Alya stava assistendo in prima linea, senza riprendere con il cellulare, una piccola rissa davanti alla scuola.
Due ragazzini del primo anno avevano iniziato a litigare per poi finire alle mani perché avevano una cotta per la stessa ragazza del quarto anno.
E visto che la giornalista scolastica voleva scoprire chi fosse la donzella che avesse causato tanto scompiglio, era lì ad osservare ed ascoltare per avere più indizi possibili.
Non avrebbe pubblicato nulla sul sito della scuola riguardo quella rissa: quei ragazzi si erano già guadagnati la pulizia dell'istituto per tutta la settimana. Già, perché il preside era a favore delle punizioni di pubblica utilità, piuttosto che sospendere i ragazzi e concedere loro una vacanza dalle lezioni.
Nessuno sembrava volerli separare, ma il caso, se così possiamo chiamarlo, volle che qualcuno intervenisse proprio prima che i due si facessero davvero male.
I ragazzini furono bloccati da due ragazzi più grandi, che li sollevarono letteralmente di peso.
«fatela finita! Cosa vi passa per la testa, siete forse impazziti?»
Chiese Adrien con tono alterato.
«è lui quello pazzo!» disse il ragazzino con i capelli ricci
«ah sì?! Sei tu che mi tormenti facendomi dispetti e mi sono stancato!» ribatté l'altro.
«ok adesso basta! Calmatevi e ditemi il motivo del vostro litigio» intervenne Adrien con tono fermo ma più calmo.
«è colpa sua!» rispose il riccio, indicando la ragazza alle spalle dei due più grandi che erano di fronte ai ragazzini.
Si voltarono e i loro occhi si posarono su Marinette che li guardava stranita mentre si avvicinava.
«Marinette? Cosa avrebbe fatto la dolce Marinette?»
«è proprio questo il problema!» esordì il riccio «quel giorno doveva sorridere a me, invece che a lui!»
«ooook.. Quindi... Vi piace Marinette?» chiese Luka.
I due ragazzini abbassarono lo sguardo, mentre Adrien si metteva una mano sul viso e scuoteva la testa con un risolino e sussurrava
«non ci credo...»
Luka cercava di non ridere e Marinette, raggiunti tutti, non capiva ancora cosa fosse accaduto.
I ragazzini alla sua presenza si alzarono di scatto sull'attenti, tutti rossi in volto.
Ora Adrien e Luka non riuscivano più a trattenere le risate.
«ma che...?»
«è colpa del tuo dolce fascino, Milady» spiegò il biondo poggiandole una mano sulla spalla e facendole l'occhiolino.
«eh già. Sembra che nessuno ti possa resistere» continuò Luka.
Marinette si voltò verso i ragazzini e allora capì. Sospirò e roteò gli occhi, cercando le parole giuste.
Poi mise le sue mani sulla spalla di ognuno di loro due, che la guardavano imbarazzati, e disse loro sottovoce:
«grazie. Ma dovete sapere che qui (indicando dietro di sé con un piccolo cenno della testa) c'è qualcuno che mi fa una corte spietata. E poi credo sarebbe meglio che frequentaste le vostre coetanee»
I due guardarono il protagonista del discorso, abbassarono lo sguardo, prendendo coscienza di non aver possibilità con il loro "rivale", la salutarono tristemente e se ne andarono.
Come se ne avessero comunque avuta.
«non credevo fossi così terribile... Li hai fatti scappare!» esclamò Adrien e lei sorrise
«no. Sei stato TU»Durante la pausa pranzo Chloé era seduta accanto a Luka. Da quando lui l'aveva invitata ad uscire stavano insieme più spesso.
«sapete qualcosa di quei due?»
Chiese Alya indicando la coppia di amici
«oggi sei in vena di investigazioni?» chiese Lila, mentre si sedeva tra lei e Nathaniel, porgendo poi il vassoio con il pranzo al ragazzo.
«sempre! Una brava giornalista dev'essere sempre sul pezzo!»
«ma tu ti interessi di gossip!»
«da qualcosa bisogna pur iniziare e poi è un business non indifferente quello! Sai quanta gente compra e legge riviste del genere oltre alle visualizzazioni web?»
Nathaniel si voltò verso la coppia e si pronunciò, con la sua solita pacatezza
«lasciateli in pace, hanno bisogno dei loro spazi e di tempo per capire che stanno insieme, anche se non lo vogliono ammettere»
Adrien ridacchiava, pensando ad alta voce: «finalmente ha capito che deve guardare altrove»
«cosa?» chiese Marinette
«eh?! No niente»«non mi hai nemmeno ringraziato dei fiori, stellina. Sono passati giorni e non mi hai detto niente» Chris era in piedi di fronte a Marinette con un finto broncio sul viso.
«quali fiori?!» domandò Adrien con stupore e rabbia. Marinette non gliene aveva parlato
«i tuoi fiori sono andati dritti nel cestino! Mi devi lasciare in pace, Chris!»
«cosa vuoi da lei, Chris?» disse il biondo scivolando al posto della ragazza e tenendola dietro di sé.
«oooohh il cavaliere cerca di proteggere la sua damigella! Che romantico!» ghignò il moro
«lasciala stare o te ne pentirai»
«no, lei deve essere mia!»
Chris si avvicinò di più e abbassò la voce per farsi sentire solo da loro
«voglio i tuoi orecchini e farò di tutto per averti! ti starò addosso coccinella e tu stai attento perché ti toglierò di mezzo presto»
E se ne andò come nulla fosse.Mancavano tre settimane a Natale, l'aria dell'Avvento era ovunque già da una decina di giorni. Le strade erano addobbate con ghirlande e luci ad arco, strapiene di persone che faticavano a muoversi nella ressa, i negozi affollati con le vetrine così adorne da non riconoscere la merce in vendita.
I balconi delle case avevano quelle fantastiche lucine che cambiano colore e ti danno proprio la sensazione di festa, di gioia.
Quelle che lasceresti accese di notte tutto l'anno solo per fare atmosfera.
Marinette si sentiva felice, adorava quel periodo dell'anno. Anche se quella sarebbe stata la prima volta senza i suoi genitori.
Come le mancavano!
Era felice di questa nuova vita, ma il vuoto che sentiva ogni tanto dentro di sé la faceva cadere in un abisso dal quale non sempre riusciva subito a riemergere.
Erano tante le cose successe in quei mesi e non aveva intenzione di rinunciare alle gioie che le erano capitate: Tom e Sabine, la scuola, gli amici, Chat Noir... Adrien..
Per un attimo il suo cuore si fermò o accellerò talmente che sembrò fermo.
Quel pensiero la fece arrossire parecchio e sentì una strana sensazione allo stomaco.
Qualcosa in lei stava cambiando.Era finalmente domenica e le ragazze erano riuscite ad organizzare la famosa uscita prima di Natale.
Avevano programmato un tour della città alla ricerca dei regali più particolari.
Alya e Chloé avevano spiegato alle due amiche che ogni anno aveva un tema, almeno per loro, e questo determinava i regali da comprare.
Quell'anno il tema era l'abbigliamento nero.
Per Marinette quel giro per negozi fu solo uno spunto utilissimo per la sua idea. Voleva regalare qualcosa ad Adrien, per tutto ciò che faceva per lei ed essere sempre al suo fianco.
Ovviamente avrebbe regalato qualcosa anche alle sue amiche e fu impresa difficile non farsi scoprire. Come loro del resto.
Chloé aveva trovato una maglia nera con il logo di Jagged Stone sulla manica e due chitarre incrociate stampate davanti, al centro del capo di abbigliamento. Non vedeva l'ora di regalarlo al suo Luka.
«ma si può sapere quando vi decidete ad ammettere che state insieme?»
Chiese Alya che non ne poteva più di vederli tubare come due tortore senza ammettere l'evidenza.
Chloé arrossì ma non rispose.
Lila aveva trovato una giacca nera con i profili di colletto e tasche rossi.
Disse che Nathaniel sarebbe stato perfetto con quella indosso.
Alya acquistò una cintura e un berretto neri per il suo dolce Nino.
Secondo lei il vecchio berretto rosso ormai era diventato troppo infantile.
«e tu? Trovato qualcosa per il bell'Adrien?» indagò Lila cercando di sbirciare nell'enorme sacchetto che la corvina teneva.
«ehm.. Perché dovrei fare un regalo proprio a lui?» non aveva espresso alcun sentimento nei suoi confronti alle amiche.
«un'altra con le fette di salame davanti agli occhi» Alya si mise una mano davanti al viso
«cara ragazza, è chiaro che c'è del tenero tra voi ed è ovvio che vi scambierete un regalo per Natale»
Marinette accennò un sorriso nervoso e cercò di cambiare argomento, ma qualcuno lo fece prima di lei.
«ragazze, cos'è quella... Cosa?? »
STAI LEGGENDO
Complementari
FanfictionNon c'è il Papillon della serie e alcuni personaggi sono un po' modificati. Tratto dai capitoli «ricordati che esiste un'eccezione per i poteri complementari» «lo so... E sinceramente la cosa mi preoccupa un po'.. Non credevo sarebbe mai successo...