Complementari

Capitolo 5

«vado io!»
Adrien si affrettò dirigendosi verso l'ingresso dell'appartamento, prima rispose al citofono per aprire il cancello della palazzina e poi attese che le ragazze raggiungessero la porta.

Al secondo suonare del campanello, che indicava che qualcuno fosse dietro all'ingresso, un sorriso prese posto sul suo volto.
Spalancò la porta e vide Marinette e Chloé che ridevano tra loro.

«buongiorno signorine»
Le accolse e le fece accomodare in salotto.
«buongiorno!» ricambiarono, ma come sempre, il suo sguardo rimase incantato dagli occhi blu di Marinette e i due rimasero per un attimo ancora fermi sull'uscio.

Chloé tirò per un braccio l'amica, cercando di liberarla e risvegliarla da quella situazione di stasi che non portava niente a nessuno. Tantomeno a quei due che se non si fossero decisi a parlarsi, rimanendo imbambolati come due stoccafissi, lei avrebbe potuto vedere crescere la barba di Adrien per il tempo che passava...

Finalmente raggiunsero Luka in salotto, invece Nathaniel si stava preparando per uscire. Doveva andare alla casa editrice con il suo collega Mark per un nuovo fumetto.

«ehi ragazze!»
Si alzò dal divano e si presentò davanti a loro. Abbracciò la cugina e salutò Chloé.
«Luka!» Marinette ricambiò l'abbraccio, mentre Chloé si limitò ad un timido "ciao" con un leggero sorriso e il cenno della mano.

Nathaniel si avviò all'uscio indossando una giacca leggera e salutando i quattri amici appena prima di uscire.
«fate i bravi, ragazzi!»
Raccomandò sorridendo e facendo l'occhiolino.
Poi chiuse la porta alle sue spalle.

Le ragazze arrossirono lievemente, mentre i ragazzi avrebbero voluto lanciargli qualcosa contro...
Ovviamente in modo scherzoso.

«inizio ad avere un po' di fame....»
Adrien si passava una mano sulla pancia
«sei sempre il solito! Come puoi avere già fame se hai finito poco più di mezz'ora fa di fare colazione?!»
«e dai, Luka, i bisogni primari vanno sempre assecondati!»
«Luka, avete del pane?»
Marinette era già in cucina a cercare di risolvere la situazione.
Era nella sua indole, aiutare gli altri le faceva superare ogni timidezza.

Il cugino la raggiunse immediatamente sorridendo a trentadue denti capendo le sue intenzioni e le diede il pane
«sei fantastica, Marinette!»
«sì sì, mi ringrazierete dopo, quando avrete le pance piene»
«che succede?»
Adrien si affacciò alla porta della cucina seguito da Chloé
«ma... Quelli sono stuzzichini?! Stai cucinando?!»
Aveva già l'acquolina in bocca.
«Marinette è bravissima in cucina!»
Si complimentò Luka mentre portava alla bocca un mini tramezzino

E tutti iniziarono a mangiare mentre la pentola si scaldava sul fornello per la pasta.

Pranzo finito

«era tutto buonissimo, sei davvero brava, Marinette!»
Chloé si rivolse all'amica sinceramente.
«grazie, ma era solo un piatto di pasta...» rispose timidamente lei
«già, ma cento volte meglio di quella specie di pasta che prepara Luka, che non si capisce nemmeno che sapore e che forma abbia»
Osservò il biondo appoggiandosi completamente allo schienale della sedia, mettendo le mani sulla pancia in segno di soddisfazione e guardando in direzione della corvina, che puntualmente arrossì.

Non le aveva mai rivolto la parola direttamente finora e si sentì leggermente confusa ed emozionata.

«ehi, almeno io ci provo!»
Sbottò il ragazzo preso in causa dando un colpetto col gomito all'amico.

Dopo un caffè preparato con la macchinetta e le cialde, i ragazzi si resero conto che era arrivato il momento di dividersi per il progetto.
Calò il silenzio per un attimo e Chloé decise di spezzarlo.