Cecil

24

Cecil

<Allora, qual'è il tuo piano infallibile?> Mi domanda, Sebastian, con un tono sfacciato.
Alzo gli occhi al cielo e cerco di spiegare a tutti quello che ho in mente. Voglio spaventare l'ex di Rebecca, mandando a casa sua Matt e Mason, il fratello di Sebastian. Abbiamo bisogno di prove e anche di aiuti, se proviamo a minacciarlo potremmo averlo dalla nostra parte e mettere in gattabuia Cecil, una volta per tutte.

<Ho chiesto aiuto a tuo fratello>, dico, portando Sebastian a sussultare e a schiudere la bocca sconvolto. <Che!?> Domanda, urtato. <Si, esatto. Lui è amico di Matt, ed insieme potrebbero spaventare l'ex di Rebecca, provando a portarlo dalla nostra parte>, spiego. <Potevi almeno dirmelo, non credi?>. Ma qual'è il problema? Potremmo risolvere i nostri problemi e lui pensa al fatto che ho chiamato suo fratello?!

<Aspetta, hai chiamato lui? Perché non hai chiesto aiuto a me?>. Non è il momento di fare il geloso, Dre! Mi guarda con rabbia, stringendo i pugni.
Lui sta già facendo tanto per me, non ha bisogno anche di questo impiccio. <Sei già impegnato con Lillian, non voglio che tu sia coinvolto anche in questo nostri problema>, spiego, provando ad alleggerire il peso della sua incazzatura.

Guarda altrove e dopo se ne esce fuori, nel cortile di casa nostra, come se quello che avessi detto per lui non avesse senso.
È davvero difficile avere a che fare con lui, comunque.
Sospiro sfinita da questa situazione, per poi chiedere ai ragazzi di darmi un minuto di pausa, quanto per parlare a quello zuccone.
<Mi spieghi che ti prende? Questo tuo comportamento è sconsiderato e stupido, soprattutto adesso>, sbotto, ma con un tono calmo.

Si volta di scatto verso di me, passandosi una mano fra i capelli castani e mordendosi il labbro inferiore, come in un gesto rabbioso. <Hai chiamato Mason! Te ne rendi conto? Quello che non perdeva mai occasione per provarci con te cazzo!> Esclama, grugnendo infastidito.
Lo sapevo che il motivo della sua rabbia era incentrato soprattutto su Mason: era prevedibile.
<Non l'ho chiamato perché provo qualcosa per lui, ma perché è amico di Matt e può darci una mano. Non ci sono secondi fini, Dre>, lo informo, avvicinandomi a lui.

Scuote la testa rammaricato, mentre io faccio un altro passo verso di lui, provando a tenere un contatto. <Non capisci, l'idea che lui sia qui e che possa provarci con te mi dà fastidio. Io... Non voglio che tu... > Non capisco cosa stia cercando di dirmi.
Non vuole che cosa?
Che io provi qualcosa per lui?
Sorrido di cuore come non avevo mai fatto e mi tuffo sulle sue labbra, baciandolo con dolcezza e lasciandomi trasportare da questa nostra connessione indelebile.

<Non proverò niente per Mason, e poi non è così innamorato come lo fai tu>, provo a tranquillizzarlo.
<Non cambia, se lo trovo vicino a te lo ammazzo>, mi avvisa, con un tono sexy e dominante.
Scoppio a ridere, facendo sorridere anche lui e dopo mi lascio coccolare dalle sue braccia muscolose.
Si preoccupa sempre per cavolate.
Strofino il mio naso contro il suo e dopo gli lascio un tenero bacio, molto soffice e lento.

<Lo sai che sono fissata solo con te, non ci sono altri>, lo avviso, cercando di trasmettergli rassicurazione.
<Lo spero per te>, pronuncia, sembrando quasi una minaccia.
Appoggio la fronte contro la sua, annusando il profumo di colonia che tanto mi piace, e dopo qualche secondo vengo interrotta dal rumore della porta finestra che si apre. <Scusatemi, cazzo vi interrompo sempre sul più bello> Esclama, Jordan.
Dre lo fissa con uno sguardo di ghiaccio e dopo mette una mano sulla base della schiena, invitandomi ad entrare in casa.

<Devo andare a casa di Adelaide io, devo prendere i nostri fratelli e portarli qui>, ci informa Regina, alzandosi dal divano seccata. <Lo so, va bene fai con calma>. La vedo uscire con Jordan di casa e quando restiamo io, Rebecca, Danielle e Sebastian ritorniamo a parlare del piano.
<Nostra madre dovrebbe avere dei contatti con dei giudici, magari conosce quello del processo>, spiega, Danielle.
Potrebbe tornarci utile, si.

Regina dovrà parlarle domani in privato; credo che andrà nel suo ufficio per dirle ciò di cui abbiamo bisogno.
La vera domanda è... ci aiuterà?
Conoscendola... ho dei dubbi.
<Potrebbe dire tutta la verità al giudice, e aiutarci. Secondo te lo farà?> Domando, a mia sorella.
Danielle si porta una ciocca dietro i capelli, per poi sospirare perplessa. <Non lo so. Se non ci aiuta fa una pessima figura>.
Concordo con lei.

Continuiamo a progettare idee e sotterfugi, fino a quando non suonano alla porta principale, perciò mi appresto ad andare ad aprire. La figura alta, mora e imponente di Mason si staglia davanti a me. <Ciao, piccola McQueen> mi saluta, con un sorrisetto strappa mutande. Non è cambiato per niente. Lo faccio entrare in casa, nonostante Dre lo stia fulminando con lo sguardo e quando è dentro, chiudo la porta.

<Mason>, balbetta Sebastian, guardando il fratello
Lascio accomodare suo fratello maggiore sul divano e poi provo a spiegargli la situazione.
<Hm, quindi vorreste che picchiassi il suo ex?> Indica Rebecca, che lo guarda divertita.
<Esatto, tu insieme al mio ragazzo>.<Matt è il tuo ragazzo? Non lo facevo il tipo da 'relazione'>, apostrofa, l'ultima parola. <Si, Be' nessuno lo è all'inizio> ammicca verso Dre, che la guarda storto.
<Zitta>, le dice, guardandola con astio.

Sono assurdi, perché diavolo dovrebbero litigare in un momento simile? Ma insomma un po' di contegno. <Dateci un taglio, non è il momento>.
Devo rimproverarli come bambini piccoli. <Potresti darci una mano? Per favore>, lo prego, guardando Mason come se fossi un cucciolo.
Si alza dal sofà, mettendosi le mani dentro i jeans militari con la catenella, per poi guardarmi dritto negli occhi.

<Si, lo faccio con piacere>.
Un sospiro si eleva per tutta la casa, portandoci tutti a quanti a rilassarci almeno un po'.
Sono contenta che lui ci dia una mano, ma spero seriamente che lui non provi qualcosa per me, altrimenti con Dre sarà scontro aperto.

Spero che vada tutto bene.

Mason è dalla mia parte, ma non vorrei che i sentimenti che lui prova per me offuschino il suo giudizio.