«ragazza, non me la racconti giusta»
Alya era a casa di Marinette per prepararsi per la festa. Stava frugando nell'armadio dell'amica quando trovò un top blu con strass bianchi qua e là che lasciava la schiena scoperta e un jeans skinny bianco con una striscia laterale di paillettes blu lungo tutta la gamba.«cosa ti devo dire se non è successo niente?»
«sarà, ma sono convinta che il tempo farà il suo corso. intanto stasera ti metti questi e un bel tacco»
Piazzò gli abiti nelle mani della ragazza
«non saranno troppo aderenti?!»
Chiese guardando quei jeans con aria non troppo convinta
«ma se hai delle forme perfette! Di che ti preoccupi???»
«beh, semplicemente non amo mettermi troppo in mostra..»
Rispose rimettendo gli skinny nell'armadio e cercando qualcos'altro che stesse bene con quel top
«come se servisse.. Intanto ho notato che gli occhi di Adrien sono tutti per te»
Ribatté Alya riprendendo i jeans e porgendoli alla ragazza, che sbuffò rassegnata
«ora vedi di metterli e andiamo»Arrivate a casa di Chloé, appena suonarono il campanello dell'appartamento, davanti alla porta di ingresso, la bionda corse ad aprire e le accolse con un sorriso smagliante, prendendole per le mani e trascinandole in casa.
«stai benissimo, Chloé! E tanti auguri!»
«grazie ragazze!»
Le due amiche avevano deciso di darle il loro regalo prima della festa, così avrebbe potuto indossarlo: un tubino nero senza spalline con una fascia gialla appena sotto il seno e ricami in pizzo nero sul finale della gonna, firmato Marinette, e una collana con orecchini di perle nere, da Alya.
Le stavano davvero bene.Mentre le conduceva al grande salotto che si affacciava all'enorme balcone con vista panoramica, Marinette si guardava intorno cercando di capire quante persone già conosceva.
Sorrise, vedendo accanto al tavolo dei dolci Adrien che, mentre addentava un cioccolatino, fu raggiunto da due ragazze, probabilmente amiche di Chloé, che iniziarono a tempestarlo di domande e litigavano tra loro per avere l'esclusiva.
La corvina incrociò il suo sguardo disperato, mentre il modello mimava con le labbra "salvami", ma lei un po' divertita da quella situazione passò oltre, trascinata dalle altre due, facendogli cenno che si sarebbero visti poi.
Dopotutto non era colpa sua se aveva sempre diverse ragazze intorno, anzi addosso. Se la sarebbe cavata da solo.Le tre ragazze raggiunsero il tavolo dei cocktails poco più in là, dove c'erano Luka, Nathaniel e Nino.
Alya salutò a mala pena il suo ragazzo
«è successo qualcosa con Nino che prima non mi hai detto?»
Le chiese all'orecchio la corvina, mentre la portava un attimo in disparte
«abbiamo discusso su un certo argomento... A volte mi chiedo se sappia dell'esistenza di un certo tipo di rapporto in una relazione che dura ormai da quattro anni»
«e lui cosa dice?»
«che sono piccola, che non c'è fretta... Ma io ho quasi 18 anni! Tra pochi mesi...»
«forse vuole aspettare che tu li compia, devi solo avere ancora un po' di pazienza, credo sia un passo importante in una relazione, no? Comunque ti consiglio di parlare con lui»
«forse hai ragione, non avevo pensato a questo motivo... Grazie, sei un'amica!»
e strinse Marinette forte a sé.Non appena si fu liberato dalle grinfie di quelle due, Adrien si allontanò sperando che non lo seguissero.
Si rifugiò sul balcone per prendere una boccata d'aria, sedendosi di peso su uno dei divanetti: lo avevano davvero esasperato.
Dopo poco vide anche i suoi amici venire all'esterno e decise di raggiungerli.
«Martine e Claire ti hanno stranamente dato tregua, sei fortunato!» commentò Chloé prendendolo in giro.
Lui sbuffò:
«non è stato facile liberami di loro... Non potrei reggerle ancora, credo morirei prima»
«bevi qualcosa con noi, amico, così non ci pensi più!» gli suggerì Nino.La musica trasportava molti a seguire il ritmo e quando udì le prime note di hypnotized la festeggiata trascinò le due amiche al centro della sala.
«scateniamoci ragazze!»
Ma Marinette era ferma, immobile.
Le piaceva ballare e molto, a casa sua lo faceva spesso per scaricare la tensione, ma non l'aveva mai fatto in mezzo a tanta gente prima. La sua era una vita un po' diversa, prima.
Alya le afferrò una mano continuando a muoversi a ritmo. Ed ecco che pian piano la corvina iniziò da sola a seguire le note e ballare con gli occhi chiusi, come fosse in un mondo parallelo, sotto lo sguardo attento ed interessato di qualcuno.
Le tre danzarono a lungo.
«sono esausta, andiamo a bere qualcosa?» chiese Alya«oh no...»
Disse Marinette mentre cercava di togliere la macchia della salsa dello stuzzichino dai pantaloni
«i tuoi meravigliosi pantaloni bianchi! forse è meglio se provi a levarla con dell'acqua, il bagno è in fondo al corridoio»
Le consigliò Chloé
«grazie»Proprio mentre la corvina era nell'antibagno, intenta a togliere la macchia, accadde un altro imprevisto.
«ottimo, perfetto, grazie luce per essertene andata!»
Esclamò sbuffando e agitando le braccia.
«e adesso che non vedo un accidenti e sono pure senza cellulare, come trovo l'interruttore e la porta?»
Iniziò a spostarsi piano tastando tutto ciò che le capitava a tiro per orientarsi: lavandino, parete.. porta!
Prese la maniglia e tirò verso di sé ma cadde a terra perché la porta era spinta anche dalla parte opposta e si ritrovò con qualcuno addosso, trascinato dalla forza cinetica.
«ahi...»
«scusa, credevo fosse la porta di ingresso»
«non preoccuparti, stai bene?» disse il ragazzo mentre si tirava su e la prendeva per mano per aiutarla ad alzarsi a sua volta
«sì, grazie, a parte che è andata via la luce e sono senza telefono»
«già.. Ehm.. Ottimo.. il mio è scarico e non so quanto durerà.. E la porta di ingresso non si apre»
Rispose lui cercando di aprire la porta automatica.
«stai scherzando?!»
Chloé raggiunse il bagno grazie alla torcia del suo telefono per avvisare l'amica del disagio
«Marinette! Stai bene? È andata via la corrente in tutto lo stabile, le porte di questo appartamento sono automatiche e senza corrente... Beh dovrai rimanere lì per un po', devono arrivare i tecnici a sistemare il generatore»
«Chloé, stiamo bene. anche io sono rimasto chiuso qui..»
«Adrien?! Ma che?!»
«sai com'è, ogni tanto anche i ragazzi hanno bisogno del bagno..»
«ok ok.. State fermi lì, vi faccio sapere appena arriva il tecnico»
E se ne andò
«dove vuole che andiamo? Mica siamo supereroi! Altrimenti saremmo già usciti dalla finestra»
Commentò il ragazzo
Veramente lo sono, ma non posso certo trasformarmi qui...
Pensarono.
Si sedettero accanto alla porta, meglio che stare in piedi al buio.
Dopo qualche attimo di silenzio Marinette prese parola:
«scusa per averti lasciato in balìa delle amiche di Chloé, credevo fossi in grado di gestire la situazione, visto che sei sempre circondato da ammiratrici...»
«quindi tu credi che io me le vada a cercare? Vero che nessuna è indifferente al mio fascino, però ti prego, la prossima volta aiutami! Quelle due non volevano saperne di mollarmi!»
Marinette ridacchiò
«se me lo chiedi in questo modo disperato.. va bene, ti aiuterò»
«grazie! Quindi il vestito di Chloé è opera tua? Sei stata bravissima!»
«sì, beh grazie. Adoro disegnare e cucire abiti, anche se non ho ancora molta esperienza»
«hai del talento, potresti fare la stilista professionista, magari potrei farti conoscere mio padre, ti potrebbe aiutare»
«sarebbe fantastico, ma vorrei farmi strada da sola, perché solo se si raggiunge l'obiettivo con le proprie forze si hanno le vere soddisfazioni»Era passata ormai più di un'ora.
I due ragazzi avevano trascorso il tempo a raccontarsi episodi di quando erano piccoli, di quando il biondo si cacciava nei guai, mentre la corvina si nascondeva in posti assurdi per non andare dal dentista.
La temperatura iniziava ad abbassarsi e Marinette aveva i primi evidenti brividi.
Adrien la circondò con il braccio sinistro, facendole involontariamente un leggero solletico sulla schiena.
«grazie» mormorò la ragazza sistemandosi meglio al suo fianco; dopo poco chiuse lentamente gli occhi coccolata da quel tepore e, senza accorgersene, si addormentò.
Intanto il cellulare ormai scarico del modello smise di emettere quella poca luce che permetteva loro di vedere, spegnendosi definitivamente.
Adrien non fece in tempo ad accorgersi che la ragazza accanto a lui dormiva che una voce dall'esterno attirò la sua attenzione.
«ragazzi! Tutto bene? Sono arrivati i tecnici! Stanno sistemando il generatore e tra poco tornerà la luce e potrete uscire!»
«tutto ok, grazie Chloé»Luka era in pensiero per Marinette, non era con lei e non poteva fare niente al momento. E saperla chiusa là nel bagno con Adrien lo preoccupava un po': solo perché era lei, non riusciva a fidarsi completamente del'amico, avendo paura che ci provasse spudoratamente con lei.
Specialmente conoscendo il suo amico e il suo fare ammaliatore.
Una gelosia probabilmente esagerata, dopotutto era solo sua cugina.Quando finalmente la luce tornò, Adrien uscì dal bagno con Marinette in braccio, che dormiva.
I loro amici li raggiunsero e Luka gliela tolse dalle braccia come a riprendersi una sua proprietà e proteggerla, senza proferir parola. Il biondo assecondò l'amico e sorrise vedendo la ragazza continuare a dormire serena nonostante fosse stata letteralmente strattonata.
Ormai la festa era finita, tutti uscirono dall'appartamento per dirigersi verso le proprie abitazioni.
«l'accompagno a casa e vi raggiungo»
annunciò Luka agli altri ed incamminandosi verso casa Dupain.
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Complementari
FanfictionNon c'è il Papillon della serie e alcuni personaggi sono un po' modificati. Tratto dai capitoli «ricordati che esiste un'eccezione per i poteri complementari» «lo so... E sinceramente la cosa mi preoccupa un po'.. Non credevo sarebbe mai successo...