi fradici e lei era lì, mi ascoltava come non ha mai fatto nessuno e mi rimaneva accanto mentre affondavo sempre di più>. Sorrido, guardandolo con un espressione felice.
<Colpo di fulmine?> Domanda, Mason, divertito.<No, assolutamente no. Mi stava sul cazzo all'inizio, a vicenda ci stavamo sul cazzo>, scoppia a ridere, in una risata pulita e roca.
Si vede che ci tiene molto a lei.
<Ma poi è scoppiato l'amore!> Lo sfotte, Jordan, portandolo a dargli una pacca sulla spalla.
<Si, comunque poi si. Non avete idea di quanto abbiamo litigato all'inizio cazzo> sospira, ripensando ai loro litigi.
<Litigare è normale in una coppia, te lo dico io che litigo con Cecil costantemente>. Non appena finisco di parlare mi rendo conto di quello che ho detto, dandomi una manata mentalmente.Sono un coglione disperato.
I ragazzi mi prendono in giro scoppiando in un boato e un urlo divertito. <Ti sei fregato da solo, coglione> mi urla Jordan, divertito. Si lo so, me ne rendo conto da me. Ma è inevitabile: sono sempre insieme a lei bene o male, la penso sempre e quando mi è accanto divento pazzo.
Ormai per me è come se fosse la mia ragazza, anche se non gliel'ho detto chiaramente.
E non vedo di dirglielo, averla completamente per me.
Ma prima dobbiamo toglierci questo masso enorme dal nostro percorso, ovvero Lillian.Non vedo l'ora di rivederla.
Il viaggio di ritorno dura due ore, due ore che passiamo nel chiacchierare di cose stupide e futili. Quando arriviamo di fronte alla casa di Cecil da lì escono le sorelle e Rebecca, che avanzano verso di noi.
<Com'è andata?> Domanda Cecil, abbracciandomi stretto.
<Bene, è dalla nostra parte> le spiego, accarezzandole i capelli.
Ci scostiamo un attimo per vedere gli altri e sorridiamo, guardando tutte queste coppie.Rebecca abbraccia Matt e lui la stringe come se fosse la cosa più importante della sua vita, lasciandole un bacio sulla fronte.
Jordan prende in braccio Regina che se lo sbaciucchia tutto, mentre Sebastian e Danielle parlano con Mason.
<Ti sono mancata?> Chiede, guardandomi con quei occhioni grigi.<Si>, annuisco, spostandole una ciocca di capelli dietro l'orecchio.
<Pure tu sei mancata a me>, dice, lasciandomi un bacio sulle labbra, un bacio che dura troppo poco. Vorrei chiuderla nella mia stanza, restare con lei per una botta intera. <Voglio stare con te stanotte... > Le sussurro, ad un soffio dalle sue labbra.
Sento il suo cuore che batte contro il mio petto, perciò la stringo ancora di più vicino a me.
Struscio il mio naso contro il suo, sentendo il suo fantastico profumo fruttato.<Vieni da me, stanotte>, la supplico quasi, con un tono caldo. La sento sospirare con il cuore a mille, un cuore in gola.
Annuisce, sospirando velocemente: <si, voglio dormire con te>, sussurra, avvicinandosi alle mie labbra per lasciarmi un altro bacio. <Davvero?> Le lascio un altro bacio, continuando ad appoggiare le mie labbra alle sue morbide. <Si>, risponde, stringendomi le guance tra le sue mani.Qualche minuto dopo siamo tutti in casa a chiacchierare con calma e a rilassarci, dato che spesso non lo siamo.
<Si, comunque siamo curiosi di sapere come è nato il vostro grande amore, si il vostro> dice Regina, indicando Matt e Rebecca che sbuffano in sincronia.
<Non c'è stato un momento preciso, è stato un sentimento che è cresciuto con il tempo. Anche perché all'inizio noi due non ci sopportavamo>, spiega, Rebecca, guardando il suo ragazzo con occhi sognanti.<Che facevate?> Domanda Cecil, mangiucchiando una patatina sulle mie ginocchia.
<Be' ti racconto un episodio: una volta eravamo ad una festa e lui era ubriaco, ha inizia a dire cose cattive sul mio conto, facendomi imbestialire. Perciò io senza pensarci due volte gli ho dato uno schiaffo degno di nota> si decanta, facendo scoppiare a ridere le ragazze.
<Ero ubriaco comunque>, prova a difendersi Matt, anche se non ci riesce bene.<Sarai pure stato ubriaco ma questo non ti aiuta, mio caro>.
Trascorriamo un pomeriggio tranquillo, ma durante tutto il tempo io non ho fatto altro che pensare a me e Cecil in camera da letto, da soli.Che Dio me la mandi buona.

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Cecil
Chick-LitCecil McQueen è l'ultima della tripletta, la gemella minore, quella più sensibile e dolce delle tre. Avendo un cuore grande, è abituata a fare del bene alle persone. Ma in cambio riceve odio o sentimenti non ricambiati. È innamorata di Dre Wright:...