Capitolo 15

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Era quasi fine novembre e i professori riunirono le classi del progetto in palestra per fare il punto della situazione. C'era una gran confusione e ci volle un po' prima che il professore potesse prendere parola.
«allora, ragazzi. So che vi state tutti impegnando col progetto, ma vorrei capire a che punto siete, se almeno siete riusciti a fare qualcosa in questi due mesi, e se avete riscontrato problemi. Ad ogni coppia verrà consegnato un questionario a domande chiuse. Appena lo avrete compilato dovrete lasciarlo nel box che troverete accanto all'uscita della palestra»

Marinette si affiancò al suo compagno di corso mentre tornavano in classe
«quando sei libero per la prossima lezione?»
«in effetti dovremmo recuperare.. Che ne dici di domani dopo le lezioni?»
«Tom e Sabine mi avevano chiesto di aiutarli in negozio, ma credo non abbiano problemi a lasciarmi venire»

«sono proprio carini insieme»
Chloé sospirava osservando Nathaniel e Lila. Sperava così tanto che anche tra lei e Luka potesse funzionare!
Dal giorno in cui lo aveva baciato, lei non si era fatta più sentire.
Lui aveva provato a chiamarla, ma lei non aveva avuto il coraggio di rispondergli e a scuola lo evitava.
L'indomani si sarebbero dovuti incontrare per il corso di recitazione e la tensione aumentava ogni volta che ci pensava.
«che ci fai qui tutta sola?»
Proprio non se lo aspettava. Luka si sedette accanto a lei sulla panchina e guardò nella direzione cui mirava lei.
«sono contento per Nathaniel. Lila gli ha fatto tornare il sorriso come un tempo»
Si voltò verso la ragazza che guardava fisso avanti a sé
«ti andrebbe di uscire più tardi?»
«come? Cioè, sì..»
«ottimo. Ti passo a prendere alle 16»
Le diede un bacio sulla guancia e se ne andò.
Chloé era scioccata. Cos'era appena successo? Le aveva chiesto un appuntamento? Era strafelice!
Luka, dal canto suo, ci aveva riflettuto. Aveva appurato che quel che provava per la cugina era solo un grande affetto particolarmente protettivo. Perciò decise di lasciarsi andare alle attenzioni di Chloé, viste le sensazioni che la ragazza gli aveva fatto provato qualche giorno prima con il suo bacio.

Il giorno seguente, appena terminate le lezioni, Marinette stava uscendo dalla palestra con le sue amiche
«dovremmo organizzare un'uscita di sole ragazze prima di Natale»
Propose Chloé tutta felice. Non aveva ancora detto loro che il giorno prima era uscita con Luka.
«potremmo invitare anche Lila, ormai è parte del gruppo» disse Marinette.
Si bloccò, quando vide Alya scrutare la bionda
«sei più felice del solito»
«che?!»
«è successo qualcosa che devi dirci?»
«in effetti sei particolarmente felice, Chloé. Cosa è successo?»
«ragazze... Beh.. Ieri... Sono uscita con Luka: è stato fantastico e mi ha chiesto di uscire ancora insieme»
«e poi?» Alya voleva sapere proprio tutto
«e poi, cosa?»
«vi siete baciati?»
«..... Ni»
«ni?! Cos'è ni?! Saprai se vi siete baciati o no?»
Chloé si fermò e si mise le mani davanti al viso. «non me lo ricordo..»
Confessò poi abbassando la testa tristemente
«eh?!?! Ma come fai?! È una cosa importante, come puoi dimenticarla?»
«Alya, forse Chloé ha solo bisogno di elaborare quanto successo. Poi con calma vedrai si ricorderà tutto. Vero Chloé?»
La bionda annuì e sorrise alla corvina in segno di ringraziamento.

Erano usciti da poco dalla lezione di recupero con il Sig. François; avevano imparato due nuove figure: il dile que sì/dile que no e il sombrero. Stavano diventando sempre più bravi, nonostante non avessero avuto modo di provare negli ultimi tempi, e l'istruttore affermò che erano nati per ballare insieme.
Ora stavano tornando a casa.
Adrien come sempre ormai accompagnava Marinette.
All'inizio la ragazza credeva fosse una forzatura per lui, invece quelle passeggiate si erano rivelate divertenti e pian piano i due ragazzi si stavano conoscendo meglio.
Lui era sempre più innamorato.
Quella ragazzina arrivata dal nulla gli stava stravolgendo la vita ed era felice di essere in quel turbine di emozioni che lei gli faceva provare ogni giorno con la sua naturalezza.
Forse la sua ingenuità non l'aveva ancora preparata a quel tipo di sentimento, nonostante i suoi diciassette anni, ma lui l'avrebbe attesa.

Dopo cena qualcuno suonò alla porta.
Sabine si alzò dal divano su cui stava tranquillamente leggendo un libro e si diresse verso l'ingresso dell'abitazione.
Quando aprì la porta non trovò nessuno. Solo un mazzo di rose adagiato a terra con un biglietto.
Appena vide il destinatario si emozionò, prese i fiori e si precipitò in casa.
«chi era, tesoro?» appena Tom vide la moglie con il mazzo di rose in mano ebbe un sussulto e già la gelosia stava prendendo possesso della sua mente.
«chi ti manda quei fiori? Spero non vorrai tenerli» disse con tono deciso.
La donna sorrise, gli si avvicinò e gli sfiorò le labbra dolcemente.
«Marinette ha un ammiratore» affermò entusiasta lei.
Proprio in quel momento la ragazza stava tornando in salotto dalla sua camera. Alla vista dei fiori anche lei era convinta che fossero per la madrina.
«sono per te da un ammiratore segreto» la anticipò la donna porgendole le rose e sorridendo.
«io non ho ammiratori, Sabine. Sarà uno scherzo o uno sbaglio»
«certo, uno sbaglio con un biglietto indirizzato a te»
La giovane guardò nuovamente i fiori con aria interrogativa e quando lesse il biglietto, d'istinto la sensazione di disprezzo che percepì le fece gettare il mazzo così com'era nella spazzatura.
«ma che fai?» chiese Sabine stupita della reazione della ragazza.
«non accetto fiori da chi mi vuole solo usare» e tornò in camera senza dire altro.

«se crede di comprarmi ha sbagliato di grosso! Pensa che cederei per qualche carineria e gli darei i miei orecchini?» era a dir poco furiosa adesso. Non poteva certo dare spiegazioni a Sabine e Tom.. L'avrebbero riempita di domande e Tom non l'avrebbe più fatta uscire di casa da quanto era protettivo.
Oltre a metterai a cercare per tutta la città quel ragazzo per dargli una bella lezione.
Tikki volò vicino alla sua protetta e capiva perfettamente cosa provava.
Aveva vissuto la stessa esperienza con un'altra portatrice, solo che questa non era vergine, ma ebbe comunque del filo da torcere per sconfiggere il cattivo del suo tempo.
«Marinette, devi stare attenta. Chris sembra proprio deciso e sarà sempre peggio più passerà il tempo e tu lo rifiuterai»
«e cosa dovrei fare: cedere alle sue avances, concedermi contro la mia volontà e permettergli di prendere il Miraculous?! Sei forse impazzita, Tikki?!»
«ma no, cos'hai capito! Ovvio che devi proteggere te stessa e il miraculous! Solo che ti sto avvertendo che lui sarà sempre più forte a ogni tuo rifiuto, quindi bisogna fermarlo prima che escogiti qualcosa di davvero pericoloso per te!»
«cosa proponi allora?»
«fatti aiutare da Adrien!»
«cosa?! No!» divenne tutta rossa
«basta fraintendere! Ti devo ricordare ancora una volta che Adrien è Chat Noir e combatte al tuo fianco per la tua stessa causa?!»
«Tikki, ti devo ricordare che Adrien ha proposto di sconfiggere Chris in QUEL modo?!»
«sarebbe una buona soluzione»
«Tikki!»
«eddai, Marinette! Non dirmi che non ti piace»
«ehm... Sì, cioè.. No... Ohhh! Non mi sembra il caso di tirare fuori questo argomento!»
«ah ah! Sei ancora così acerba!»
«comunque intanto voglio capire come Chris ha scoperto Ladybug e la profezia. Devo parlargli»
«è già un inizio, ma stai attenta. E chiedi aiuto ad Adrien»

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