Era giunto il giorno del servizio fotografico.
Marinette era agitatissima e Tikki cercava di calmarla dicendole che ci sarebbe stato Adrien con lei, che sarebbe andato tutto bene, che doveva solo pensare a cose divertenti per sorridere naturalmente, che doveva immaginare che non ci fosse nessuno se non lei e Adrien.
Ma la ragazza non ne voleva sapere.
Insisteva a dire che avrebbe sicuramente combinato qualche pasticcio, messo in imbarazzo Adrien e suo padre, fatto arrabbiare lo staff, la notizia sarebbe apparsa su tutti i giornali e lei non avrebbe più potuto uscire di casa per il senso di colpa.
Tikki aveva davvero una grande pazienza e, grazie anche all'esperienza millenaria, riuscì a trovare un modo per tranquillizzarla e convincerla finalmente ad andare.
Adrien aspettava ormai da mezz'ora nel salotto, per fortuna c'era ancora un'ora all'appuntamento.
«tutto bene principessa?» le chiese sorridendo. Sapeva che se avesse detto "finalmente" o "era ora" Marinette gli avrebbe lanciato qualcosa contro o gli avrebbe tenuto il muso.
E addio servizio.
«s-sì.. Scusa... Ero presa dalle mie paranoie... Sai magari combino qualcosa..»
«non preoccuparti» disse avvicinandosi «sai che c'è il tuo cavaliere qui per te»
Marinette sorrise e insieme si diressero all'auto che li aspettava davanti alla pasticceria.Sul set c'erano Gabriel Agreste e sua moglie Nathalie, che raggiunse la ragazza appena la vide e la salutò con un abbraccio.
«Marinette! Vieni, ti accompagno al camerino. Vedrai sarai splendida!»
Ed entrambe in un attimo sparirono dalla vista dei due.
«ciao mamma, è stato un piacere eh!»
Disse sarcastico Adrien alla madre che se n'era già andata
«padre» salutò
«figliolo. Devo ammettere che tua madre stravede per la tua ragazza, mi fa molto piacere, sarà la benvenuta a casa, sempre se vorrai portarla ancora un giorno»
Adrien era un po' imbarazzato, ma felice a quelle parole. Solitamente parlavano solo di lavoro, sul set.
«ehm... Non è la mia ragazza.. Non ancora..»
«come?»
«diciamo che sto facendo di tutto per conquistarla» disse con una mano alla nuca e abbassando lo sguardo.
«non lasciartela scappare, Adrien, non si trovano facilmente ragazze come lei, specialmente che rientrino nelle grazie di tua madre, senza aver fatto assolutamente nulla.
Ora è meglio se vai a prepararti anche tu»Finalmente i due ragazzi erano pronti.
Adrien non poté fare a meno di rimanere incantato da tanta bellezza, con quel vestito Marinette sembrava proprio una bambola, squadrandola da capo a piedi, soffermandosi poi su spalle e gambe scoperte.
«che ne dici di rimandare certi pensieri a dopo?»
Gli chiese Gabriel accanto a lui, che sobbalzò e fece un sorriso nervoso e imbarazzato.
Marinette, ancora davanti alla porta del camerino, invece sorrideva timida al ragazzo. Dopotutto non era abituata a rimanere così poco vestita davanti agli altri. Oltre a non aver mai posato per delle foto.
I tecnici sistemarono i riflettori e il fotografo Giuseppe dava direttive su pose e sfondi (il set era all'interno dell'enorme studio fotografico).
Dopo innumerevoli scatti Giuseppe decise di cambiare atmosfera.
Le luci si abbassarono un poco e disse ai due giovani
«ora immaginate di essere lungo la Senna di sera, dopo una cena romantica a base di spaghetti.. Adesso voglio un po' di brio!»
Marinette e Gabriel guardarono fissi Giuseppe con gli occhi sgranati, stupore, preoccupazione e quasi terrore.
Nathalie sorrideva appena.
Adrien pensava a cose che certamente non avrebbe potuto fare, almeno non lì, e guardava Marinette con sorriso malizioso.
La tirò per il polso poggiandole la schiena contro la parete e guardandola negli occhi si avvicinò per baciarla...
«ottimo! Proprio quello che volevo! Bravo ragazzo! Me ne servono altre due»
Marinette non aveva capito niente di quello che era successo perché ancora sconvolta da prima.
Adrien cercò di ridestarla con una carezza sul viso e finalmente lei tornò con i piedi per terra.
«vieni, ho una cosa da dirti» si sedettero alla panchina del set uno accanto all'altra e lui le si avvicinò all'orecchio mentre lei arrossiva
«sei bellissima» le sussurrò
«perfetto! Tesoro siediti sulle sue gambe» disse tutto soddisfatto il fotografo.
Aspetta un attimo.. Cosa?!
Non era mai capitato che si sedesse così... Prese un po' di coraggio e tremando fece come le era stato chiesto, tenendo il viso basso, ma Adrien fece in modo che lo guardasse
«non imbarazzarti Milady, fammi perdere nei tuoi occhi»
«benissimo, anche questa è fatta! Grazie a tutti e... ragazzina, vorrei che la prossima volta fossi più disinvolta»
«c-che?! Io veramente..»
«tranquilla, poserai sempre con Adrien. Non vorrei mai che il signor Agreste o addirittura suo figlio mi denunciassero, o peggio, per averti fotografata con un ragazzo che non sia il tuo!»
Detto questo se ne andò.I professori avevano nuovamente convocato i ragazzi di quarta e quinta nella palestra della scuola per rifare il punto della situazione riguardo alla preparazione del progetto per la festa di primavera e per comunicare la data della gita che avrebbero fatto tutti insieme.
La gita si sarebbe svolta a fine marzo, avrebbero visitato la città di Marsiglia, in Provenza, e la permanenza sarebbe durata 3 giorni.
Tutti gli studenti erano euforici all'idea: mancavano solo un mese!
Tra loro si erano instaurati rapporti di amicizia e ottima collaborazione e questo era il primissimo obiettivo degli insegnanti, che ne erano davvero felici.Alla fine delle lezioni il gruppo di amici si trovò fuori dalla scuola.
L'aria non più così fredda ed il sole tiepido del pomeriggio avevano permesso loro di uscire finalmente tutti insieme per una passeggiata dopo tanto tempo.
«propongo di andare agli Champs-élysees: c'è un nuovo negozio che devo assolutamente visitare!» disse Chloé aggrappata al braccio di Luka, che annuì pensando di approfittare di quella proposta per comprare un nuovo plettro e le nuove corde per la chitarra.
Anche gli altri erano d'accordo, così andarono subito alla metro che li avrebbe portati a destinazione.
Lungo il tragitto Alya era pensierosa
«che succede Alya?» Chiese Marinette seduta accanto a lei.
«stavo pensando che è un po' che non si vedono Ladybug e Chat Noir... Che sia successo qualcosa?»
La corvina si girò immediatamente verso Adrien che ricambiò lo sguardo.
«v-vedrai... torneranno.. Sicuramente avranno avuto qualche questione più urgente da sistemare...»
«fuori Parigi?»
«sono supereroi.. Può essere che abbiano allargato il loro raggio d'azione se a Parigi succede poco niente, ti pare?»
«mh.. È solo che mi piacerebbe rivederli in azione.. Credo ci sentiremo tutti più al sicuro sapendo che sono nei paraggi»
Nel frattempo erano arrivati a destinazione.
Le ore in compagnia trascorsero tranquille a parte che Marinette aveva iniziato a ripensare a quel discorso sulla strada del ritorno.
In effetti da quando avevano tolto il miraculous della farfalla a Chris non si erano presentate altre minacce così pericolose e sinceramente speravano tardassero ad arrivare.
Era anche vero che avevano smesso di fare le ronde e forse sarebbe stato il caso di riprendere almeno quelle.
Arrivati sotto casa della corvina, Adrien le fece quella domanda che lei si faceva da tutto il pomeriggio.
«credi dovremmo riprendere le ronde serali?»
«mh.. Forse sarebbe meglio. Il maestro Fu ci ha sempre detto che il male è dietro l'angolo e anche se sconfiggiamo un cattivo, domani ce ne sarà un altro.. Forse sì: è il caso di tenerci all'erta..»
«d'accordo. Un motivo in più per vederti, Milady» le disse ammiccando
«iniziamo stasera?»
«va bene, micetto. Ci vediamo stasera! Dove mi porti?»
«partirei dal punto più bello e romantico della città, la tour Eiffel»
«e tour Eiffel sia»

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Complementari
FanfictionNon c'è il Papillon della serie e alcuni personaggi sono un po' modificati. Tratto dai capitoli «ricordati che esiste un'eccezione per i poteri complementari» «lo so... E sinceramente la cosa mi preoccupa un po'.. Non credevo sarebbe mai successo...