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Cecil

<Com'è andata con Lillian?> Gli chiedo, leggermente preoccupata. <Al solito modo: le ho detto che mi dispiace e che  sarei rimasto soltanto accanto a lei. Le ho detto una marea di cazzate>, commenta, sedendosi sul letto. Non sembra per niente dispiaciuto però, il ché è una cosa positiva per me.
Ciò vuol dire che non prova più nulla per lei.
Mi sdraio accanto a lui sul letto e dopo lo guardo con un sorriso in volto.

Alza un sopracciglio divertito, per poi voltarsi verso di me di profilo.
<Sembri contenta. Come mai?>. Bè, il fatto che lui finalmente abbia messo da parte quella strega per me, mi fa sentire al primo posto per una maledetta volta. Ho aspettato a lungo questo momento e finalmente è arrivato. Ho dovuto pregare tutti i santi, quasi.
<Sono felice che finalmente ti sia reso conto di chi è davvero lei. Alla fine dei conti mi hai sempre messa un gradino più in basso, e sapere che adesso sono in alto mi fa stare bene>, confesso, imbarazzata.

Il suo volto si scurisce, e conoscendolo starà di sicuro pensando a quanto sia stato stupido a farmi soffrire.
<Ho sbagliato, e l'ho detto un milione di volte. Ma forse non basterà mai del tutto>, sospira, dispiaciuto. Metto le mie mani sul suo volto e lo costringo a guardarmi con quelle pozze verdi. <Lo sai che ti ho perdonato, però vedi, a volte certi ricordi tornano e non è così facile metterli da parte... ma lo sto facendo, per te>. A quelle mie parole, il suo sguardo si addolcisce.

Strofina il naso contro il mio lentamente, quasi in una carezza. All'improvviso mi ritorna in mente il gioco di stamattina, perciò resto ferma.
Chissà fino a dove si spinge.
Se cede prima lui o io.
Spero che mi baci, così da poterlo prendere in giro per aver perso.
Guarda le mie labbra carnose, passandosi la lingua sul labbro inferiore.Stringo le cosce: quella vista è troppo eccitante per il mio povero corpo e cuore.

<Tutto apposto?> Chiede, sogghignando. Che bastardo, lo sa benissimo che mi fa un certo effetto, eppure non si risparmia.
<Si, alla grande>, confesso, trattenendo una risatina falsa.
Si morde il labbro inferiore e allora io impreco mentalmente.
La sta facendo apposta, lo stronzo. Mi alzo dal letto improvvisamente accaldata e mi soffio con le mani il viso.
<Uh, ma che succede? Prima non eri tu a tentarmi? Si sono ribaltate le situazioni vedo...> Commenta, divertito.

Ci sta proprio prendendo gusto a mettermi in difficoltà.
Che pezzo di merda.
Sento che si avvicina alle mie spalle, e in questo modo sento il suo pacco sul sedere.
Trattengo il fiato, soprattutto quando la sua lingua si mette a giocare con il lobo del mio orecchio sinistro.
Le orecchie sono il mio punto debole, maledizione!
Stringo le cosce e sospiro affranta: non potendolo toccare.
<Sei ingiusto... > Sussurro, con una voce per niente ferma.

La sua mano si intrufola sotto la mia scollatura, facendomi venire il batticuore istantaneo.
<Lo so...> Risponde, con voce roca e sensuale.
Abbandono la mia testa sulla sua spalla e lo lascio continuare a baciarmi il collo in maniera lenta e diabolica. <Ti piace? Ti piace essere... toccata>, sussurra, continuando il suo assalto giù per il collo.
Mi scappa un ansimo che gli fa arpionare le dita sul mio seno nel reggiseno.

Lo farei con lui anche adesso, ma so che non è il momento.
Se devo farlo con lui voglio che sia speciale, ma voglio anche sapere se i suoi sentimenti sono corrisposti. <Dovremmo fermarci, si... noi dovremmo. > Non riesco neanche a terminare la frase per quanto sono accaldata.
Non riesco a resistere.
Le sue dita si infiltrano dentro la coppa e toccano il mio capezzolo indurito.
Ansimo persa, facendogli continuare il suo assalto pericoloso.

<Dre...> Sussurro.
Morde la pelle del mio collo con foga, lasciandoci il segno probabilmente.
Sto perdendo il controllo, e credo anche che lui l'abbia già perso a giudicare dalla sua erezione premuta sul mio didietro.
Mi volto di scatto, e lo sbatto contro il materasso sedendomi sulle sue gambe.
Le sue labbra finiscono sulle mie in un bacio disperato, in uno di quelli passionali che fanno schioccare le labbra e le lingue.

Ansimo disperata e lui fa scendere la bretella del mio vestitino.
Siamo un insieme di corpi senza un freno ormai, non riusciamo neanche a respirare da quanto siamo presi nel bacio.
La sua lingua attorciglia la mia, per poi leccare il mio labbro inferiore. I miei seni ormai sono scoperti: lui mi ta tolto il reggiseno di fretta.
Gemo e tiro i suoi capelli, mentre le sue labbra finiscono sul mio capezzolo destro.

<Oddio... Dre!> Urlo, estasiata.
La sua mano sinistra finisce dentro le mie mutande, stuzzicando la mia carne bagnata, ormai scivolosa.
Grugnisce eccitato e io poso le mie labbra sulle sue, staccandolo dal mio seno.
Ho bisogno di sentirlo...
Lo voglio in tutto e per tutto.
Gemo sul suo collo e lascio che mi stuzzichi con le dita, giocando, tirando e andando avanti e indietro con le dita.

Mi procura piacere, un immenso piacere a cui io non riesco a non urlare.
<Mi vuoi sentire? Ti piace quello che ti faccio, vero? Sei una sporcacciona>, sussurra, al mio orecchio.
Si, lo sono. Ma soltanto con lui.
Non darò mai il piacere di vedermi così a nessuno, solo a te Dre. L'orgasmo monta dentro di me come una tempesta, facendomi contorcere e muovere frenetica sulle sue dita.

Mordo il suo labbro inferiore e urlo sottovoce, mentre lui mi guarda con occhi brillanti e lucidi; persi troppo nel piacere.
Vengo urlando e dopo mi accascio sul suo petto, nascondendo il volto nell'incavo del suo collo.
Ho bisogno di un attimo per riprendermi. <Merda, devo andare in bagno> sospira, toccandosi in basso.
Sorrido quando lo vedo sofferente e lascio che si alzi per darsi un po' di pace.

Non sono scema, so che ci va a fare nel mio bagno.
In effetti dovrei ripulirmi pure io. Resto sdraiata sul letto, totalmente felice di quello che è successo e chiudo gli occhi rilassandomi un po'.
Beccati questo Lillian.

CecilDove le storie prendono vita. Scoprilo ora