Dopo quel giorno si sentirono solo per telefono.
Adrien aveva altri servizi fotografici prima dell'inizio della scuola e non poté andare da Marinette nei panni di Chat Noir poiché Nadja assisteva ancora suo padre malato e la piccola Manon era dunque rimasta dai Dupain e, nonostante ci fosse la camera degli ospiti, la bambina preferiva dormire con la sua babysitter.«Tikki, ti prego, dimmi che non sono in ritardo!» esclamò Marinette, una volta che Manon fu uscita dalla stanza per andare a fare colazione.
«tranquilla, sei stranamente in orario, ma Adrien è già qui...» rispose la kwami guardando dalla finestra
«cosa?! Ok, farò colazione per strada»Raggiunse rapidamente Manon in cucina, che aveva appena finito di bere il suo latte, e insieme scesero alla boulangerie, dove Adrien le aspettava.
«buongiorno. Vedo che l'appetito non ti manca» lo salutò Marinette notando che masticava ed aveva un nuovo croissant in mano.
Lui sorrise, finendo il boccone.
«buongiorno principessa! Avevo così fame che non ho saputo resistere... i croissants di Tom sono così buoni!»
Poi si abbassò all'altezza di Manon
«buongiorno piccola, pronta per la scuola?»
«sì! E stasera tornerà anche la mia mamma!»
Marinette prese un croissant dal banco ed i tre salutarono e si avviarono a scuola.«vedete anche voi quel che vedo io?»
Alya aveva sempre l'occhio attento ai particolari, specialmente quando si trattava dei suoi amici.
Il gruppo si voltò nella direzione indicata, trovando Adrien e Marinette dall'altra parte della strada, per mano ad una bambina, davanti alla scuola materna.Una volta vicino al suo istituto Marinette corse incontro a Luka.
Voleva riabbracciare suo cugino, dopo due settimane che non si vedevano.
«buongiorno! Avete deciso di fare pratica prima di avere un figlio vostro?» chiese Alya ridendo.
«ma allora è un'abitudine!» commentò Marinette roteando gli occhi, mentre Adrien, che in quel momento le era accanto, ridacchiava e le passava una mano sulla schiena.
«allora? Come sono andate le vostre vacanze?» cambiò discorso Chloé.
«molto bene!» risposero all'unisono.
«e voi vi siete divertiti?» chiese Marinette.
«come matti! Ragazzi la prossima volta dovete venire anche voi! Ci siamo persi Nino durante una passeggiata nel boschetto! E una sera Nathaniel ha fatto la serenata a Lila con Luka che suonava! E poi Luka mi ha regalato questo!» raccontò entusiasta Chloé mostrando orgogliosa l'anellino di oro bianco all'anulare destro (poiché non era ancora un ufficiale fidanzamento).
Marinette era felicissima per le sue amiche e stava parlando con loro di questo, mentre Adrien ancora rideva perché non riusciva ad immaginare come Nino avesse fatto a perdersi e lo stava ancora prendendo in giro.
La campanella di inizio lezioni suonò, il gruppo si salutò e ognuno andò nella propria classe.«cosa mi dici invece di questo bracciale e quella collana, Marinette?» Chiese sottovoce Alya con un sorrisetto di chi ha già capito.
«ehm... Un regalo» rispose velocemente
«sai che vivo di dettagli cara... Più tardi mi racconti»E così arrivò la pausa pranzo.
Le ragazze erano al loro tavolo.
«mi sa che ci sono un po' di novità che devi raccontare, vero Marinette?»
La ragazza arrossì subito e distolse lo sguardo. Erano successe, vero, ma non poteva spiegare tutto...
«beh, sì.. Allora questo è il regalo di Adrien»
«lo sapevo! E come mai hai entrambi i pezzi? Non dovresti averne tipo... Uno solo?» Chiese Lila
Marinette prese la collanina tra le dita
«non è ancora il momento, ragazze. È una situazione complicata» spiegò con lo sguardo basso
«quel ragazzo diventerà un santo aspettandoti. Se lo ami perché torturarlo così?»
«ragazze, vi ripeto che è una situazione delicata che conosciamo io e lui e stiamo affrontando insieme. E finché non sarà risolta... Non posso dirvi altro»
Chloé, vedendola un po' cupa, l'abbracciò
«ehi, sai che puoi contare su di noi»
«grazie! Sicuramente avrò bisogno di tanto sostegno morale»
«e allora dobbiamo organizzare un pomeriggio tra sole ragazze! Che ne dite di domenica? Potremmo andare in centro e poi al cinema»
Propose Lila, che già controllava i film in uscita quella settimana.
Non sarebbe stata una cattiva idea, anzi. Quel pomeriggio l'avrebbe aiutata a scrollarsi di dosso un po' di preoccupazioni. Anche solo per un tempo limitato.Stava uscendo dalla classe alla fine delle lezioni quando vide una chioma corvina inconfondibile correre in direzione della biblioteca.
La seguì.
Stava cercando un libro, troppo in alto per lei. Sicuramente le sarebbe caduto addosso se non fosse intervenuto.
«attenta, stellina» disse afferrando al volo il libro appena sopra la sua testa.
Marinette spalancò gli occhi e il cuore batteva agitato. Era proprio lui?
Alzò piano lo sguardo finché ebbe la conferma. Chris la fissava con il suo solito ghigno e quegli occhi per niente gentili.
«c-Chris, g-grazie» cercò di essere almeno cortese all'aiuto per il libro.
«figurati. Stai bene? Non vorrei ti facessi male» si preoccupò con un sorriso.
Era davvero preoccupato oppure aveva solo cambiato approccio? Mm.. Senza dubbio la seconda ipotesi. Perché dovrebbe preoccuparsi se poi sarebbe il primo a farle del male?
Gli si allontanò un poco
«sto bene grazie. Ora devo andare. Mi stanno aspettando»
Ma lui la fermò per il braccio libero
«esci con me domenica, non te ne pentirai»
«mi spiace Chris. Ho già un impegno»
Doveva far sembrare tutto normale, c'erano altri studenti in biblioteca.
«ma io ti invito a cena, non puoi rifiutare e se lo fai... Beh sai che non te lo perdonerò. Sono stanco di aspettare»
«io non ho intenzione di darti quello che vuoi, lo sai»
«tranquilla, lo farai»
e dopo averla baciata con la forza, se ne andò con un ghigno sul volto.Marinette uscì dalla biblioteca, Adrien l'aspettava fuori dalla scuola, ma quando incrociò Chris che lo guardava ridendo capí che era successo qualcosa.
Le corse incontro, trovandola seduta sulle scale con la testa tra le mani che piangeva.
«ehi...» le carezzò piano la testa, per poi abbracciarla.
«mettiamo fine a questa storia. andiamo dal maestro» continuò.
La prese per mano e si avviarono.L'anziano aprì la porta di ingresso.
«maestro, Chris è tornato all'attacco»
Annunciò Adrien tenendo stretta la mano di Marinette.
«entrate e spiegatemi»
La ragazza spiegò cosa le aveva detto Chris e il maestro, evidentemente preoccupato, pensava ad una soluzione per evitare il peggio.
«Io andrò. Da sola»
affermò Marinette alzando lo sguardo decisa
«cosa?! Sei impazzita? Non te lo permetterò!» Adrien sbatté la mano sul tavolino e la guardò dritto negli occhi, ma lei sembrava convinta.
Anzi. Lo era.
«mi spiace gattino, ma è diventata una questione tra me e Chris»
«quindi mi tiri fuori dai giochi così da rischiare solo tu?! Siamo una squadra e dobbiamo agire come tale! E poi... Non riesco nemmeno ad immaginare che tu vada da sola con quello che ti mette le mani addosso»
Era davvero arrabbiato, specialmente perché a scuola non poteva chiaramente essere sempre con lei e Chris agiva proprio là.
Marinette si sentiva in colpa, ma aveva paura per lui.
«ragazzi, i sentimenti che provate l'uno per l'altra devono rafforzarvi ed aiutarvi a sconfiggere Chris, non ad essere sconfitti»
Poi si rivolse alla ragazza
«Marinette, potresti farti almeno guardare le spalle da Chat Noir, specialmente se Chris dovesse usare una Akuma con te, non credi?»
Lei guardò prima il maestro e poi il ragazzo «d'accordo».
«ottimo» disse Adrien «e intanto cerca di non stare da sola a scuola, quando io non posso esserci, altrimenti chiamami»

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Complementari
FanfictionNon c'è il Papillon della serie e alcuni personaggi sono un po' modificati. Tratto dai capitoli «ricordati che esiste un'eccezione per i poteri complementari» «lo so... E sinceramente la cosa mi preoccupa un po'.. Non credevo sarebbe mai successo...